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Mercato degli smartphone: crisi o non crisi?

è il momento di reinventarci

Per la prima volta le vendite di iPhone sono in ribasso, facendo perdere quote di mercato alla Apple. Questo è quanto emerge dall’ultimo rapporto di Gartner, società di ricerca specializzata nel settore tecnologico: le vendite, nel quarto trimestre del 2015, sono scese del 4,4% a 71,525 milioni di pezzi, facendo calare la quota di mercato al 17,7% dal 20,4% del quarto trimestre del 2014.

Crisi passeggera o inversione di trend? È questa la domanda che si stanno ponendo gli analisti. Ad allarmare è soprattutto il periodo a cui fanno riferimento i dati esposti da Gartner: questo calo della crescita si è manifestato in modo evidente proprio nel quarto trimestre, solitamente atteso come il più ricco dell’anno. Tra i fattori scatenanti la frenata del colosso di Cupertino, gli esperti del settore indicano il rafforzamento del dollaro, il rallentamento economico di molti Paesi Emergenti e l’ascesa di telefonini a basso costo.

Non solo Apple piange…

Anche i numeri complessivi non sono particolarmente incoraggianti: le vendite globali di smartphone sono infatti salite solo del 9,7% trimestre su trimestre, mettendo a segno la crescita più bassa dal 2008.

Samsung, sempre per Gartner, ha registrato un aumento delle vendite trimestrali da 73,03 a 83,43 milioni – con la quota di mercato del quarto trimestre salita dal 19,9% al 20,7% – ma le vendite dell’intero 2015 sono calate e la quota di mercato è scesa dal 24,7% al 22,5%.

Ma c’è l’eccezione

Non si arresta invece la cinese Huawei Technology che ha registrato il balzo maggiore, con vendite in aumento del 53% e quota di mercato passata dal 5,7 all’8%, raggiungendo il terzo gradino del podio ma ancora lontana da Samsung (sempre sul trono, nonostante il calo del 2015) e Apple. Nella top five presenti anche altre due cinesi, Lenovo – in evidente discesa quanto ad unità vendute – e Xiaomi in crescita.

Analisi incontrovertibile

Il calo di vendite è comunque evidente a ricercatori e analisti. Per un settore che non sembrava conoscere arresto, il mercato degli smartphone sembra essere saturo. Lo sostiene in un report Carolina Milanesi, direttrice del centro ricerche Kantar Worldpanel Comtech, che mette in evidenza come il comparto abbia raggiunto la fase di saturazione del mercato. Di che numeri si parla? In Nord America è il 65% dei consumatori a possedere già uno smartphone mentre in Europa la percentuale sale a 74%. In Cina, scende di poco, al 72%. Il problema, secondo Kantar Worldpanel Comtech, è che con i miglioramenti solo marginali dei modelli in uscita risulta più difficile che i possessori di smartphone acquistino dei nuovi smartphone. E il calo delle vendite di Samsung e Apple ne sono un chiaro esempio. Carolina Milanese sostiene che “per provare a dare una scossa alle vendite, a crescita delle vendite per il 2016, i produttori devono concentrarsi su due tattiche: convincere coloro che non possiedono ‘telefonini intelligenti’ a comprarli e allo stesso tempo spingere coloro che sono già proprietari di smartphone, che hanno bisogno di modelli aggiornati”. Ma entrambe le sfide sembrano comunque quantomeno impegnative a causa dei prezzi elevati dei dispositivi, uno dei deterrenti principali nell’acquisto di un nuovo apparecchio. L’incredibile boom sarà infatti quello del mercato dell’usato: secondo Deloitte, quest’anno saranno venduti 120 milioni smartphone usati (da 80 milioni del 2015) a un prezzo medio di 140 dollari (125 euro). Una prospettiva questa che non coinvolge molto gli italiani – nel nostro Paese solo il 5% degli smartphone viene rivenduto o scambiato – ma che nel mondo sta vivendo un vero e proprio boom. Il valore del mercato dell’usato doppierà quello dei dispositivi indossabili, come orologi o bracciali intelligenti, e corrisponderà nel 2016 a venticinque volte quello della realtà virtuale.

 

 

 

 

Tratto da Uomo&Manager di Marzo 2016