Società offshore: una favola o un’opportunità di investimento?

view of Dubai city

Quando la maggior parte delle persone pensa ad una società offshore, si immagina affari loschi e valigie di denaro depositate e nascoste in qualche isola remota e sperduta nel mondo. Questo perché Hollywood e i media in generale lo hanno ritratto così, rendendo il concetto di società offshore profondamente incriminato e demonizzato. Questi canali di divulgazione hanno trovato, nel tempo, terreno fertile nel disinteresse dei consumatori in titoli speranzosi e promettenti sulle tecniche per l’apertura semplice e totalmente legale di attività commerciali, quando la verità è che questo è tutto ciò che l’apertura di una società offshore comporta davvero.

Cos’è una società offshore? Sfatiamo un mito

Quando si parla di società organizzate all’estero, è proprio il concetto di “offshore” a confondere e trarre in inganno le persone. L’immagine storica di queste realtà imprenditoriali, trasmessa ancora oggi dai media, vede protagonisti investitori e uomini d’affari coinvolti in attività illegali nascondere il proprio denaro in banche svizzere tramite conti bancari cifrati o anonimi. Eppure, contrariamente alle credenze popolari, operare tramite una società offshore è perfettamente legale.

Per definizione, infatti, una società offshore è un’entità legale che viene costituita oltre i confini della regione di residenza, cittadinanza o domicilio del suo reale beneficiario proprietario. Generalmente, queste società vengono formate in Paesi con giurisdizioni molto vantaggiose, che offrono una solida stabilità politica e finanziaria. Raccogliendo le proprie attività in uno Stato estero, una società offshore è esente dalla maggior parte delle tasse imposte nel Paese d’origine.

Aprire una società offshore: è conveniente?

Se non ci si lascia condizionare dai falsi miti legati alle attività offshore, queste possono essere di grande aiuto alla crescita di un’azienda. Spesso, infatti, l’intenzione di un business non è quella di aprire una società all’estero per evadere il fisco, che resta un’attività illegale in tutto il mondo, ma essa potrebbe essere interessata ad investimenti e al mercato del real estate o, semplicemente, desiderare un’attività fisica in un’altro Paese.

Una società offshore mette l’imprenditore in una posizione di comando, offrendogli la possibilità di decidere cosa sia meglio per il suo business e le sue attività e di mantenerne, a lungo andare, il controllo. Ciononostante, quest’organizzazione flessibile non dà il via libera ad attività scorrette e irregolari: ci sono importanti pratiche da eseguire e regole a cui attenersi. Allo stesso tempo, una società “oltremare” costituita in un determinato Paese può facilitare l’accesso a detrazioni fiscali, grazie ad una mole ridotta di scartoffie da presentare e, successivamente, archiviare.

Perché aprire una società offshore: i 3 motivi principali

Nella costituzione di una società offshore, si possono individuare tre principali motivazioni a favore: 

  • la tassazione vantaggiosa;
  • la protezione degli asset aziendali;
  • la possibilità di investire in attività all’estero.

Selezionare una giurisdizione dalla tassazione ridotta è, sicuramente, uno dei principali motivi che spingono sempre più imprenditori a intraprendere questo percorso; usare questo come unico e/o principale parametro nella scelta della sede per il proprio business, tuttavia, potrebbe non essere sufficiente. In passato, erano molti i Paradisi Fiscali in cui le aziende godevano di aliquote fino allo 0%, ma, con il tempo, queste località un tempo popolari sono diventate sempre meno attraenti, costringendo gli investitori a trasferire altrove i propri interessi. Ancora oggi, molte banche sono riluttanti all’idea di aprire conti correnti per società formate nei più noti e storici Paradisi Fiscali, principalmente a causa della loro mancata diligenza nel processo di formazione delle aziende e della potenziale reputazione negativa che potrebbe derivare dal lavorare con esse.

In secondo luogo, creando una società offshore è possibile aggiungere un ulteriore velo di protezione alle proprie risorse: questo aspetto è particolarmente importante in tutti quei Paesi in cui il contenzioso è comune.

Aprendo le porte a nuovi mercati ed opportunità, una società offshore permette di investire in numerose attività all’estero. Molti Paesi in tutto il mondo non consentono agli expat o alle società straniere di acquistare determinati beni come terreni e proprietà; una società registrata all’interno del Paese interessato ne permetterebbe, invece, l’acquisto. Se, infatti, l’acquisto di beni all’estero è un obiettivo chiave della società, è importante che questa rispetti la giurisdizione in un cui ha la propria sede, in quanto l’attività potrebbe aver bisogno di operare sotto un’entità specifica o di nominare un residente locale come direttore di suddetta società.

