Pitti Uomo 104: i numeri della fiera sono davvero confortanti. Una scossa per il mondo della moda

Pitti Uomo 104

Tante idee per outfit maschili d’ogni tipo, ma anche una scossa al mondo della moda: Pitti Uomo 104, è stato proprio questo e molto di più.

Una vera e propria scossa per un settore che, come molti, è in fase di convalescenza dopo la pandemia, ma che attraverso la kermesse fiorentina ha lanciato nuove idee e un forte segnale di ripresa.

I numeri del Pitti Uomo 104

Dal 13 al 16 giugno alla Fortezza da Basso sono stati ben 17 mila le presenze registrate. Un numero importante anche perché fa segnare il segno “+” rispetto allo scorso anno in diversi ambiti: + 6% di compratori italiani e + 24% di acquirenti provenienti dall’estero.

“La capacità di rinnovarsi mostrata dagli 825 espositori di questo Pitti Uomo, confermano un percorso di ripresa del salone, che sta gradualmente ritornando alle dimensioni pre crisi. Lo confermano anche le tante iniziative ed eventi in città in questi giorni, che sono stati oltre 110. Non è soltanto una questione di numeri: la qualità dei buyer è stata alta, in Fortezza si sono visti i migliori, motivati e intenzionati a far tornare i clienti nei loro negozi e department stores. L’elemento centrale della 104esima edizione di Pitti Uomo, al di là del consolidamento del dato europeo, è il ritorno in forze degli operatori asiatici, che complessivamente hanno raggiunto circa 700 presenze: non solo i tre campioni di mercato – Cina Continentale, Corea del Sud e Giappone – ma anche Cina, Hong Kong, Taiwan, Singapore, Thailandia, Vietnam, Indonesia, persino India e Pakistan. Colgo l’occasione per ringraziare l’Agenzia ICE, che ci ha consentito di rafforzare il programma di incoming di buyers e media dall’estero e ci ha anche fornito un prezioso aiuto di intelligence sui nuovi mercati, queste le parole di Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine.

Altro dato confortante arriva dalle presenze italiane: infatti, hanno superato le 6.700 presenze (+6%), i compratori esteri sono stati circa 5.200 (+24%), a rappresentare il 43% del totale.