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Professionisti IT: non sono alla ricerca di nuove posizioni lavorative

Secondo l’indagine rivolta ai 160.000 sviluppatori della community internazionale di Codemotion – piattaforma multicanale che mette al centro sviluppatori e professionisti IT, in Italia e in Europa – e annunciati in occasione di #HRmeetsDEV, incontro online al suo secondo appuntamento dedicato a responsabili risorse umane, tech recruiter, CTO e developer intitolato “Strategie ed iniziative per avvicinarsi agli sviluppatori in Italia”, oltre l’80% dei professionisti IT non è alla ricerca di nuove posizioni professionali nonostante l’urgenza di innovazione digitale di aziende e PMI.

I dati della ricerca

Un dato che deve far riflettere, soprattutto in un momento storico come questo, in cui la digitalizzazione diviene inevitabilmente indispensabile. Inoltre, per il 60% degli intervistati, le piattaforme specializzate per developer rappresentano il primo motore di ricerca, oltre al classico passaparola (55%). Un’azienda, dicono, diventa competitiva quando è in grado di garantire ai suoi professionisti strumenti di lavoro e tecnologie all’avanguardia (51%), una cultura di impresa tech oriented (44%) e chiari percorsi di formazione e crescita professionale (41%). 

La trasformazione digitale è divenuta elemento cardine del nostro sistema produttivo ma il mercato del lavoro non è in grado di far fronte al cambiamento in modo soddisfacente: se le competenze digitali sono strategiche per aziende e PMI, il reperimento e il trattenimento delle figure più specializzate è ancora difficile. Secondo un’indagine di Unioncamere, infatti, le competenze digitali sono richieste per 7 assunti su 10, pari a 3,2 milioni di lavoratori; sono oltre 1,6 milioni le posizioni lavorative alle quali è richiesta la capacità di gestire soluzioni innovative (robotica, Big Data Analytics e IoT) e di Industria 4.0 (pari al 36,2% di tutte le entrate), ma il 28,9% dei profili, circa 940 mila posizioni lavorative, è difficile da trovare per inadeguatezza o ridotto numero di candidati.   

Per sopperire a questa carenza nel recruiting e attraction, e nel solco della sua strategia commerciale con la quale intende essere sempre di più un punto di contatto tra il mondo  delle aziende e quello degli sviluppatori, Codemotion ha organizzato il primo #HRmeetsDEVdell’anno nel quale sono stati comunicati i risultati dell’indagine rivolta alla sua community internazionale.

Mancano le risorse perché non sono attratte dal cambiamento?

Ebbene, malgrado la necessità di posizioni IT, oltre l’80% degli intervistati non è attivamente alla ricerca di una nuova occupazione; quasi il 60% non sta cercando attivamente lavoro, ma è aperto a nuove opportunità. Inoltre, quando è alla ricerca di una nuova occupazione, il 60% sceglie di farlo all’interno del proprio ecosistema, utilizzando community come Codemotion e piattaforme specializzate per developer; oppure si affida alla propria rete di relazioni e conoscenze (55%), mentre le piattaforme tradizionali di hiring e recruiting come LinkedIn o Glassdoor vengono utilizzate solo per il 40%, quasi al pari del passaparola con gli ex colleghi (38%). 

“Attraverso gli #HRmeetsDEV confermiamo il nostro impegno nell’accorciare le distanze tra le aziende tech-oriented, quelle che vogliono diventarlo e i migliori professionisti IT. Per questo abbiamo implementato i nostri prodotti e la nostra piattaforma di continuous tech learning: vogliamo supportarle nella valorizzazione dei profili tech e nella loro formazione costante” – afferma Nelly Bonfiglio, Chief Commercial Officer di Codemotion – “Momenti di incontro come questi sono parte della nostra strategia per il 2021 e il triennio 2021/23 con i quali intendiamo ampliare la nostra visione conferenza-centrica e creare continue opportunità per il mercato B2B a beneficio di tutti i professionisti e di tutte le aziende impegnate nell’innovazione digitale”.

Secondo Ottavio Maria Campigli, Partner di Badenoch+Clark: “La pandemia ci ha fatto fare un balzo in avanti nella trasformazione digitale. Mai come in questo momento tech e people sono i due ingredienti cruciali per il successo aziendale, sia per i pure player digitali, ancora di più per quelli tradizionali. Gestire la propria people strategy è spesso un motivo di successo o fallimento di un’azienda e mi aspetto che l’hype sulle professioni IT continuerà a crescere portando con sé nuove tipologia di attraction e retention dei professionisti, investimenti in capitale umano, stack tecnologici e figure dirigenziali consapevoli di questa trasformazione”.

