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Rientro in ufficio: quanti dubbi emergono dal sondaggio di LinkedIn

rientro in ufficio

Quando terminano le classiche vacanze di agosto, si inizia a pensare al rientro in ufficio, con le sue problematiche consuete, alle quali quest’anno si aggiungono anche quelle relative al Covid-19. La risalita del numero dei contaggi preoccupa non poco: il timore di un nuovo lockdown ci fa affrontare il ritorno all’attività post vacanza certamente più ansiosi rispetto agli scorsi anni. La speranza, ovviamente, è quella che quest’incubo rimanga tale e che la curva dei contagi torni ad abbassarsi senza la necessità di dover ricorrere a nuove misure di sicurezza.

Workforce Confidence Index di LinkedIn

LinkedIn ha recentemente lanciato un nuovo programma, intitolato Workforce Confidence Index, che guarda alle principali preoccupazioni dei professionisti italiani durante e dopo la pandemia. 

Ritornare in ufficio è la principale preoccupazione per la maggior parte dei professionisti, e non è una sorpresa che continuiamo a notare molte conversazioni su questo argomento sul social dei professionisti.

Certamente tra i dati principali emerge la mancanza di fiducia dei professionisti italiani in merito all’ottenere o mantenere un lavoro.

Un’indagine su oltre 1.000 professionisti italiani, misura gli attuali sentimenti relativi al mercato del lavoro italiano tramite un punteggio di fiducia. L’indagine ha rilevato che per i professionisti italiani la sicurezza e la solidità del lavoro sono ancora tra le preoccupazioni principali, in quanto i professionisti sono solo moderatamente fiduciosi nelle loro possibilità di ottenere o mantenere un lavoro, con un punteggio dell’indice di fiducia individuale (su una scala da -100 a 100) di 33. In particolare,  i professionisti del settore finanziario hanno ottenuto il punteggio di fiducia più alto, con uno score individuale di 37 (su una scala da -100 a 100). Il settore che ha mostrato il punteggio di fiducia più basso è stato quello dei media e delle comunicazioni, con uno score individuale di 28.

Soldi, un problema di molti

Dalla ricerca emerge come i professionisti italiani siano preoccupati per le loro finanze personali, dato che il 19% dei professionisti prevede che il proprio reddito diminuirà nei prossimi sei mesi. È probabile che i professionisti attingano ai loro risparmi per coprire i costi, dato che il 26% dei professionisti prevede un calo dei propri risparmi personali nei prossimi sei mesi.

Il ritorno in ufficio: una preoccupazione in più

Sempre più aziende e organizzazioni valutano se riaprire o meno i propri uffici, i loro dipendenti rimangono preoccupati per la sicurezza del rientro in ufficio. Il 51% dei professionisti ha dichiarato di essere preoccupato che i propri colleghi e clienti non seguano le misure di sicurezza e le linee guida attualmente in vigore.