Questi, e molti altri, sono criteri che dovrebbero essere pianificati e discussi con un consulente preparato e professionale, che assicuri una struttura aziendale ottimale per evitare insidie e complicanze a lungo termine.

La sicurezza garantita da una società offshore

Il mondo del business offshore è in continua evoluzione. A differenza di qualche decennio fa, quello in cui viviamo ora è un mondo molto più trasparente e a norma di legge: tutto deve essere fatto e dichiarato alla luce del sole ed è per questo che la privacy e la riservatezza sui propri dati e sulle proprie attività sono aspetti sempre più difficili da ricercare e raggiungere. Sono molti i governi in tutto il mondo che rendono obbligatoria la condivisione dei registri societari, per loro volontà o spinti dalla pressione di Paesi con sistemi di tassazione più rigidi. Pur costituendo una società all’interno di un’altra già avviata, non è detto che ci si possa tutelare o nascondere molto a lungo: basta un nome o un parametro sospetto, infatti, per venire scoperti e trovati. Tenuto conto di questo aspetto, una società offshore può venire incontro alla necessità di mantenere una certa riservatezza, tutelando l’identità dell’attività e dei suoi dati confidenziali.

Società offshore negli Emirati Arabi Uniti: perché scegliere Dubai

Di fronte alla proposta sempre più estesa, oggi, contrariamente a quanto accadeva qualche decennio fa, ci si trova persino in difficoltà nella scelta della sede per il proprio business offshore. Sono molte le realtà aperte a questo tipo di business e che propongono delle soluzioni vantaggiose: una in particolare, prima fra tutte, è Dubai. Grazie all’internazionalizzazione dei suoi mercati, l’Emirato è riuscito, nel tempo, a coniugare molteplici gusti, arrivando ad offrire, oggi, una vasta selezione di opportunità d’investimento, tra cui l’apertura di società offshore.

Aprire il proprio business offshore proprio a Dubai è la scelta migliore per un investitore, sotto diversi punti di vista. L’Emirato offre, infatti, un’ampia gamma di vantaggi ad imprenditori e proprietari di grandi aziende, ma anche a holding companies e attività di consulenza, tra cui:

  • tasse minimizzate o nulle. Le società offshore a Dubai non sono tenute a pagare tasse sui propri profitti, tantomeno sulle vendite, le successioni o la proprietà. Questo è vantaggioso perché garantisce maggiori entrate da trattenere e reinvestire nell’attività;
  • conto bancario offshore. Questo aspetto dà la possibilità di aprire un conto corrente societario negli Emirati Arabi Uniti e di detenerlo in multivaluta;
  • espandere il proprio business a livello internazionale;
  • una base stabile. Dubai è rinomata per il suo status di luogo eccezionalmente saldo in termini economici, sociali e politici. Grazie al suo forte stato di diritto, la protezione dei beni è assicurata;
  • forti termini di riservatezza e privacy;
  • accesso a fondi e finanziamenti. Località molto rispettata, Dubai assicura più facilmente l’accesso a finanziamenti globali, rispetto ad altre giurisdizioni meno affidabili.

Nello specifico caso di Dubai, è importante prestare attenzione alla struttura di una società offshore, in quanto viene spesso confusa con le Free Zone Companies. Le società offshore si trovano legalmente al di fuori del confine nazionale; al contrario, seppur regolata da Autorità locali che spesso offrono normative più leggere ed esenzioni sulle tasse da versare, una Free Zone Company è situata legalmente e fiscalmente al suo interno.

I rischi di una società “oltremare”

Anche se il processo di apertura di una società offshore è legale al 100%, non è un percorso da intraprendere alla leggera. Soprattutto se si tratta di un Paese estero poco conosciuto, con una legislazione molto diversa da quella del Paese di provenienza, c’è il rischio di commettere gravi errori che potrebbero compromettere e bloccare l’apertura della società. Coloro che desiderano evadere le tasse a tutti i costi, inoltre, dovrebbero riflettere molto attentamente sul fatto che qualsiasi attività spinta da questo scopo è illegale, indipendentemente da dove ci si trovi nel mondo. 

Ecco perché è fondamentale affrontare questa operazione con serietà e affidarsi a professionisti accreditati nel settore. Con la sua Falcon Advice, Daniele Pescara assicura che questo non succeda. Grazie alla sua decennale esperienza nel settore, fornisce input aziendali strategici e tutte le soluzioni documentali legali, al fine di garantire un’incorporazione aziendale senza intoppi e senza rimpianti.

(Pubbliredazionale)