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A Milano la “Prima conferenza nazionale sulle professioni del futuro”

Come si fa a prevedere il futuro di alcune professioni e del mondo del lavoro in generale. Oggi, fortunatamente, i mezzi a disposizione degli analisti non mancano. Ed è per questo che il prossimo 23 marzo a Milano presso la sede di Confcommercio in Corso Venezia, 47 la “Prima conferenza nazionale sulle professioni del futuro”, organizzata da InTribe con la collaborazione di Asseprim – Federazione nazionale servizi professionali per le imprese e con il patrocinio di Human Age Institute (Manpower Group), Campus Orienta, Ferpi – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, Adico – Associazione Italiana per la Direzione Commerciale, Vendite e Marketing e con il sostegno di IBT Centre.

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Fund raising e Crowdfunding: il corso di Confcommercio

Fund raising e Crowdfunding: due parole che nell’epoca del digitale sono ormai diventato di uso comune. Sono molte le start up che hanno puntato su questo tipo di iniziative per finanziarsi e “diventare grandi”. Ma quale è il metodo migliore per iniziare campagne di Fund raising e Crowdfunding?

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Gli imprenditori scendono in piazza a Roma

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“Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”. Questo è lo slogan ispiratore della manifestazione che si terrà il 18 febbraio a Roma, in Piazza del Popolo alle 12. Saranno migliaia gli imprenditori, i manager e i professionisti che si riuniscono per manifestare il profondo disagio delle piccole imprese italiane, stritolate dalla morsa della crisi economica e da condizioni di contesto che comprimono le potenzialità del tessuto produttivo.

Un tentativo forte per sottoporre all’attenzione del mondo politico una serie di proposte attuabili in modo rapido, che possono riportare un pizzico di serenità e fiducia in una ripresa immediata.

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Confcommercio: tasse al 54%, sommerso a 272 miliardi

“Tasse…Le cambiamo? Come ridurre la pressione fiscale e far emergere l’economia sommersa”. Era questo il tema del convegno annuale sui temi del fisco e dell’economia sommersa, che Confcommercio ha organizzato a Roma. L’obiettivo? Molto semplice, aprire una discussione approfondita sull’argomento e proporre spunti di riflessione. Secondo una ricerca dell’Ufficio Studi Confcommercio il sommerso economico in Italia è pari al 17,4% del Pil nel 2012-2013: in soldoni l’imponibile nascosto al Fisco è pari a 272 miliardi di Euro.

Un dato che pone l’Italia al di sopra delle altre economie avanzate: in Messico, infatti, la quota è pari all’11,9% del Pil, ilìn Spagna il 9,5%, in Gran Bretagna il 6,7%, negli USA il 5,3%, in Svezia e in Austria il 4,7%, in Francia il 3,9%, in Irlanda il 3,3%, in Belgio il 2,7%, in Canada il 2,2% e in Danimarca l’1,9%. Addirittura in Paesi come Australia, Olanda e Norvegia, l’economia sommersa è sotto l’1% del Pil.

Dati che devono far riflettere e che certamente portano tra le conseguenze che la pressione fiscale si scarica su una fetta ridotta della popolazione. Secondo Confcommercio, la pressione fiscale effettiva sarebbe del 54%, ovvero la più alta tra le economie avanzate. Secondo calcoli che non includono gli aumenti dell’IVA, ma solo quelli di Imu e Tares, la stessa sarebbe invece del 44,6% del Pil nell’anno 2013. Anche relativamente a questo dato, l’Italia è sul gradino più alto del podio tra le economie principali. Inoltre, il Belpaese ha visto salire la pressione fiscale tra il 2000 ed il 2013 del 2,7%, passando dal 41,9 al, come detto, 44,6%.