Professioni del 2022? Eccone 5 che potrebbero essere davvero molto richieste dal mercato

professioni del 2022

Sarà l’anno dei professionisti e più in generale di chi si specializza. Questa sembra essere un po’ la tendenza delle professioni del 2022: sarà vero? Beh, ormai manca davvero poco all’arrivo del nuovo anno, ma in tanti sono già al lavoro per capire quali saranno le necessità del mondo del business.

Lavoro digitale, smart working, ibrido: cosa sarà necessario per far fronte alle esigenze del mercato ai tempi della pandemia?

L’agenzia per il lavoro Jobtech ha analizzato gli annunci di lavoro in somministrazione nel mondo del retail, della logistica, del call center, dell’hospitality e dell’Ho.Re.Ca., settori nevralgici della nostra economia, estraendo una sorta di lista con le 5 professioni con più opportunità di lavoro in somministrazione per il 2022: ecco quali sono. 

1. Picker (e packer) per i dark store. I dark store sono la nuova frontiera del digital retail: sono quei punti vendita che si occupano esclusivamente dello shopping online. Secondo le stime di Jobtech questo nuovo settore è pronto ad assumere migliaia di dipendenti in tutta Italia. È prevista la creazione di micro centri di distribuzione di quartiere in cui lavoreranno solo rider, “picker” – persone deputate alla preparazione degli ordini – “packer” (i magazzinieri) e store manager. 

2. Responsabili della logistica, che punteranno sempre più sulla soddisfazione del cliente finale. Il responsabile della logistica di un’azienda diventa una sorta di “responsabile della soddisfazione del cliente”, perché rappresenta l’anello di congiunzione con il consumatore finale, e ne determina per larga parte il livello di apprezzamento del servizio: l’analisi e l’automazione nei centri di evasione ordini aumenteranno la gamma di opzioni disponibili per costruire un carico, pianificare un percorso e confermare la disponibilità del cliente a ricevere la spedizione.

3. Camerieri. Se il settore della ristorazione è stato, nel 2021, al centro di numerosi dibattiti che hanno coinvolto datori di lavoro, associazioni di categoria, difensori del Reddito di Cittadinanza e operatori precari, quel che resta a fine anno è la consapevolezza che la pandemia ha stravolto il comparto, producendo un drastico turnover della forza lavoro. Ciò comporterà, per il 2022, una spinta alle assunzioni di camerieri, barman, chef e pizzaioli. Le opportunità non mancheranno soprattutto per professionisti con esperienza, a cui si devono però garantire tutele e diritti. 

4. Operatori di contact center (da remoto). Una delle cause della Great Resignation, rivelano le analisi, è la richiesta un miglior bilanciamento tra vita e lavoro. Poter lavorare da remoto, in questo senso, rappresenta una forte leva per rendere più appetibile un posto di lavoro: il mondo dei call center sarà davvero tutto da conquistare. Sono sempre di più, infatti, gli annunci relativi a lavori nel customer care o nelle inside sales, ma gestiti completamente da casa.

5. Contabili. Quello della contabilità è un settore che si è rivelato particolarmente appetibile per i lavoratori in cerca nel 2021: in primis le donne e chi cerca opportunità di remote working. Inoltre, nel 2022 i contabili saranno sempre più strategici nel definire un approccio green dell’azienda, identificando le aree in cui è possibile ridurre i consumi e gli sprechi, o promuovendo operazioni volte a ridurre l’impatto ambientale del posto di lavoro.

“Il lavoro in somministrazione rappresenta spesso il punto di partenza, o di ripartenza, della forza lavoro – dichiara Paolo Andreozzi, founder di Jobtech – ed è una buona notizia che per loro il mercato offra numerose opportunità di inserimento. Colmare il mismatch tra domanda e offerta rappresenterà per il 2022 la vera sfida da affrontare per dare spinta allo sviluppo del Paese: in un momento storico di profondo cambiamento il lavoro del futuro dovrà essere ibrido (in parte remoto e in parte in presenza), digitale e sicuro”.