SEO: 5 best practice per il 2024 per far bene sul web
L’investimento pubblicitario su Google e altri motori di ricerca si presenta come una potente leva di crescita per una vasta gamma di realtà e anzi risulta indispensabile per emergere nel mercato.
La pubblicità sul web, sfruttando la rete display e la connessione con YouTube, si rivela un’opzione versatile, adatta anche a blogger, liberi professionisti e a chiunque desideri promuovere il proprio lavoro.
Le opportunità sono molteplici, e ciò spinge molte realtà a considerare la gestione di campagne pubblicitarie su Google come una soluzione efficace. Affidarsi a professionisti del settore potrebbe fare la differenza: un esempio è l’azienda eviblu, con sede a Vicenza, specializzata in consulenze di marketing, focalizzate in particolare su Google Ads.
La SEO (Search Engine Optimization) è un elemento centrale in questo contesto: si tratta di quelle attività di ottimizzazione dei contenuti e del sito web per comparire nei risultati di ricerca dei motori il più in alto possibile.
In questo articolo esploreremo le cinque strategie imprescindibili per eccellere nelle SERP, evidenziando l’importanza della SEO come uno dei molteplici strumenti per garantire una visibilità online di successo.
User experience
Migliorare e ottimizzare l’esperienza dell’user è un fenomeno rilevante che ha impatti diretti sulla SEO. Google individua quando un utente torna rapidamente ai risultati di ricerca dopo aver visitato un sito, probabilmente insoddisfatto.
Questo fenomeno viene definito “Pogo sticking” e si tratta di una frequenza di rimbalzo: un dato indicativo sulle aspettative degli utenti e il contenuto del sito, che può influenzare negativamente la SEO.
Al contrario, gli utenti passano più tempo nei siti con una user experience elevata e questi sono più propensi quindi a ricevere condivisioni e link.
Altro elemento chiave per la soddisfazione del visitatore è la velocità di caricamento del sito. Ci sono vari tool interessanti gratuiti per misurare questo parametro.
In generale vi sono alcune best practice come: immagini compresse e nel giusto formato; evitare plugin che possono appesantire il caricamento e utilizzo di temi leggeri (WordPress ne ha molti a disposizione).
Posizionamento keyword
Nel contesto dell’ottimizzazione emerge l’importanza di utilizzare strategicamente la parola chiave desiderata. Non è un segreto che inserire la keyword più volte è cruciale nel posizionamento.
Google, in particolare, attribuisce maggiore rilevanza ai termini che compaiono nella parte iniziale di una pagina web. Altri dati importanti sono la keyword density, il campo semantico dell’argomento e le relazioni degli elementi citati.
In particolare le parole chiave LSI (Latent Semantic Indexing) rivestono un ruolo significativo. Queste, correlate semanticamente alla keyword principale, sono considerate rilevanti e contribuiscono a una comprensione più approfondita del contenuto da parte dei motori di ricerca.
Unicità del contenuto
Evitare la duplicazione e il plagio è considerato una pratica SEO fondamentale, come dichiarato esplicitamente da Google. Questa regola si applica in modo trasversale a diverse componenti del sito web, inclusi i tag del titolo, le meta descrizioni, le pagine di prodotti in ambito e-commerce, quelle di destinazione e di categoria e il testo alternativo delle immagini.
In sintesi, ogni articolo o scheda pubblicate devono presentare contenuti unici al 100%, un criterio ritenuto cruciale per l’efficacia della SEO.
Questa direttiva, se si gestisce un blog di dimensioni ridotte, risulta relativamente semplice da applicare. Tuttavia, nel contesto di un sito di e-commerce con una vasta gamma di prodotti, la scrittura di testi originali può rivelarsi una sfida complessa.
Nonostante la difficoltà, vale la pena impegnarsi in questa, poiché Google premia proprio la diversità.
Combinare schede o articoli simili o sfruttare il tag canonico possono essere strategie utili per garantire la coerenza del sito senza compromettere la sua qualità.
Ottimizzazione immagini
Secondo Google, le immagini ottimizzate correttamente possono influire sul posizionamento nelle ricerche web standard. Questo processo, fortunatamente, si semplifica grazie a due pratiche fondamentali:
- assegnazione di nomi descrittivi ai rich media: Google beneficia notevolmente dall’assegnazione di nomi descrittivi ai file, fornendo un segnale chiaro sulla rilevanza;
- utilizzo del testo alternativo dell’immagine: scrivere testi alternativi descrittivi, in sintonia con l’approccio ai nomi dei file, consente ai motori di ricerca di comprendere appieno il contesto visivo.
Link interno
Il link interno è ritenuto un elemento cruciale per l’ottimizzazione del posizionamento di un sito. Per massimizzare i benefici di questa strategia, è consigliabile seguire alcune linee guida chiave.
Il testo di ancoraggio svolge un ruolo fondamentale nell’indicizzare e comprendere il contenuto da parte di Google: quando si utilizza un anchor text che include la parola chiave principale, si fornisce un chiaro segnale al motore di ricerca sulla rilevanza.
Inoltre, il collegamento interno può essere utilizzato in modo strategico per trasferire autorità alle pagine che ne hanno bisogno. Linkare internamente quando c’è bassa autorità è preferibile, poiché ciò può contribuire a migliorare il loro posizionamento su Google.
(Pubbliredazionale)