Smart working e nuove esigenze lavorative: lo studio di Medtronic
Le nuove esigenze lavorative che la pandemia ha richiesto in questi mesi hanno certamente portato uno stravolgimento nella quotidianità di professionisti e dipendenti. Ma ora cosa succede? Si prosegue su questa strada, o si torna alla “vecchia normalità”?
La Medtronic, azienda leader del biomedicale, ha posto un questionario ai dipendenti italiani perché valutassero l’esperienza dello smart working. La survey digitale di ascolto è stata sottoposta a oltre 1000 dipendenti, di cui circa l’80% dislocati sul campo per il servizio nei centri ospedalieri e 20% in sede era finalizzata, infatti, a misurare la percezione della qualità digitale del lavoro da remoto (Distributed Work Assessment) sia nella situazione attuale legata alla pandemia sia nella proiezione futura non legata ad uno stato emergenziale e a misurare l’Employee Smart Journey, ossia gli impatti del lavoro da remoto sulla vita quotidiana delle persone, sia in termini di work-life balance che sul piano della journey aziendale. Ma quali sono stati i risultati? Beh, le analisi effettuate propongono una situazione piuttosto chiara. Vi riportiamo i dati di questa case history.
Un’indagine completa
Sono state 6 le dimensioni analizzate (Mindset, Competenze, Relazioni, Processi, Organizzazione, Strumenti). Le aree di sviluppo principali sono le Relazioni e i Processi, storicamente le dimensioni maggiormente impattate dal periodo storico e dalle caratteristiche fisiologiche del lavoro da remoto.
La redemption del questionario è stata altissima – il 74% – e lo smart working continua ad essere una soluzione molto apprezzata.
Per quanto riguarda l’Employee Smart Experience, le principali conclusioni sono le seguenti:
Impatto sulle performance
Il lavoro da remoto ha avuto un impatto positivo sulle performance, sia sia nel momento clou della pandemia sia nella proiezione futura.
Principali difficoltà finora emerse
Le difficoltà segnalate con maggiore frequenza sono “Sovraccarico dell’agenda”, “Assenza di conversazioni e incontri informali con i colleghi” e “Percezione di costante reperibilità da parte dei miei interlocutori”.
Impatto sulla vita personale
Gli impatti del lavoro da remoto sulla vita personale nel contesto attuale sono positivi per quasi il 70% delle persone, ma è significativo evidenziare come per il 22% delle persone si riscontrino impatti negativi.
Impatti sulla cultura aziendale
Gli impatti del lavoro da remoto sulla cultura aziendale Medtronic sono tutto sommato positivi (per più del 50% delle persone), ma è significativo evidenziare come per il 23% del campione si identifichino impatti negativi e che il 24% dei rispondenti non abbia saputo valutare in modo univoco questo aspetto.
Benessere psicologico personale
Lo stato d’animo delle persone al termine delle giornate è decisamente positivo (più dell’80% dei rispondenti ha segnalato “positivo” e “molto positivo”); è però importante segnalare che per il 18% delle persone lo stato d’animo è negativo e che si tratta quindi di un’area di approfondimento e intervento importante.
Efficacia delle azioni aziendali finora messe in campo
Tutte le soluzioni finora messe in campo da Medtronic sul piano di engagement, welfare e comunicazione mostrano un’ottima efficacia per i rispondenti, con risultati sempre superiori al 66%, in particolare per welfare e comunicazione.
Smart Leadership
Ottimi risultati per riguardo alle competenze dei Manager necessarie per gestire efficacemente il lavoro da remoto, con il 63% di “Molto competenti” e il 27% di “Abbastanza competenti”.
Competenze fondamentali per New Normal
Le competenze fondamentali per essere efficaci nel New Normal sono “Time management e gestione delle priorità”, “Organizzazione e pianificazione del lavoro”, “Competenze digitali e informatiche di collaborazione”, “Comunicazione e engagement” e “Gestione delle relazioni e delle emozioni (Emotional intelligence)”.
Necessità di norme specifiche per il New Normal
È considerato essenziale avere delle regole interne che disciplinino il lavoro da remoto, da quasi il 60% dei rispondenti.
Rilevanza della flessibilità oraria
La flessibilità oraria all’interno della giornata è ritenuta un elemento primario per la gestione del lavoro da più del 65% delle persone.
Fasce orarie da tutelare
In termini di orari tutelati da telefonate e meeting, più del 65% dei rispondenti indica la fascia “Dopo le 17:30” come la più rilevante.
Pianificazione di spazi di lavoro personali
Per quanto riguarda la pianificazione di spazi orari per il lavoro al di fuori delle call, più del 65% delle persone dichiara di riuscire a farlo in modo soddisfacente, ma più del 30% mostra difficoltà a riguardo.
Modalità di lavoro preferite
La preferenza sulle modalità di lavoro si polarizza in modo netto sulla modalità “Da remoto” per il 65% dei rispondenti.
Efficacia dell’attuale policy Smart Medtronic
La policy Smart Working che prevede di poter lavorare prevalentemente da remoto, con almeno 2-3 giornate al mese in ufficio, è accolta positivamente da più del 65% dei rispondenti.
Migliorabilità del lavoro Smart per le persone di campo
Il 40% delle persone con un lavoro di campo/field dichiarano che quest’ultimo sia migliorabile in ottica Smart, per il 15% in modo considerevole.