Meditare su sé stessi, ok. Ma possiamo farlo in ogni momento, a prescindere…

meditare su sé stessi

Hanno fatto scalpore le parole del Principe Harry d’Inghilterra, secondo il quale i dipendenti che lavorano dovrebbero meditare e riflettere su sé stessi almeno un’ora al giorno. Onestamente credo che questo sia un saggio consiglio, che deve far riflettere non solo i datori di lavoro, ma ogni singolo lavoratore.

Meditare su sé stessi, riflettere, cercare di capire se stiamo facendo la cosa giusta, se siamo sul percorso che davvero desideriamo: dovrebbero essere considerazioni da fare ogni giorno a prescindere dall’orario, indifferentemente se siamo imprenditori, professionisti o dipendenti. Possiamo riflettere mentre siamo in auto, nel traffico, ascoltando musica rilassante, la sera quando torniamo a casa sorseggiando una tisana, il week end dedicandoci una passeggiata nel verde.

Non c’è un orario per meditare, se uno vuole farlo, lo si può fare anche in ogni momento. Ma serve davvero farlo? Beh, io credo che di tanto in tanto ascoltare sé stessi sia davvero molto importante. Abbiamo bisogno di parlare con il nostro io interiore se vogliamo essere sicuri di agire secondo coscienza in ogni ambito della nostra vita, lavoro compreso.

Un’ora, due ore, tre? Se analizziamo la nostra giornata e se davvero sentiamo il desiderio di riflettere, il tempo certamente lo racimoleremo, così come facciamo per tutte le altre cose che ci interessano, senza togliere ulteriormente spazio al lavoro che, ricordiamolo sempre, ci garantisce una vita dignitosa (o così dovrebbe essere) e di questo dobbiamo esserne sempre grati, pensando soprattutto in questo periodo alle tante persone che un lavoro non ce l’hanno più.

Resto convinto che il lavoro debba essere svolto nel modo migliore, nel minor tempo possibile: quanto ne perdiamo fra distrazioni, pause e via dicendo? Ottimizzare il life-work balance deve essere il nostro obiettivo e meditare su noi stessi deve far parte dell’organizzazione delle nostre giornate. Sulla base di queste considerazioni, a mio avviso, togliere del tempo (per meditare) all’agenda dei nostri impegni lavorativi, non farebbe che amplificare il nostro stato di stress: meno ore, stesso obiettivo.

Meditiamo anche su questo.