Motivazione e lavoro: 7 fattori che possono aiutare a creare un clima migliore in ufficio

Motivazione lavoro

La motivazione è ciò che ci spinge a dare sempre il massimo di noi stessi. E nel lavoro, averne di forti è fondamentale per rendere al meglio. Chi è motivato, dà il meglio di sé con il sorriso e questo giova certamente ai programmi di sviluppo aziendale.

Come fare per essere sempre motivati e motivare i propri collaboratori? CoachHub, piattaforma leader mondiale per il coaching digitale, ha individuato 7 importanti fattori motivazionali.

7 fattori motivazionali

1. Responsabilità e autonomia

La responsabilizzazione è fondamentale. Il manager deve definire obiettivi chiari e precisi, mentre sta al dipendente scegliere il percorso più adatto per raggiungerli. Un buon manager, indica cosa, quando e perché, ma lascia che sia il lavoratore a decidere come.

2. Riconoscimento del lavoro e del valore di ciascun dipendente

Il riconoscimento delle competenze di un dipendente, del lavoro svolto e del suo valore per l’azienda ha un reale effetto motivazionale. È quindi importante riconoscergli le qualità professionali mostrate e assegnare compiti corrispondenti alle attitudini di ciascuno. I dipendenti che non si sentono apprezzati spesso finiscono con il cercare altrove migliori opportunità.

3. Ambiente di lavoro piacevole

La qualità del tempo trascorso sul luogo di lavoro è importantissimo. I buoni rapporti tra colleghi e la coesione dei team di lavoro si traduce in crescita professionale e, quindi, in motivazione. Allo stesso tempo, un ambiente piacevole e cose semplici come sorgenti di luce naturale, la presenza di piante e quadri alle pareti o la disponibilità di un angolo caffè aiutano ad alleviare lo stress.

4. Work-life balance

Tema particolarmente caro alla generazione Y, l’equilibrio tra vita e lavoro può essere raggiunto attraverso una serie di azioni, come ad esempio l’incentivazione dello smart working, promuovendo corsi di sviluppo personale o incoraggiando la pratica di hobby anche sul posto di lavoro. L’equilibrio tra vita privata e professionale favorisce la soddisfazione e il benessere del lavoratore, che si traduce per l’azienda in migliori performance, perché una persona riposata e in buona salute farà del proprio meglio per produrre risultati soddisfacenti. Se, al contrario, il dipendente si sente sommerso dal lavoro rischia il burnout e, quindi, un peggiore rendimento sul lavoro.

5. Sviluppo delle competenze professionali

Adottare un programma di sviluppo professionale è fondamentale per motivare i collaboratori. Assicurare formazione e sviluppo continui aiuta a creare un clima positivo e costruttivo.

6. Gestione partecipativa

Un manager disponibile rappresenta una grande fonte di motivazione; questi deve essere presente sul campo per supportare le persone nelle loro attività quotidiane, motivarle e riconoscere i punti di tensione. Un manager che sia anche un buon motivatore deve, perciò, saper ascoltare il proprio team, intercettarne i bisogni e individuarne le difficoltà.

7. Remunerazione adeguata

Lo stipendio, per quanto non sia più la molla principale per la motivazione, è pur sempre un aspetto importante. Il salario per dipendenti motivati e impegnati deve essere equa, in linea con le competenze, la posizione e l’anzianità di servizio. Con stipendi adeguati, i dipendenti provano un senso di soddisfazione e sono incentivati a performare al meglio.