Overthinking, quando i pensieri negativi in loop compromettono il nostro benessere
Avete mai sentito parlare del fenomeno dell’overthinking? Il nostro cervello è una sorta di ‘macchina’ biologica che non si ferma mai, ma noi possiamo avere il controllo dei nostri pensieri, o farci travolgere dagli stessi.
Quando anziché dominarli ne diventiamo succubi, allora entriamo in un loop di preoccupazioni costanti, che non ci abbandonano e pregiudicano il nostro benessere fisiologico oltre che psicologico: potremmo essere vittime di overthinking.
Come si manifesta l’overthinking
Immaginate di avere uno o più problemi che vi tengono in ansia, cosa c’è di più comune al giorno d’oggi? Bene, ora immergetevi negli stessi e cercate di trovare soluzioni pratiche e se non ci riuscite, ricominciate daccapo. Nel giro di poco tempo entrerete in un complessissimo labirinto di pensieri, che genera solo tensione e stress.
Entrare in overthinking è molto più frequente di quanto si possa pensare e uscire da questo circolo vizioso di pensieri negativi è davvero difficile. Come potete facilmente immaginare, una situazione di questo tipo è fortemente incidente, sulla vita di chi ci si ritrova, sia nel lavoro che nel sociale. Anche perché talvolta, quando si è immersi in certi pensieri, si ha la sensazione di essere quasi costretti a non distrarsi da essi e la minima ‘intrusione’ può generare tensione e ansia.
Viviamo in un mondo dove tutti devono saper fare tutto per non rimanere indietro e questo vale per il mondo del lavoro (soprattutto), ma anche nella sfera personale. Dobbiamo essere in grado di comprendere le tendenze del mercato, ma anche di aggiustare un rubinetto che perde in casa; non dobbiamo assentarci dall’ufficio e allo stesso tempo esser capaci di far sentire il nostro affetto ai partner e ai figli, che a loro volta contano su di noi (giustamente) per affrontare i propri problemi. La nostra mente va a mille all’ora.
E mentre pensiamo e affrontiamo tutto questo ci sono i problemi con la ‘P’ maiuscola, quelli che assorbono la nostra energia e che non trovano soluzioni. Sono proprio questi che rischiano di mandarci in overthinking. Il loop può condizionarci la vita, compromettere la nostra produttività, renderci schiavi dei nostri pensieri più cupi. Dire stop all’overthinking è fondamentale.
Affrontare l’overthinking
Come affrontare l’overthinking? Il primo passo da compiere è raggiungere la consapevolezza di ciò che stiamo vivendo. “Se abbiamo un problema e c’è la soluzione, perché preoccuparsi? Se abbiamo un problema e non c’è soluzione, perché preoccuparsi?”: questa è una massima molto conosciuta, ma che in pochi riescono davvero ad applicare. Il loop dei pensieri va affrontato prendendo consapevolezza del fatto che le preoccupazioni ce le hanno tutti e che ciascuno le affronta a modo proprio: la gestione dei problemi dal punto di vista mentale è essenziale in tal senso. Se un problema non ci fa letteralmente dormire la notte (uno dei sintomi dell’overthinking, come la rabbia, l’ansia, la paura), imparare a metterlo in un angolo è decisamente la soluzione migliore.
Cambiare punto di vista e imparare a pensare positivamente rappresenta la strada verso la risoluzione di questo problema. Un’altra soluzione molto efficace è provare a “lasciare andare”: non possiamo controllare ogni cosa che succede e sicuramente non possiamo governare ogni genere di problema; talvolta lasciar correre le cose sul loro binario può rappresentare la soluzione o permettere che questa si riveli.
Ovviamente, c’è chi riesce autonomamente a risolvere il problema, ma c’è anche chi necessita di un supporto psicologico. Non c’è vergogna nel chiedere aiuto, soprattutto considerando le conseguenze positive che l’intervento di un professionista può portare nel prosieguo della nostra vita.