Smartworking: può provocare patologie fastidiose. Ecco 10 consigli utili

patologie causate da smartworking

Patologie legate allo smartworking: quali sono?

Può lo smartworking procurare patologie mediche? Secondo una ricerca della World Health Organization pubblicata sul portale britannico Daily Mail, sì.

Il Coronavirus ha costretto molti professionisti a lavorare da remoto e ciò ha permesso la persecuzione di alcune attività, ma è stato fatto nel modo giusto?

Secondo la ricerca della World Health Organization il 72% dei lavoratori intervistati ha ammesso di soffrire di lombalgia, acutizzatasi in questa fase di quarantena. In particolare, l’utilizzo non corretto di smartphone e PC provoca a lungo andare quello che i britannici chiamano “tech neck”, ovvero il collo segnato dalla postura tipica di chi china il capo e che, secondo un’indagine pubblicata sulla BBC, colpisce soprattutto i millennial.

Problematiche che sono state evidenziate anche sui social: da un monitoraggio su Instagram è emerso come l’hashtag #Backpain abbia oltre 1 milione di menzioni e #Techneck oltre 12mila.

Come si possono prevenire tali patologie?

Ma quali sono i consigli degli esperti per prevenire e curare le patologie legate allo smartworking? La prevenzione inizia a tavola con un regime alimentare sano ed equilibrato per combattere la sedentarietà e continua prestando attenzione all’utilizzo di sedie ergonomiche adeguate al tratto lombare, facendo inoltre delle brevi pause almeno ogni 30 minuti di lavoro.

Fondamentale è anche compiere esercizi di allungamento per la mobilità muscolare e seguire una routine rilassata. Per curare la lombalgia, infine, un valido aiuto può arrivare dalla laserterapia Theal Therapy creata in Italia da Mectronic, che grazie al processo di fotobiomodulazione agisce sull’infiammazione e garantisce un recupero in tempi brevi.

10 consigli utili per prevenire le patologie derivanti dallo smartworking

Fare una pausa almeno ogni 30 minuti e muoversi in giro per la casa: è fondamentale per evitare una stasi muscolare legata a prolungati periodi di inattività e rimettere in moto la circolazione sanguigna.

Munirsi di una sedia adeguata al tratto lombare: le posture scorrette sono spesso dovute a postazioni non ergonomiche. Utilizzare una sedia da ufficio oppure autotrattarsi con cuscini o rialzi che allineino le vertebre è utile a prevenirle.

Attenzione allo sguardo fisso rivolto verso il PC: lo schermo andrebbe tenuto alla stessa altezza degli occhi in modo da evitare disturbi astenopici e rigidità nel tratto cervicale.

Effettuare esercizi dinamici di mobilità: compiere il cosiddetto “allenamento da scrivania” innalzando le braccia verso l’alto o effettuando degli squat aiuta a mantenere attivo il comparto muscolare.

Creare uno spazio di lavoro adeguato: è consigliabile lavorare seduti con le braccia appoggiate sulla scrivania, favorendo il giusto distanziamento tra i polsi ed evitando di lavorare sulla poltrona o sul letto.

Non sottovalutare l’importanza di un regime alimentare equilibrato: la prevenzione inizia a tavola con una dieta sana che prediliga fibre, frutta e verdura in modo da combattere la sedentarietà prolungata e il rischio di sovrappeso.

Creare una routine mattutina rilassata: è consigliabile mantenere ritmi e orari regolari, iniziando a lavorare o studiare all’orario consueto e terminando alla stessa fascia oraria.

Idratarsi è fondamentale: tenere sempre a portata di mano una bottiglietta d’acqua aiuta a regolare la temperatura corporea, favorisce la digestione e l’eliminazione di tossine in eccesso.

Assumere una giusta postura anche a letto: riposare bene aiuta a essere meglio concentrati e produttivi. Per questo motivo è consigliabile dormire in posizione supina con un cuscino sotto le gambe oppure di fianco con un cuscino tra le gambe.

Un valido aiuto arriva dalla laserterapia: grazie al processo di fotobiomodulazione della Theal Therapy è possibile recuperare in tempi brevi da lombalgie e altre problematiche posturali.