Manager in difficoltà e il coraggio di mantenere accesa la fiammella della speranza
In passato abbiamo scritto della solitudine dei manager, dei businessman, soprattutto nei momenti bui. E già perché le difficoltà prima o poi arrivano per tutti. Ora, pensiamo a chi ha sempre “lavorato presso…” e chi invece ha cercato di procacciarsi il lavoro sfruttando le proprie competenze e le proprie capacità.
Nelle difficoltà, secondo voi, chi è più solo? Certamente il secondo. Non ci sono colleghi con i quali confrontarsi, non ci sono superiori con i quali interfacciarsi e a cui chiedere aiuto. Per chi sul lavoro ha potuto contare sempre e solo su se stesso c’è solo un pc di fronte agli occhi spesso stanchi, dal quale si è in attesa di una e-mail, un messaggio o semplicemente una risposta alle proprie preoccupazioni.
In questo momento storico così particolare è proprio a queste persone che mi viene da pensare. Professionisti che hanno lavorato, che hanno anche guadagnato nella propria vita, ma che ora si ritrovano spaesati in questo tempo di smartworking, lavoro agile, senza contatti diretti o strette di mano.
Come devono sentirsi queste persone? Beh, certamente non bene. Per molte persone settembre è stato il mese in cui si è presa coscienza del fatto che il mondo del lavoro è cambiato e continua a mutare radicalmente. E sebbene si cerchi in ogni modo di stare al passo con i cambiamenti, risulta difficile riuscire ad integrarsi (o reintegrarsi) in un contesto in cui anche i professionisti più affermati, pur di lavorare, si accontentano delle briciole.
C’è una storia personale dietro il lavoro di ogni manager, fatta di progetti realizzati e da realizzare, di mutui in essere e investimenti fatti, di figli da mandare all’università, di divorzi e mantenimenti da pagare in base a redditi che non ci sono più.
Il pensiero va a tutte queste persone, prima ancora che ai professionisti che sono e soprattutto va a loro tutta la nostra ammirazione perché malgrado le difficoltà non mollano e vanno avanti, tenendo accesa la fiammella della speranza e trovando soluzioni per tappare i buchi. Con la speranza che questo mese sia per loro migliore di quello passato e peggiore di quello che dovrà arrivare.