Roberto Necci: “Creiamo servizi tailor made per gli hotel”
Una passione autentica per il mondo degli hotel. Roberto Necci è alla guida di una società, la Necci Hotels, che ha come obiettivo quello di valorizzare ed ottimizzare i rendimenti degli asset alberghieri e garantire un corretto ritorno dell’investimento agli investitori.
La Necci Hotels nasce come una moderna management company in grado di gestire in conto proprio o per conto terzi strutture alberghiere di ogni dimensione; parallelamente la società offre al mercato servizi di alta consulenza manageriale ed imprenditoriale in ogni ambito e settore del comparto alberghiero. Noi abbiamo intervistato Roberto Necci, per comprendere meglio le sue strategie.
Cosa fa la Necci Hotels?
Necci Hotels è una compagnia di asset management alberghiero che opera su tre aree di business: la gestione diretta di strutture alberghiere, la gestione per conto terzi, l’alta consulenza manageriale ed imprenditoriale. Operiamo sulla falsariga delle Hotel management company anglosassoni, ma creando per il mercato italiano dei servizi e delle formule contrattuali “tailor made“, ovvero lontani dai vincoli contrattuali dei grossi brand. Ci piace definirci dei sarti in grado di creare oltre che un’offerta esclusiva anche su misura. Spesso i nostri committenti sono banche o istituzioni finanziarie altre volte la singola impresa alberghiera, ogni volta deleghiamo un capo progetto che segue l’azienda cliente e che relaziona il nostro board sulle azioni da intraprendere. L’ampia rete di relazioni nazionali ed internazionali che vantiamo favorisce spesso l’apertura a network commerciali e relazionali che la singola impresa non riesce ad esplorare.
Qual è la sua storia professionale?
Sono da sempre inserito nel settore alberghiero vantando un percorso professionale vasto ed articolato, dopo il diploma alla scuola alberghiera, mi sono laureato in Economia delle aziende turistiche con una tesi sul Merchant banking in ambito alberghiero; attualmente sono vice presidente di Federalberghi Roma e sono stato anche Presidente dell’Ada Lazio, associazione dei direttori d’albergo, dello Skal International Roma. Oltre alle cariche associative, controllo direttamente l’hotel XX Settembre di Roma di cui sono azionista e proprietario e gestisco in qualità di Direttore Generale con contratto di management l’Hotel Domidea a Roma e siedo nel CdA dell’Hotel Pineta Palace di Roma. Attraverso la Necci Hotels seguo 10 hotels prevalentemente a Roma ed in varie fasi della loro vita aziendale, dai piani di risanamento alle ristrutturazioni debitorie.
Qual è il vostro modus operandi?
Non vi è mai una formula standard visto che ogni situazione va analizzata a se, tuttavia la prima fase è destinata alla due diligente ovvero ad uno studio molto approfondito dell’azienda, contemporaneamente un altro team prepara un business plan potenziale e si confrontano poi i risultati ottenuti con quelli potenziali. Va evidenziato che ogni azienda ha una sua criticità ed una sua potenzialità, il nostro team è molto esperto nel diritto del lavoro attuando di volta in volta le migliore strategie di ottimizzazione, di contratti di appalto, di revenue e profit management e di controllo di gestione.
Quali sono i motivi che spingono gli hotels a chiedere il vostro intervento? Di cosa hanno bisogno?
Veniamo chiamati in tutte quelle situazioni dove vi è la necessità di apportare competenze imprenditoriali e manageriali per risanare una azienda o mantenerla profittevole.
Voi investite (ed intervenite) anche in caso di attività in crisi: in che modo?
Il nostro gruppo può in alcuni casi intervenire direttamente nel capitale, altre volte dialoghiamo con fondi di investimento o privati investitori per offrire loro le migliori opportunità del comparto alberghiero.
Quali sono le valutazioni che fate prima di accettare l’incarico?
Dobbiamo innanzitutto conoscere la storia dell’azienda ed avere un completo accesso alla documentazione contabile amministrativa. Senza questa fase non accettiamo l’incarico che non avrebbe un quadro globale chiaro.
C’è una dimensione minima?
Di fatto non c’è una dimensione massima o minima per poter intervenire, a volte ci sono piccoli alberghi che hanno una complessità di problemi o di rischi molto ampia e grandi hotel dove i problemi sono facilmente affrontabili. Il nostro intervento però parte dall’analisi dell’azienda.
Siete molto legati alla città di Roma. Perché?
Innanzitutto Roma è catalizzatrice dei flussi turistici con benefici non solo nella città ma anche verso altre città. Noi stessi svolgendo attività alberghiera a Roma dobbiamo sempre augurarci una città efficacemente organizzata, con una infrastruttura efficiente e con decoro e sicurezza urbana. Nell’ambito delle varie cariche associative, che ho ricoperto ho spesso dialogato con giunte ed amministrazioni capitoline confrontandomi proprio sui grandi temi della città.
Quali sono gli obiettivi per il futuro?
Sicuramente allargare il nostro portafoglio alberghiero.
Tratto da Uomo&Manager di Ottobre 2017