Nuove abitudini e nuovi propositi: il back to work può essere molto più semplice!
Con la fine dell’estate, riparte per tutti la nuova stagione lavorativa e con questa anche la promessa di instaurare nuove abitudini. È questo il tempo dei buoni propositi. Il problema è… mantenerle! Mettersi a dieta, tornare in forma, migliorare il work-line balance e dedicare più tempo alla propria famiglia: queste sono alcuni dei progetti che in molti si pongono.
10 consigli per mantenere i buoni propositi
Il back to work non è facile per nessuno e in questo articolo abbiamo provato a darvi qualche suggerimento per affrontarlo al meglio. Ma, più in generale, instaurare nuove abitudini oltre che fissare e mantenere i buoni propositi, potrebbe non essere facilissimo.
Ecco perché GoodHabitz, piattaforma internazionale per la formazione aziendale, ha stilato dieci consigli per stabilire propositi raggiungibili per il nuovo anno lavorativo.
1. Sfatare i luoghi comuni
Acquisire una buona abitudine richiede 21 giorni? Sbagliato! Un recente studio condotto dalla University College London dimostra che questo obiettivo richiede un periodo compreso tra 18 e 254 giorni e che il tempo risulta un fattore estremamente personale. Quindi, niente fretta!
2. Analizzare la propria identità e i propri valori
Se i buoni propositi rispecchiano i nostri valori e identità, e non quelli delle persone vicine a noi, sarà più semplice farli diventare un’abitudine. Per riuscirci, si può stilare un elenco di pro e contro.
3. Riscrivere la propria storia per rendere il cambiamento permanente
Cambiare il modo in cui parliamo di noi può essere funzionale a creare nuove abitudini: invece di prendere decisioni per quello che siamo, bisognerebbe pensare in ottica futura. Se si vuole dare una svolta a lungo termine alla propria vita, il segreto è riscrivere la propria storia.
4. Seguire il ciclo dell’abitudine per stabilirne una nuova
Le quattro leggi del cambiamento possono aiutarci in tal senso: piccoli accorgimenti utili a innescare input positivi e seguire un pattern funzionale per la gratificazione finale e immediata. Ciascuna legge è collegata a una fase del ciclo dell’abitudine: segnale (1), desiderio (2), reazione (3) e gratificazione(4). Ad esempio: se desideri migliorare il tuo stato fisico e vuoi fare jogging prima di andare in ufficio, imposta la sveglia con l’obiettivo di alzarti prima del previsto (1), scegli la tua canzone preferita come suoneria (2), prepara i vestiti la sera prima (3), prepara un frullato e mettilo in frigo per quando sarai tornato a casa (4).
5. Scegliere solo propositi specifici e concreti
Immaginare il modo e la situazione in cui si inizierà a implementare la nuova abitudine è un potente driver per la motivazione: gli psicologi definiscono questa fase come “intenzione di implementazione”, ovvero un modo astuto di abbinare il comportamento desiderato a un segnale presente nel tuo ambiente, come un orario o un luogo. Un altro metodo è quello di creare un’intenzione di implementazione, abbinandola a una nuova abitudine a una esistente. L’abitudine esistente servirà come segnale per quella nuova.
6. Instillare le abitudini gradualmente nella propria vita
Una nuova abitudine è il risultato dell’applicazione costante di determinati buoni propositi, poco a poco. Mentre gli obiettivi si raggiungono una volta sola, i buoni propositi durano per sempre e riflettono le intenzioni.
7. Aiutare la propria forza di volontà
Limitare le tentazioni e stilare un piano per diventare più consapevole degli stimoli che danneggiano le tue nuove abitudini e, da ultimo, ma non meno importante, il focus su una nuova abitudine alla volta, canalizzando la propria forza di volontà che è una risorsa limitata nel tempo.
8. Preferire l’azione alla riflessione continua
Analizzare gli errori va bene, ma poi bisogna andare avanti! La procrastinazione, che si origina spesso dal timore di sbagliare, o dalla pigrizia, è un nemico da affrontare. È importante ricordare che tutti commettiamo degli errori, ma l’aspetto fondamentale è capire come affrontarli.
9. Abbandonare il perfezionismo iniziale
Non è indispensabile essere perfetti da subito. L’obiettivo deve essere quello di procedere a piccoli passi e con costanza. Ecco perché è meglio fare due flessioni imperfette al giorno anziché volerne fare venti perfettamente.
10. Non fermarsi davanti alla routine
Le abitudini sono una costante della vita, ma hanno sempre un nemico dietro l’angolo: la noia. Non smettere mai di alimentarle e di mettersi alla prova è parte del sostenerle.