Rinasce lo storico brand torinese Testadoro, dalle ceneri di una storia prestigiosa

Rinascita Testadoro

Testadoro è un brand torinese per veri e propri appassionati della velocità, delle auto d’epoca e del purismo automobilistico. Tra questi, c’è Dario Pasqualini, artista di Cumiana (TO), che ha rilevato il brand storico dell’automotive, che si è sviluppato a Torino tra il 1946 e il 1949. Dalla sua esperienza e dalla passione, rinasce ora il brand Testadoro.

Il legame fra gli uomini e il motori è da sempre molto forte e, per quanto oggi le Case automobilistiche producano vetture sempre più sofisticate, c’è un gran numero di persone che sceglie di tenere nel proprio garage auto che hanno fatto la storia e che sono fuori produzione da molto tempo.

Testadoro Barchetta 1951

La storia del brand Testadoro

Il nome Testadoro è stato utilizzato per la prima volta su una speciale testata per motori (originariamente Fiat 508 “Balilla”) progettata dall’ingegnere Arnaldo Roselli alla fine degli anni ’30 del Novecento. Il termine “Testadoro” venne coniato in conseguenza del caratteristico colore della testata stessa, fusa originariamente in bronzo. In seguito la stessa testata fu utilizzata anche per la più popolare Fiat 500 “Topolino”, in seguito al sodalizio con l’imprenditore torinese Giorgio Giusti, il quale, decise di far conoscere la sua testata costruendo e portando in pista delle vetture da competizione. Ed è qui che nasce il mito Testadoro, seppure fossero state prodotte solo 9 esemplari.

Tra queste, la Sport, la Drin-Drin, la Marinella e la Daniela, corsero le più importanti gare dell’epoca. Quest’ultima, fu la più rappresentativa: era dotata del motore da 742cc capace di erogare 45 CV a 6.500 giri/min. Il design della carrozzeria era opera del mitico Zagato, che fu anche pilota ufficiale della “Squadra Testadoro“, insieme ad altri nomi illustri come Nuccio Bertone, Gino Valenzano, Ugo Puma, Aquilino Branca e lo stesso Giusti.

Dopo la morte del suo socio Arnaldo Roselli, Giusti decise di cessare le attività della sua “creatura”.

Dario Pasqualini - Testadoro

La rinascita di Testadoro

Nel 2017 Dario Pasqualini, riscopre il brand Testadoro e la sua storia, e decide di acquisirlo per riportare in vita la mitica arte da boita torinese. Nel 2019 rileva e registra il marchio Testadoro, dando così vita alla rinascita.

La prima opera della rinnovata Testadoro è la Barchetta 1951, realizzata durante la pandemia nel buio di una officina di battilastra (boita) alle porte di Torino. Si tratta di un progetto lasciato incompiuto dal 1951, una barchetta progettata per la classe 1100 Sport Internazionale, dotata di un motore originale Fiat 1100 B profondamente modificato secondo le specifiche Testadoro.

Pasqualini ha pensato la progettazione esecutiva, del disegno della carrozzeria e della realizzazione del mascherone in legno per la successiva battitura della pelle in alluminio, mentre la creazione della carrozzeria è stata affidata alla Martelleria Giacometto di Cumiana (TO).

Anche la parte meccanica è stata sottoposta ad una completa revisione, con particolare riferimento al motore.