Quanto influenza il business l’uso di tecnologia mobile?

Permettere ai propri dipendenti di lavorare sempre e comunque per aumentare i margini di profitto. Secondo la ricerca “The Mobile Employee Impact” – commissionata da Aruba e condotta a livello globale da The Economist Intelligence Unit (EIU) – c’è un collegamento misurabile tra gli ambienti lavorativi che assegnano la priorità alle tecnologie mobile e la crescita delle prestazioni dell’azienda. Attraverso strategie mobile adeguatamente sviluppate e implementate, si registra infatti un incremento del coinvolgimento personale dei dipendenti, tanto da spingere 4 su 10 degli intervistati a ritenere l’utilizzo di smartphone e tablet sul lavoro condizione essenziale per la scelta dell’azienda.

Per supportare chi lavora in ufficio o da remoto, attualmente il 54% delle imprese mette a disposizione l’accesso alla propria rete aziendale, da qualsiasi dispositivo mobile. Quali sono i vantaggi di questa scelta? Rispetto alle realtà giudicate in ritardo, secondo il report – condotto su 1.865 dipendenti di tutto il mondo – le aziende valutate dai rispettivi dipendenti come “pioniere” nell’adozione di tecnologia mobile hanno registrato un aumento della produttività (16%), della creatività (18%), della soddisfazione (23%) e della fidelizzazione (21%). Il 60% dei dipendenti ha affermato di essere, grazie alla tecnologia mobile, più produttivo mentre il 45% le attribuisce un aumento della propria creatività.

Diventa quindi cruciale una corretta implementazione delle strategie aziendali volte al lavoro in mobilità: l’accessibilità rapida e semplice influisce infatti sui livelli di produttività, annulla i tempi morti e incide positivamente sul fronte della soddisfazione. Il 29% degli intervistati afferma che la flessibilità nel luogo di lavoro è ciò che, più di ogni altra cosa, incide sulla fidelizzazione verso l’azienda.

Al contrario di quanto si possa pensare, il lavoro mobile non è richiesto e ricercato solo dalle generazioni più giovani: non emerge infatti dallo studio una stretta incidenza tra l’età degli intervistati e il grado di impatto che la tecnologia ha in termini di prestazioni e coinvolgimento. Per venire incontro alle crescenti esigenze della #GenMobile, così nominata nella ricerca, il 46% delle aziende coinvolte ha messo a disposizione dei dipendenti un ambiente di hot-desking e connettività mobile accessibile ovunque. Dove queste realtà sono meglio sviluppate? I livelli più elevati e sviluppati si ritrovano nel Regno Unito (54%), seguito da Australia e Germania (53%).

Il fenomeno globale è di tale importanza da spingere la nascita di sempre nuove soluzioni che permettano di favorire questo nuovo approccio al lavoro: per migliorare la collaborazione, il 42% delle aziende sta già utilizzando strumenti di digital collaboration e le app per il messaging mobile, come WhatsApp, sono presenti nel 31% delle aziende.

La spinta positiva data dalle esperienze nate dalla visione mobile first – prima su tutte la possibilità di lavorare ovunque – è considerata in tutto il mondo il fattore più importante, con conseguenze sulla creatività dei dipendenti. La possibilità di collaborare in team, dall’aeroporto o dal treno, non pone freni all’innovazione e, conseguentemente, alla crescita dell’azienda, aumentandone produttività e profitto. Non ci si può più celare alla realtà di un mondo mobile: scegliere di rimanere indietro è un rischio troppo alto.

 

 

Tratto da Uomo&Manager di Giugno 2016