MepLaw: la law firm italiana diventa internazionale

Fabio-Maggesi MepLaw

In Italia esiste una antica e consolidata tradizione del “diritto” e molti avvocati italiani sono noti nel mondo. Purtroppo però sono pochi gli Studi legali abbastanza organizzati e dinamici da “internazionalizzarsi” davvero, in questo battuti sopratutto dagli Usa, che da anni hanno una visione della professione molto più “manageriale”.

In Italia, come in molti settori, abbiamo grandi individualità, che raramente riescono a fare squadra, salvo casi di eccezione nel panorama dei “big”.

Tra le poche eccezioni possiamo annoverare MepLaw, una delle poche Law Firm internazionali 100% italiane che è riuscita a proiettarsi all’estero partendo da un’esperienza esclusivamente Nazionale. Lo studio nasce nel 1987 per iniziativa dell’Avvocato Luigi Maggesi. Nel 2009 il figlio, l’Avvocato Fabio Maggesi, specializzato in diritto Societario e del Web, inizia ad intraprendere rapporti di natura internazionale iniziando a dare una veste nuova alla Law Firm.

Ed infatti, dapprima collaborazioni professionali nel panorama europeo e poi decide di aprire la sede di Londra con l’Avvocato Lorenzo Macchi avente esperienze pregresse nel Common Law e diritto Marittimo. A seguire l’acquisizione del primo studio extra Ue, in Izmir – Turchia.
Abbiamo intervistato l’Avv. Fabio Maggesi per conoscerlo meglio.

Non sono molti gli Studi Legali italiani che si Internazionalizzano davvero. Qual è il vostro “segreto”?

Abbiamo sempre avuto una vocazione internazionale e sapevamo, dopo due generazioni di avvocati, che prima o poi sarebbe dovuto arrivare il momento giusto. Oggi siamo presenti fisicamente su Roma, Londra e Smirne (Izmir) ed abbiamo circa 30 Italian Desk nel mondo. In ogni ufficio o Italian Desk del mondo abbiamo un Lawyer o un professionista Italiano (o che parli italiano) in loco ed è l’unico “Business Model” che abbiamo applicato sino ad ora perché crediamo nell’Italianità e nella sua marcia in più in termini di capacità e creatività. Non abbiamo quindi un “segreto” e non credo che ne esista uno per l’internazionalizzazione del proprio studio. Abbiamo semplicemente un modello di Business Made in Italy che, applicato nel mondo, ha portato i suoi risultati.

Tra le vostre specializzazioni il diritto applicato al web ed alle nuove tecnologie. È ampio il dibattito in corso sulle mutazioni che il diritto subisce proprio in conseguenza dell’innovazione portata dal web. Spesso il diritto non riesce a stare dietro a queste mutazioni. Come vede questo fenomeno? Come può e deve evolversi il diritto nei prossimi anni? 

Ci occupiamo di Web e Nuove tecnologie da un decennio ed abbiamo un Dipartimento che si occupa specificatamente di questo. È corretto pensare che il diritto non riesca a star dietro al passo delle mutazioni ed infatti è opportuno sempre affiancarsi a studi ben “settorializzati”,  che conoscano questo mondo, la sua diversità e l’applicazione del diritto transfrontaliero per garantire alla clientela la migliore delle soluzioni ed il minor danno. In ogni caso l’evoluzione del diritto del web non è prevedibile ma sicuramente se si sarà costantemente capaci di seguire le sue molteplici mutazioni, la digitalizzazione permetterà a noi avvocati di avere a disposizioni maggiori risorse massimizzando i risultati in minor tempo, con estremo vantaggio in termini economici e di tempistiche per il cliente finale. Già le ADR (Alternative Dispute Resolution), la contrattualistica telematica, il Trading, il Blockchain, la Moneta Elettronica ed il Betting Online permettono infinite operazioni che fino a pochi anni fa non erano nemmeno immaginabili, e costruire un business online con i nuovi strumenti giuridici esistenti sarà più agevole per noi specializzati in materia.

Altra specializzazione del vostro Studio è il “betting”: il Decreto Dignità rischia di dare un duro colpo alle aziende che si occupano di “scommesse online”, anche se recentemente  l’AgCom sembra voler ridurre in qualche modo l’impatto del Decreto, ce ne può parlare?

Io personalmente mi occupo di Betting e Gambling da molti anni, sono a capo del Dipartimento nuove tecnologie dello studio, ed ho assistito ed assisto diversi Bookmakers Italiani ed Internazionali. Il Decreto Dignità ex Art. 9 “Vieta ogni forma di pubblicità Diretta ed Indiretta” relativa a “giochi e scommesse” su qualsiasi piattaforma; stampa periodica, quotidiani, televisioni, siti web.Dal 14 Luglio 2019 quindi, il mondo della Scommessa dovrà rivolgere l’attenzione ed i propri investimenti in segmenti di mercati diversi da quelli della pubblicità ed i Bookmakers che operano in Italia dovranno riorganizzare il proprio business model per attrarre in modo “nuovo” i clienti che ancora non conoscono il proprio Brand. L’ AGCM più che ridurre sta tentando di dettare delle Linee Guida (da ultima la Delibera 132/19 del 18 Aprile u.s.) per evitare che si possa ricadere nell’errore dell’interpretazione della norma, poiché ogni Bookmaker sta tentando di “trovare” una strada diversa per poter generare il traffico che prima era prodotto dall’ADV o da contratti di Affiliazione o Marketing.Novità introdotta dall’AGCM è inoltre l’applicazione del Decreto anche alle forme inverse di pubblicità come le manifestazioni a Premio disciplinate dal DPR 430/2001 che indubbiamenteerano rimaste “unica” forma di sfogo per poter creare traffico mediante l’ausilio dei contest. Lo Studio sta già valutando nuove “ipotesi” da costruire con i clienti per mantenere in vita la tanta agognata notorietà che i Brand hanno conquistato dopo anni di investimenti pubblicitari. Ovviamente il percorso non sarà semplice ma crediamo nelle sfide.

Quali sono i prossimi obiettivi di sviluppo di MepLaw?

Meplaw continuerà a crescere ed abbiamo come prossimo obiettivo di Studio quello di approdare fisicamente negli Emirati Arabi ed in USA.Nel 2020 lo studio ambirà ad accrescere il recruitment presso le sedi attuali (2 a Roma, 1 a Londra ed 1 a Smirne) che oggi contano circa 20 professionisti tra Partners ed Associati e ad aprire le nuovi sedi di Dubai e Miami (dove già siamo presenti con Italian Desk). Contestualmente stiamo puntando moltissimo sulla diffusione del Brand Italiano nel mondo, generando partnership strategiche con Law Firm locali già strutturate nei diversi continenti, così da poter aumentare gli Italian Desk ed accrescere i servizi legali anche dove ancora non siamo presenti.

Nella nostra rivista ci piace anche raccontare l’ “uomo” oltre il professionista. Come le piace trascorrere il tempo libero? I suoi 3 libri preferiti?

Ho molte passioni, ma lo Spettacolo è quello che mi appassiona maggiormente e quando posso trascorro piacevolmente il mio tempo a Teatro.Sono in primis un grande amante dei Musical.In ogni caso non disdegno assolutamente il Cinema (sia esso d’autore piuttosto che meno impegnativo). Adoro Stephen King ed in particolare la “Saga della Torre Nera” ma se dovessi scegliere una trilogia direi “il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien, che ritengo un capolavoro ineguagliabile nel suo genere – compresa la Trilogia Cinematografica che ho rivisto almeno 10 volte.