Smart working: 5 consigli pratici per i CEO che promuovono questo metodo di lavoro
Smart working sì o no? I CEO delle grandi aziende si dividono sugli effettivi benefici di questo modo di lavorare. Effettivamente ci sono molti pro, ma anche diversi contro. C’è l’esigenza di bilanciare le necessità di flessibilità dei dipendenti con quella di mantenere alta la produttività e la cultura aziendale.
Qual è la scelta migliore? Fermo restando che ognuno fa le scelte in base alle proprie esperienze e alle effettive esigenze aziendali, Startup Geeks (incubatore online italiano di startup) basandosi su una serie di ricerche pubblicate a livello internazionale e sul proprio modello di successo, ha elaborato 5 consigli top per i CEO che puntano sul lavoro da remoto.
5 consigli per chi punta sul lavoro da remoto
Come detto, il mondo del lavoro, soprattutto i titolari d’azienda e i CEO, si dividono sul tema. Ma per chi punta a offrire ai propri dipendenti la possibilità di lavorare da remoto, Startup Geeks offre questi 5 consigli pratici che riportiamo per intero.
- Adattare lo stile di leadership: I leader aziendali devono evolvere il proprio approccio, passando da un controllo stretto a una leadership basata sulla fiducia, valutando i risultati non le ore lavorate.
- Garantire una flessibilità reale: La flessibilità non deve essere solo uno slogan. Le aziende devono offrire un vero lavoro da remoto, senza vincoli geografici, permettendo ai dipendenti di bilanciare le esigenze professionali con quelle personali. Questo approccio non solo aumenta la soddisfazione lavorativa, ma attrae anche talenti di alto livello che cercano un ambiente di lavoro moderno e dinamico.
- Promuovere la possibilità di impatto: senza gli incontri informali che avvengono in ufficio, è necessario prevedere regolari videochiamate per facilitare lo scambio di idee, aggiornarsi reciprocamente sui progressi e prendere decisioni in modo collettivo.
- Investire in strumenti digitali efficaci: assicurarsi che il team abbia accesso a piattaforme di comunicazione e gestione dei progetti che rendono fluido il lavoro da remoto. L’uso di strumenti di messaggistica asincrona come Slack, ad esempio, può facilitare una comunicazione continua senza imporre la necessità di riunioni costanti.
- Promuovere una cultura del tracciamento degli obiettivi: essenziale per mantenere il team allineato e coinvolto anche a distanza la necessità di un sistema strutturato per il monitoraggio dei risultati. Un esempio efficace è la metodologia OKR (Objectives and Key Results), che permette di definire obiettivi chiari e misurabili, e di monitorare i progressi in modo trasparente.