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Cultura aziendale: quanto conta per i lavoratori? Ecco i risultati di un recente studio

Quanto vale la cultura aziendale per i lavoratori? Moltissimo, in particolare per i più giovani. Questo è quanto emerge da uno studio condotto da Robert Walters su un campione di 1.500 professionisti italiani.

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Diversity & Inclusion Report 2020: Microsoft vuole continuare ad essere un esempio

Diversità e inclusione nella cultura aziendale a livello globale: questo il tema dello studio Diversity & Inclusion Report 2020 diffuso da Microsoft.

Un’approfondimento davvero interessante che mette in evidenza come la cultura aziendale stia cambiando. