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Tre lavori tra i più richiesti nel 2022 in Italia

Il mercato di lavoro italiano è caratterizzato dalla crescente richiesta di figure specializzate, specialmente nell’ambito IT. Ciò è dovuto al fatto che la digitalizzazione non è ancora tanto avanzata nel nostro Paese. I frequenti lockdown hanno, però, accelerato questo processo. Per questo motivo, le figure più richieste sono per lo più legate all’ambito dell’informatica. Vediamo assieme quali sono le professioni più ricercate e meglio pagate nel 2022.

Database Administrator

Fra le mansioni più richieste nel mercato italiano c’è la figura del database administrator, (DBA) ovvero l’amministratore di sistemi informatici specializzato nell’organizzazione e gestione di dati. Garantisce il corretto funzionamento, l’efficienza e la protezione del sistema informatico di un’azienda e delle relative applicazioni. Protegge, inoltre, da eventuali perdite o danneggiamenti accidentali. I compiti principali dell’amministratore di database sono:

  • sviluppo e gestione di database aziendali;
  • mettere in pratica procedure di backup e ripristino dei dati;
  • ottimizzazione del database;
  • monitoraggio dell’accesso al database;
  • implementazione di sistemi di crittografia dei dati;
  • manutenzione e risoluzione di problemi all’infrastruttura IT.

Per diventare database administrator è necessario conoscere i linguaggi e sistemi di gestione del database come MySQL, SAP o Oracle, i tipi di database relazionale (SQL) e non relazionale (noSQL), i diversi sistemi operativi e i loro server e l’architettura di rete e di sistema. Inoltre, dovrà essere specializzato nella sicurezza informatica. Lo stipendio medio di un database administrator va da 24.000 € per una figura Junior fino ad arrivare a 54.000 € per i Senior. 

Data Scientist

Il mondo si fa più complesso, soprattutto in virtù della digitalizzazione. Le aziende, dunque, si trovano davanti a una mole di dati sempre più ampia da analizzare e gestire. A tal proposito, la figura del data scientist è utilissima. Il data scientist è il professionista che si occupa della raccolta e analisi di grandi quantità di dati. Interpreta poi i risultati per fornire indicazioni strategiche per il successo delle imprese. I compiti principali del data scientist sono:

  • raccolta di elevati volumi di dati;
  • preparare i dati a una prima elaborazione;
  • analizzare i dati per cercare tendenze di mercato e opportunità future;
  • codificare algoritmi per il cluster dei dati;
  • comunicare previsioni e risultati agli stakeholder;
  • suggerire eventuali modifiche alle strategie di sviluppo aziendale.

Per diventare data scientist occorre conoscere tecniche di business intelligence e data warehouse, i principali linguaggi di programmazione, piattaforme di big data e tecniche di machine learning. Lo stipendio di partenza di un data scientist è di circa 26.000 €. Un data scientist Senior può arrivare a guadagnare fino a un massimo di 68.000 € lordi. 

IT Project Manager

L’IT Project Manager è il responsabile dei processi informatici di un’impresa. Si occupa della pianificazione e della gestione dei progetti informatici, coordinando il lavoro dei professionisti IT.  Più di preciso, si occupa di:

  • definire gli obiettivi del progetto e il suo impatto;
  • pianificare in modo strategico le azioni da compiere;
  • scegliere le risorse, le persone e il budget;
  • monitorare l’esecuzione delle attività;
  • aggiornare i piani, se necessario;
  • controllare che si arrivi agli obiettivi finali.

Per diventare Project Manager nell’ambito informatico è necessario conoscere i sistemi informatici software e tecnologie di rete, avere una buona gestione del tempo e un’ottima leadership, oltre ad avere familiarità con tecniche di project management. Spesso i project manager si avvalgono di tool come Jira, Trello o Kanban. Le metodologie di project management più diffuse sono: agile, waterfall e scrum. La paga in questo settore va da un minimo di 26.000 € a un massimo di 53.000 €, con uno stipendio medio pari a circa 39.000 € lordi.

Grazie alla crescente digitalizzazione, sempre più figure con competenze tecniche sono necessarie in azienda. Se ti interessa formarti in uno di questi settori, ti consigliamo di informarti su corsi specifici che ti aiutino a acquisire le competenze tecniche necessarie. Abbiamo visto che fra le conoscenze più importanti ci sono i linguaggi di programmazione, in particolar modo CSS e JavaScript. Non sono da dimenticare, però, anche conoscenze di metodi di project management dei processi IT, come i metodi scrum o agile. 

(Pubbliredazionale)

Il 46% degli italiani vuole cambiare lavoro nel 2022: ecco cosa si cerca

L’obiettivo di questo 2022? Per molti italiani è trovare un nuovo lavoro. Sarà per la voglia di trovare nuovi stimoli, per conoscere ambienti lavorativi mai frequentati, accrescere la propria professionalità. Fatto sta che la voglia di rimettersi in gioco è tanta.

A confermarlo è uno studio di Indeed, portale tra i più frequentati in Italia per chi cerca e offre lavoro, che propone uno studio secondo il quale oltre il 46% degli italiani sta pensando di cambiare lavoro. Proposito che 1 su 10 ha già avviato lo scorso anno.

Le ragioni che spingono al cambiamento

Le motivazioni sono ovviamente diverse tra chi ha partecipato allo studio: un maggiore guadagno rappresenta la spinta principale a cambiare lavoro (54%), ma si fanno largo altre ragioni. Un’altra motivazione è la ricerca di aziende con prospettive di sviluppo (18%) e a lavori sicuri (15%), nonché a buoni pacchetti di benefit (16%).

