Presentata la quarta generazione di Suzuki JIMNY
C’era una volta la Suzuki Santana, quella che fece di fatto conoscere il brand giapponese anche in Italia, come icona dell’off road “accessibile”. Negli anni il Suzukino si è evoluto e la pronipote JIMNY ha saputo mantenere quanto di buono aveva fatto la sua progenitrice ed è ora arrivata alla quarta generazione, presentata oggi.
La JIMNY si ripresenta con la sua linea inconfondibile, con evidenti richiami alla tradizione e forme nate per renderlo imbattibile nel suo ambiente naturale: l’off-road. Il cofano alto e le forme squadrate delle lamiere sono stilemi che rendono il piccolo fuoristrada giapponese immediatamente riconoscibile come erede della gloriosa stirpe di Hamamatsu e fondamentali per ottimizzare gli ingombri nei passaggi off-road più impegnativi. I fari tondi, oggi a led, con indicatore di direzione separato, sono un tributo al capostipite LJ 10 del 1970. Nel segno della continuità, torna anche l’iconica mascherina a cinque feritoie che dà al frontale un caratteristico family feeling e omaggia la seconda generazione degli SJ degli anni ‘80. I passaruota allargati danno invece un tocco grintoso alla linea, che può essere personalizzata scegliendo una delle molte colorazioni a catalogo, comprese tre moderne livree BiColor con tetto nero a contrasto.
Suzuki JIMNY ha un look solido e robusto e, grazie alla sua tecnologia, è pronto ad affrontare qualsiasi viaggio, su strada e in fuoristrada. La scocca poggia su un nuovo telaio a traverse e longheroni: la soluzione ottimale per resistere alle dure sollecitazioni dei veri percorsi fuoristrada. Il telaio e le sospensioni con ponte rigido, permettono di sfruttare appieno gli ampi angoli di attacco, uscita e dosso, garantiti dagli sbalzi contenuti e dall’elevata altezza da terra. A completare un quadro tecnico straordinario c’è l’immancabile trazione integrale 4WD ALLGRIP PRO con riduttore, che consente di superare ostacoli insormontabili per altre vetture e di vivere un’incredibile esperienza di libertà alla guida. Inoltre, anche quando è chiamato ad affrontare trincee di fango, guadi o le boscaglie più fitte, il Suzukino non rinuncia a offrire un comfort adeguato ai suoi passeggeri, grazie ad un abitacolo studiato, rifinito ed equipaggiato con cura e razionalità e progettato per permettere al pilota di concentrarsi su quello che veramente conta: la guida e la natura che lo circonda.