Mercato immobiliare per l’impresa: la crescita attesa è inferiore all’1%

mercato immobiliare per impresa

Il mercato immobiliare per l’impresa non sembra essere florido. Almeno secondo le stime dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa. Infatti, la crescita attesa è sotto l’1% e ciò è dovuto a molteplici fattori che incidono in modo significativo in questo settore.

Nel 2024 i rincari dovuti ai costi dell’energia e delle materie prime, potranno rappresentare un ostacolo allo sviluppo del mercato immobiliare per l’impresa. “Per i prossimi mesi  i capannoni susciteranno ancora interesse, se non altro per la carenza di offerta che caratterizza il settore, soprattutto sul nuovo verso il quale c’è molta attenzione. Questo porterà a indirizzarsi su location secondarie dove c’è possibilità di realizzare operazioni di sviluppo. Si confermerà la tendenza delle aziende a edificare l’immobile da utilizzare”, afferma Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Nonostante questo, i settori del luxury e della ristorazione potrebbero “tenere ancora botta” se i turisti continuassero a considerare il nostro Paese come una meta ambita.

Ma ci saranno buone occasioni per gli investitori che punteranno a rendimenti più elevati. Le soluzioni in strade non di passaggio potranno essere utilizzate come uffici o trasformate in abitazioni, sempre che i regolamenti comunali lo rendano possibile. Quest’ultima tendenza si potrebbe confermare per gli uffici più obsoleti.

Quanto a questa tipologia non dovrebbero esserci difficoltà per il collocamento di immobili di ultima generazione, soprattutto se costruiti secondo criteri di efficienza energetica: il contenimento dei costi di gestione è un aspetto ben accetto dalle aziende.

Per quanto riguarda gli uffici, la scelta dell’affitto nel 2023 è stata la preferita e lo stesso potrebbe accadere nel 2024, in quanto le aziende preferiscono investire nella cura e nel benessere dei dipendenti creando a spazi di lavoro sempre più integrati con l’ambiente circostante. 

“A livello di compravendite, ci aspettiamo un generale calo non superiore al 4%. I prezzi e i canoni sono attesi in leggero rialzo per i capannoni (tra 0% e +2%) ben posizionati e in buono stato; valori stabili per le altre tipologie con un possibile ribasso, non oltre il 2%, sugli uffici usati e sui negozi in via di non passaggio. Sulle vie di passaggio e per gli uffici nuovi si potrebbe avere un recupero dei prezzi e dei canoni”, conclude la dott.ssa Megliola.