Anche lavorare da casa (16%) è una buona motivazione per cambiare. Più di 1 italiano su 10, inoltre, punta a lavorare in un ambiente che sia inclusivo, di cui condivide la cultura aziendale.

Se fino a qualche tempo fa spesso ci si accontentava, oggi non è già così. Più del 50% dei partecipanti all’indagine di Indeed ha una visione ottimista del mercato del lavoro e delle opportunità di carriera che si potranno aprire nel 2022.

Anche i datori di lavoro stanno puntando ad un’offerta diversa rispetto al passato. Il 20% prevede, infatti, di assumere a ritmo più sostenuto rispetto al pre-pandemia. Probabilmente per via di buone prospettive di sviluppo (8 aziende su 10 contano su un incremento del business nel 2022) ma anche in virtù del turn over che, nel corso del 2021, è aumentato secondo il 33% dei recruiter. In particolare, per le aziende che impiegano più di 500 persone (45%).

Gianluca Bonacchi, Recruitment Evangelist di Indeed spiega “La pandemia ha modificato non solo priorità e preferenze dei lavoratori. Ha fondamentalmente cambiato la percezione di cosa debba intendersi per buon lavoro. Oggi le persone vogliono prima di tutto sentirsi al sicuro. Vogliono, inoltre, poter contare su una certa dose di flessibilità nell’espletamento delle proprie mansioni; sia in termini di orari, sia di luoghi. Non ultimo, apprezzano tutti quei benefit e quelle forme di supporto capaci di offrire un sostegno che va al di là della pura dimensione lavorativa, a sostegno del benessere personale del singolo e della vita al di là del lavoro”.

Come attirare i talenti?

Le aziende si stanno dando un gran da fare. Infatti, per attrarre e mantenere i migliori talenti, le aziende interpellati si dicono pronte a introdurre una serie di nuove policy nel 2022: dall’incremento della possibilità di lavorare da casa (42%), all’organizzazione degli spazi di lavoro in modo da garantire distanziamento (40%); dall’ offerta di supporto psicologico (37%), al miglioramento dei benefit (32%) ma anche creazione di occasioni di socializzazione (32%), per ovviare alla mancanza del contatto quotidiano.

Il nuovo anno è un libro bianco da scrivere. Il 2022 rappresenta un’opportunità

Sarà una ripartenza “Covid permettendo”. Questo mese, il primo del 2022, inizia infatti fra mille incertezze e diecimila dubbi. Le varianti del virus che da due anni ci tiene in scacco condizionano fortemente le nostre vite e di conseguenza le nostre scelte.

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Buoni propositi per il 2022: avete scritto la lista? Ecco da dove cominciare…

I buoni propositi per il 2022? Sono tanti, ognuno di noi ne ha. Ma da quali partire? Le Feste appena trascorse sono state particolari perché molti di noi le hanno potute trascorrere insieme ai propri familiari e amici, rispetto allo scorso anno un bel passo in avanti in questo tempo di pandemia. Seppur tra mille attenzioni, ci siamo rilassati, ci siamo distratti, abbiamo avuto modo di confrontarci e, magari, siamo anche riusciti a dedicare un po’ di tempo a noi stessi, con qualche camminata in solitudine, l’ascolto di un po’ di musica e, forse, la compilazione della famosa lista dei buoni propositi per il 2022.

L’avete fatta la lista? Potete anche farla in questi giorni…

Questo è il primo passo, compilare la lista dei buoni propositi per il 2022. Sicuramente al primo posto il desiderio di ciascuno è godere di buona salute, ecco perché fare un check up medico potrebbe essere una buona idea. D’altro canto, se c’è la salute, c’è tutto dicevano i saggi e accertarsi di star bene è un’ottimo modo per iniziare l’anno nel modo migliore.

Il secondo passo è porvi degli obiettivi, sia lavorativi che personali. Per quanto riguarda i primi, il miglioramento delle performance e della situazione economica devono essere in testa ai vostri pensieri. Mai indietro, ma sempre avanti, magari di un passo solo, ma avanti. Non pensate di aver raggiunto il top perché come, come dimostrano i più grandi imprenditori del nostro tempo, si può sempre migliorare e fare di più. Un nuovo lavoro, la rinegoziazione di un contratto, una promozione: puntate in alto e non pensate che ci siano obiettivi impossibili da raggiungere!

Dal punto di vista personale, l’idea deve essere quella di migliorare la vostra attuale situazione. Una nuova casa, un’auto più bella, pianificate un viaggio che volete fare da tanto tempo: cosa vi costa far progetti? Creare attorno a voi un’aura di positività non potrà fare che bene.

Non dimenticate di curare il vostro fisico e la vostra alimentazione, poiché sono fortemente legati alla salute. Chi di voi non ha dichiarato “dopo le Feste mi metto a dieta e mi iscrivo in palestra!”. Lo avete fatto? L’arrivo del nuovo anno può rappresentare l’opportunità di ricominciare tutto daccapo, magari prestando maggiore attenzione al vostro benessere, mai come in questo momento fondamentale nelle nostre vite.

E in questo 2022 non dimenticate di dedicare un punto della vostra lista dei buoni propositi agli affetti. Gli ultimi 2 anni hanno messo a dura prova la nostra capacità di rinunciare alle interazioni sociali (dal vivo) anche con le persone a noi più vicine. Proviamo a ricostruire, certamente tra mille attenzioni, la nostra rete sociale, fatta di parenti, amici, colleghi di lavoro. Come uomini, siamo da sempre essere sociali e ritrovare questa nostra attitudine naturale può rappresentare un ottimo modo per iniziare il 2022 nel migliore dei modi.