Ripartire con la voglia di ricostruire un’Italia più solida: inizia una nuova fase

caffè al bar

Inizia una nuova fase della Fase 2, quella di “convivenza forzata” con il Coronavirus. “Ripartire con un rischio calcolato da accettare”, questo ha dichiarato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Quindi da oggi tante serrande si rialzeranno e molte attività riprenderanno. Altre ancora dovranno aspettare il 25 maggio, altre ancora il 15 giugno. Ma pian piano ci stiamo riappropriando delle nostre vite.

Certo, nulla sarà più come prima: il necessario distanziamento sociale, le mascherine, insomma le norme che disciplinano questa fase ci fanno ancora stare in allarme, ma questo non deve fermarci nella nostra determinazione nel ripartire. Dobbiamo farlo, con intelligenza, ma dobbiamo farlo.

Per cui oggi ci sentiamo più felici di ieri, più liberi di poter prendere un caffè al bar pur senza stringere la mano all’amico che incontriamo dopo mesi. Ci sentiamo liberi di poter prendere l’auto e girare per le città, per le strade di campagna, solo per il piacere di farlo, senza dover spiegare o giustificare nulla con nessuno.

Il nostro pensiero va a quelle realtà imprenditoriali che non hanno mollato e che non mollano e che tra mille incertezze hanno avuto il coraggio e la determinazione di riaprire le proprie attività dopo averle santificate e averle “preparate” come richiesto alla ripartenza.

Ma il nostro rispetto va anche a chi non ce l’ha fatta o a chi non ce la farà, a chi non si è trovato nella condizione di poter affrontare una situazione complicatissima. A tutti loro va il nostro in bocca al lupo per un futuro che, speriamo, possa presto tornare a sorridergli.

Tanti auguri Italia, per questa nuova ripartenza. Facciamo tesoro di quanto successo per costruire un domani più solido e sereno, di modo che questi mesi che abbiamo trascorso chiusi in casa non siano stati vani e siano solo un ricordo, brutto, da mettere in un cassetto.