Mercato del lavoro post pandemia: sono quelli di 45-50 anni quelli più in difficoltà
Come cambierà il mercato del lavoro post pandemia? Appare evidente che le abitudini siano cambiate e con loro anche le esigenze dei consumatori. Adeguarsi al nuovo è dunque indispensabile per manager che vogliono fare business.
Il problema sta nella mancanza di informazioni. Ovvero, informazioni valide. E già perché basta inserire sui principali motori di ricerca parole chiave, che ci sembrano idonee a ciò che stiamo cercando, e il web ci fornisce migliaia di pagine con contenuti più o meno attendibili. Ecco perché alle volte il rischio è di imbattersi in notizie sbagliate, dati non propriamente verificati ecc.
I professionisti che vogliono fare impresa oggi sono persone capaci, ma che spesso non trovano collaborazioni da svolgere. In molti hanno perso il lavoro a causa della pandemia, hanno perso fatturato, ma soprattutto hanno smarrito le loro certezze.
Arrivati alla soglia dei 45-50 anni, che per anni hanno lavorato in uno stesso settore o in una stessa azienda, si ritrovano in possesso di capacità che non servono quasi più e si ritrovano ad accettare lavori che non hanno mai svolto, spesso contornati da gente più giovane, con una marcia in più e soprattutto più consapevole degli sviluppi del nuovo mondo del business.
La formazione diventa l’unica via per mettersi in pari. Giusto. Ma se ci si forma non si lavora e se non si lavora non si guadagna. E intanto le spese che fino a un anno fa si sostenevano senza problemi continuano a correre veloci sui conti correnti. E aumenta la paura del futuro. Il timore di non farcela.
Ma quanto vale l’esperienza e la competenza acquisita negli anni da questi manager e professionisti? Al momento non molto senza nuove competenze. Ecco perché il fattore tempo è indispensabile nella ricerca di informazioni sui modi migliori per aggiornarsi e contestualmente lavorare. E il web, in tal senso, può dare una grossa mano.