“In IGT ci stiamo sempre più focalizzando sulla valorizzazione delle nostre persone attraverso la formazione continua. Crediamo fortemente nella forza della community e abbiamo intrapreso un percorso con Codemotion per poter stimolare momenti di apprendimento e scambio sia interno che esterno. Riteniamo fondamentale mettere al centro la crescita formativa e l’evoluzione delle nostre persone” dichiara Lucia Nigro, People and Transformation Sr. Partner di IGT.

“In Xriba la selezione dei talenti è cruciale, perché abbiamo necessità di figure di alta professionalità e specializzazione. Nel tempo abbiamo capito che quello che davvero fa in modo che un talento scelga di restare in un’azienda è il grado di coinvolgimento che l’azienda stessa riesce a trasmettere. Per questo abbiamo disegnato un percorso che ha come valori fondanti engaging e trasparenza, dalla prima intervista fino all’onboarding. Lavoriamo molto sull’inclusione delle risorse tech anche nelle decisioni di prodotto e nel facilitare la conversazione con il cliente finale. In questo modo il team tech diventa davvero il cuore pulsante della nostra azienda” afferma Matteo Fiandesio, Chief Technical Officer di Xriba.

Building the vision: Steve Ballmer è il mattatore

È un momento particolare questo. C’è voglia di uscire dal torpore nel quale la crisi economica mondiale ci ha catapultato. E c’è voglia di emergere, di mostrare le proprie qualità. I nuovi imprenditori, quelli che fanno dell’innovazione il proprio vessillo, sono sempre di più. Ragazzi e ragazze con menti brillanti che da una piccola idea riescono a tirar fuori un’iniziativa imprenditoriale. Il web ha aperto le porte alla notorietà, ma solo chi è in grado di cogliere tutte le opportunità che esso offre riesce nell’impresa di emergere. Purtroppo talvolta le idee geniali non sono sufficienti ed ecco che in aiuto di chi ha davvero voglia di uscire dalla massa e proporre la propria iniziativa, arrivano associazioni, organizzazioni, come gli incubatori e acceleratori di impresa, ma anche e soprattutto strutture nate negli ultimi anni che sono riuscite a far decollare centinaia di start up, promuovendo un autentico movimento e creando di fatto impresa e posti di lavoro. Oggi, al teatro Eliseo di Roma si sono riunite in un evento chiamato Building the vision, organizzato nell’ambito del World Wide Rome, molte di queste straordinarie realtà, che moderate e presentate dallo strepitoso Riccardo Luna, hanno offerto il proprio biglietto da visita ad una platea di giovani estasiati e grintosi, pieni di sogni e di speranze. Sul palco di uno dei teatri storici della Capitale, sono saliti Gianmarco Carnovali, presidente di Start Up Roma, Augusto Coppola di InnovAction Lab (autentico guru in tema di start up), Gianluca Dettori del BarCamper, Luigi Capello di Luiss Enlabs, Paolo Borella di Accelerate With Us, Chiara Russo di Codemotion, che hanno raccontato le loro personali esperienze e le prospettive che le proprie organizzazioni propongono. Ma il vero mattatore del pomeriggio, è stato l’ospite d’onore dell’evento: il CEO di Microsoft, Steve Ballmer, autentico protagonista che per diversi minuti si è impossessato del palco, per raccontare la propria storia e quella della fondazione del colosso americano. “Alla base di ogni impresa, c’è una grande idea che va portata avanti nel tempo, aggiornata e perfezionata. È importantissimo chiedersi quale sia l’effettiva utilità ed il valore dell’iniziativa che si vuole intraprendere, per i potenziali clienti che si vogliono conquistare. Noi siamo a vostra disposizione”. Un’iniezione di fiducia per i tantissimi startupper presenti, ai quali Ballmer ha voluto regalare una chicca. “Stiamo creando una nuova start up che si occupa di servizi e dispositivi: vogliamo reinventarci”. Una giornata davvero fantastica conclusasi con la presentazione di tre start up italiane che stanno facendo grandi cose: Le Cicogne, GamePix e Mangatar.

David Di Castro

@daviddicastro11