Macro-tendenze e gli scenari digitali del futuro: lo studio di Samsung che festeggia i 30 anni in Italia

Samsung sede

Samsung Electronics Italia celebra i suoi 30 anni rilasciando i dati di una ricerca condotta in collaborazione con il Politecnico di Milano, che mette in evidenza le macro-tendenze e gli scenari digitali del futuro connessi alle aspettative degli italiani nei confronti delle aziende tecnologiche e delle loro future innovazioni.

“Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo importante traguardo. L’Italia è da sempre un Paese strategico per l’azienda, in cui vogliamo continuare a crescere e investire. Da 30 anni, grazie ai nostri prodotti e servizi, accompagniamo gli italiani in un percorso di innovazione, contribuendo all’evoluzione digitale del Paese intero. Lo facciamo e lo faremo sempre più in futuro attraverso quella che chiamiamo un’innovazione “rilevante”, ovvero lo sviluppo di nuovi dispositivi e strumenti che abbiano la capacità di migliorare in modo significativo la qualità della vita delle persone e una tecnologia accessibile, ovvero una tecnologia che non lasci indietro nessuno, perché tutti devono avere la possibilità di accedere al valore e alle opportunità generate dal digitale” commenta Antonio Bosio, Head of Products & Solutions di Samsung Electronics Italia

L’innovazione: un aspetto fondamentale per il nostro futuro

La tecnologia è essenziale per rendere migliore la vita di tutti noi e gli italiani danno alla stessa un’importanza enorme.

Secondo lo studio, il 62% del campione considera che il digitale possa contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale, il 49% lo reputa motore di progresso sociale e il 47% strumento per la riduzione delle disuguaglianze e la promozione di una società più inclusiva ed equa.

La Smart Home è il luogo da dove partire per ridurre il proprio impatto sull’ambiente: il 54% degli intervistati associa infatti la casa intelligente alla possibilità di controllare e ridurre i consumi, il 37% ritiene che, grazie a una casa connessa, sia possibile rendere la propria vita domestica più sostenibile.

Dunque la sostenibilità parte dall’individuo e dalle abitudini di vita personali che, al giorno d’oggi, non possono permettersi di fare a meno della tecnologia. La sostenibilità è anche tra le caratteristiche ritenute più rilevanti per una città intelligente; per il 48% degli intervistati, infatti, la Smart City deve rispecchiare l’idea di un luogo sostenibile nel pieno rispetto del pianeta e delle esigenze del singolo. 

Un ruolo fondamentale nella vita futura lo hanno aspetti come il miglioramento che il settore dell’istruzione può trarre dalle nuove tecnologie, che hanno la capacità di rivoluzionare la didattica attuale (vedi ciò che sta avvenendo con le scuole oggi) e di farla progredire verso un approccio più ibrido. L’87% degli intervistati è fiducioso che la tecnologia impatterà positivamente la qualità dell’istruzione. Inoltre gli italiani auspicano un cambiamento radicale negli scenari didattici futuri: il 30% del campione sogna una didattica dove la realtà aumentata consentirà di seguire lezioni in aula o da remoto completamente immersive e interattive.

Un terzo degli intervistati è inoltre convinto che il digitale avrà anche in futuro un ruolo fondamentale per quanto concerne l’occupazione, se supportato da una maggiore diffusione delle competenze adeguate e dallo studio delle STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), indispensabili per poter sfruttare appieno i benefici delle nuove tecnologie.

Un nuovo trend: la remotizzazione

Un nuovo trend che si sta facendo sempre più largo è la remotizzazione, ovvero la possibilità di svolgere operazioni e attività anche a distanza senza compromettere la produttività di ciascuno.

Se questa era una tendenza che riguardava principalmente il mondo dell’impresa con, per esempio, prime sperimentazioni di robotica e AR in ambito automazione e l’introduzione di alcune forme di smart working, ora il concetto riguarda moltissimi aspetti della nostra vita, grazie anche a una migliore connettività che permette una maggiore diffusione di servizi smart sia nelle case sia in città. Se prendiamo in considerazione il 5G per esempio, smart city e dispositivi per il monitoraggio dello stato di salute sono gli scenari più interessanti che possono essere accelerati dalla diffusione di questo nuovo standard, secondo rispettivamente il 63% e il 58% degli italiani. Il 37% degli intervistati associa i benefici del 5G allo smart working, il 32% alla realizzazione effettiva di una smart home. Remotizzazione è un concetto che sempre più spesso ora è associato alla casa intelligente: secondo il 34% degli Italiani smart home significa poter aver il controllo della propria abitazione da qualsiasi luogo. Un altro dato interessante nella percezione di molti degli intervistati, pari al 65% del campione, la tecnologia attuale è già in grado o lo sarà entro i prossimi 5 anni di rendere un’abitazione totalmente autonoma e domotica. 

Alla luce di tutto questo, appare evidente come i ruolo delle aziende hi-tech giocherà un ruolo fondamentale nel cambiamento che ci aspetta. È fondamentale che le aziende tecnologiche mettano al centro della propria strategia la sostenibilità, la formazione e una maggiore accessibilità della tecnologia affinché sia davvero alla portata di tutti, rispettivamente dal 54%, 27% e 19% degli intervistati.