Professionisti, tutti ne abbiamo bisogno!
A volte, lo ammetto, mi piacerebbe non aver bisogno di nessuno. Sono sempre stato un uomo piuttosto equilibrato nella vita ed ho sempre cercato di rispettare le regole. Non ho mai avuto grane particolari, ma talvolta mi sono ritrovato in situazioni in cui non mi sarebbe dispiaciuto avere il dono dell’onniscienza, non certo per motivi di vanità o presunzione, ma perché mi sono sempre sentito in difficoltà ad ammettere di aver bisogno di qualcuno.
Ovviamente mi riferisco sia alla sfera lavorativa, che a quella privata. In certi giorni vorrei aver studiato architettura, in altri giurisprudenza, in altri ancora vorrei avere una laurea in economia e via dicendo. Perché la vita ci pone di fronte ad una moltitudine di situazioni, specie negli ultimi anni, nelle quali bisognerebbe avere una cultura specifica tale per ogni campo che, in un’intera vita di studi, sarebbe impossibile da acquisire.
Soffro tremendamente, lo ammetto, quando mi trovo in una condizione in cui la mia cultura generale di base non è sufficiente a tirarmi fuori da un problema o da una situazione dubbia. E mi trovo a dover far conto su altre persone, per risolvere i “miei” guai o soddisfare esigenze specifiche. E come me, sono certo, che molti di voi avranno le stesse mie difficoltà nell’aggiustare un rubinetto che perde o trattare argomenti fiscali con cognizione di causa.
“Non ho bisogno di nessuno, sono autosufficiente”: quanto volte ho sentito pronunciare questa frase o avrei voluto pronunciarla io stesso. Avrei. Perché poi la vita mi ha insegnato che non è e non potrà mai essere così. Specialmente in questo mondo dove tutto è complesso, dove per fare ogni cosa servono documenti, che devono essere letti e compresi e poi conservati qualora ve ne fosse la necessità. Perché fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
Una volta, una persona saggia mi disse che nella vita era sufficiente avere un buon avvocato ed un buon commercialista per sentirsi al sicuro. Sono d’accordo, ma penso che non sia abbastanza.
Nella vita di ciascuno di noi le varie figure professionali si affacciano e si alternano al bisogno, quando la necessità ci porta a chiamarle. Architetti, meccanici, medici, ingegneri: il famoso detto “impara l’arte e mettila da parte”, non è più sufficiente, a causa di normative che cambiano di giorno in giorno, tecnologie che si evolvono, scoperte scientifiche che si susseguono a ripetizione.
I professionisti sono una delle risorse più importanti che ciascuno di noi ha a disposizione. Indubbiamente per farne ricorso dovremmo metter mano al portafogli, come è giusto che sia, ma non accettare questo rovescio della medaglia e soprattutto non accettare l’idea di aver bisogno di qualcuno per risolvere i propri problemi, potrebbe comportare il rischio di incorrere in ben più gravi situazioni. Il “poi ci penserò” non è ammissibile in un’epoca in cui tutto viaggia velocemente e poiché è sempre bene specializzarsi nel proprio di lavoro ed è impossibile aggiornarsi su ogni cosa che cambia, il ricorso a figure professionali qualificate, non solo è il minore dei mali, ma soprattutto è la cosa giusta da fare. Così come le aziende quasi mai possono essere composte di una sola persona (a parte qualche rarissimo caso), e la delega di alcune attività deve essere assegnata a fidati collaboratori, anche nella nostra vita quotidiana, dobbiamo imparare a circondarci di professionisti in grado di toglierci le castagne dal fuoco quando ce n’è bisogno o di alleggerirci di qualche peso. Alla lunga ci accorgeremo che le nostre tensioni ed ansie potrebbero ben presto dileguarsi.
Nessuno è in grado di gestire ogni singolo aspetto della propria vita. E poi, pensateci bene, anche voi siete professionisti qualificati. Il mondo avrà bisogno anche di voi! Prima o poi…
Tratto da Uomo&Manager di Giugno 2018