Marcello Albergoni: “LinkedIn connette i professionisti”
Chi non è su LinkedIn alzi la mano! Sono certo che chiunque stia leggendo questo articolo, la propria l’ha tenuta bassa. Nato come piattaforma di recruiting, oggi è divenuto un vero social network dedicato ai professionisti di tutti i settori. In Italia ci ha messo un po’ a decollare, ma i numeri attuali stabiliscono con chiarezza che è divenuto un punto di riferimento importante: sono otto milioni gli iscritti in Italia a LinkedIn, a testimonianza del fatto che il team del Belpaese ha fatto le cose davvero alla grande. L’introduzione recente di Pulse, la nuova app e molte altre novità hanno reso il social dei professionisti ancor più accattivante e “vivibile”. A guidare l’azienda, nel nostro Paese c’è Marcello Albergoni, Head of Italy di LinkedIn: con lui abbiamo voluto fare un quadro preciso di cosa sia questo straordinario strumento di lavoro per gli italiani e non solo.
- LinkedIn nel 2016: che strumento era e cosa è diventato?
LinkedIn da piattaforma di recruiting si è trasformata oggi nel social network per professionisti più grande del mondo con più di 400 milioni di membri. Il nostro obiettivo è quello di continuare a mettere in connessione quanti più lavoratori possibile per permettere loro di ottenere le migliori opportunità lavorative offerte dal mercato.
- Quali sono i progetti per il nuovo anno?
La nostra mission continua a essere quella di connettere i professionisti di tutto il mondo per renderli sempre più produttivi e permettergli di avere una carriera di successo. Uno dei risultati di questa attività è sicuramente il sempre maggiore coinvolgimento che stiamo notando tra gli studenti e i neolaureati sulla nostra piattaforma. Il nostro obiettivo è quello di collegare sempre di più i nuovi giovani talenti che concludono il loro percorso universitario con le aziende che vogliono scommettere sull’innovazione e soprattutto sulle nuove generazioni. Permettere, da una parte, ai nuovi lavoratori di impostare correttamente il proprio profilo e un proprio network professionale e, dall’altra, alle aziende di rimanere al passo con i tempi, offrendo loro strumenti sempre più performanti per il recruitment, secondo LinkedIn è la strada per rivoluzionare positivamente il mondo del lavoro.
- Linkedin Pulse: come è stato accolto e come viene utilizzato?
A livello internazionale LinkedIn Pulse da tempo ormai è diventato un vero e proprio veicolo di opinion leading e anche uno strumento per trovare insight di mercato. Un trend che comprende anche l’Italia dove viene usato dai professionisti per scrivere articoli e condividere i propri insight. Ovviamente i margini di miglioramento sono ancora molto ampi, ma il mercato italiano sta già rispondendo con un buon successo e ha compreso appieno l’importanza di uno strumento come questo, sia per farsi notare e sviluppare la propria brand reputation, sia per trarre spunti propositivi e preziose informazioni e tendenze di mercato.
- Chi utilizza LinkedIn?
Oggi LinkedIn raggiunge 400 milioni di membri offrendo così uno spettro completo di tutte le categorie professionali dai top manager ai semplici impiegati, ai liberi professionisti, e perfino ai preti. Recentemente abbiamo anche divulgato la ricerca dei ‘Most Engaged Marketer’, ovvero degli utenti che meglio usano la piattaforma per creare nuove opportunità di business per se stessi e per la propria azienda. La maggior parte di loro è nel campo del marketing e della comunicazione anche grazie all’affinità del mezzo con il proprio settore lavorativo, ma chiunque può diventare un marketer di successo con qualche piccolo accorgimento, come la cura e l’aggiornamento costante delle informazioni sul proprio profilo, lo sviluppo di un network di qualità e l’inserimento di una foto che rispecchi la propria immagine professionale nel migliore dei modi.
- LinkedIn è una realtà molto importante in tutto il mondo: qual è la situazione in Italia?
In Italia LinkedIn conta otto milioni di membri. Un valore importante che ci fa comprendere quanto questo strumento sia diventato sempre più importante per i professionisti del nostro paese. Con gli strumenti per il recruitment che continuiamo a sviluppare, le aziende riusciranno sempre di più ad attrarre i nuovi talent che entreranno nel mondo del lavoro e con lo sviluppo dell’Economic Graph di LinkedIn un giorno riusciremo persino a mappare anche a livello geografico quali sono i settori e le opportunità migliori che una particolare area può offrire e su cui i professionisti possono puntare per arrivare a fare il lavoro dei propri sogni.
- Qual è la tendenza in termini di numeri sulle nuove iscrizioni al social network?
Come detto, oggi in Italia ci sono otto milioni di membri iscritti a LinkedIn che ogni giorno scelgono la nostra piattaforma per creare le proprie opportunità di business. Un trend in continua crescita che anche i responsabili delle risorse umane delle aziende italiane hanno notato. A tal punto che, secondo i dati della ricerca ‘Global Talent Recruiting Trends 2016’, la maggior parte dei 4.000 intervistati nei 40 paesi coinvolti, compresa l’Italia, hanno confermato come i social network professionali ormai siano diventati la migliore fonte per la ricerca e l’acquisizione di talenti soprattutto nel settore informatico e tecnologico.
- Se dovesse identificare un motivo del successo di LinkedIn, quale sarebbe?
“LinkedIn vuole mettere in connessione i professionisti di tutto il mondo per permettere loro di arrivare a fare il lavoro dei propri sogni. Un elemento distintivo che negli anni abbiamo saputo far emergere fornendo ad aziende, recruiter e professionisti strumenti sempre più moderni e performanti per poter sviluppare il proprio network professionale e creare nuove opportunità di business per la propria carriera. Credo che questa sia la chiave vincente per il successo di social network in costante crescita come il nostro.
- Oggi è possibile essere un professionista senza essere iscritto a LinkedIn?
LinkedIn oggi è diventato uno strumento essenziale per la carriera di un professionista che voglia arrivare al successo professionale. La possibilità di entrare in contatto con le aziende del proprio settore di riferimento e l’opportunità di confrontarsi con altri esperti su tematiche di interesse, se usati correttamente, sono strumenti potentissimi per farsi notare e creare reali opportunità di business che possono far cambiare la carriera di una persona.
- Quali sono i servizi più apprezzati in Italia?
LinkedIn oggi, grazie al recente lancio di ‘Social Selling Index’ come strumento gratuito per tutti, permette di comprendere che tipo di incidenza abbia il profilo di un professionista sul proprio network. Un modo semplice e molto apprezzato per capire come migliorare le performance della propria presenza sulla piattaforma, aumentando in questo modo anche la possibilità di creare nuove opportunità professionali e di farsi scoprire dalle aziende che sono sempre alla ricerca di nuovi talent. Inoltre a novembre abbiamo lanciato la nuova versione della nostra app che ha riscosso molto successo di pubblico e di critica, permettendo un coinvolgimento sempre maggiore degli utenti all’interno del social network, rendendoli ancora più protagonisti nella creazione di contanuti nella gestione della propria rete di contatti.
- Quali sono i professionisti che maggiormente utilizzano LinkedIn?
Non ci sono dati specifici rispetto all’uso di LinkedIn da parte di una categoria di professionisti rispetto a un’altra. Sicuramente però possiamo dire che, secondo i risultati dell’ultima ricerca sviluppata dalla piattaforma, tra le professioni più ricercate dalle aziende italiane su LinkedIn troviamo quella dei Data Scientist, ovvero una di quelle nuove categorie di talent che si stanno confermando sempre di più una risorsa necessaria per comprendere le moderne logiche di mercato in modo da anticiparne le tendenze e soddisfarne le esigenze. Figure specifiche dell’era digitale 3.0 che rappresentano ormai la nuova generazione di manager su cui i brand hanno deciso di puntare per espandere il proprio business all’insegna dei big data.
- Cosa consiglierebbe ad un professionista che vuole aumentare il suo seguito su LinkedIn per crescere professionalmente?
Conviene iniziare creando un profilo completo, costruendo il proprio network a partire dai contatti con le persone che si conoscono, come i propri colleghi o i clienti più stretti, in modo da strutturare una rete ben radicata nel proprio settore professionale. Inoltre è sempre meglio semplificare e umanizzare il linguaggio utilizzato nella propria pagina del profilo, magari con aggettivi, verbi specifici e la costruzione attiva. Meglio poi scrivere utilizzando la prima persona per mantenere un tono autentico, formale ma non asettico. I gruppi di LinkedIn, quindi, sono una miniera di contenuti interessanti e coinvolgenti, e una fantastica opportunità per imparare da altri operatori del settore. Fare domande attente aiuta a costruire la vostra credibilità. Avere un profilo può aiutare a condividere idee e pensieri. Dopo aver scoperto il tono giusto e aver preso confidenza con lo strumento, si può iniziare a pubblicare anche dei post e a usare LinkedIn Pulse, tenendo presente però che il contenuto dovrà essere in linea con ciò di cui ci si occupa e dovrebbe essere interessante per il pubblico che si sta cercando di raggiungere. In questo modo si potrà dare forza al proprio profilo professionale e dimostrare la propria esperienza. Infine, mettersi in contatto con i marchi di proprio interesse per avere l’opportunità di imparare di più sul loro funzionamento, magari riuscendo a dare un occhio nel ‘dietro le quinte’, può essere un ottimo modo per rimanere aggiornati su eventuali opportunità di business e magari anche di farsi notare dai responsabili delle Risorse Umane delle aziende.
Tratto da Uomo&Manager di Gennaio 2016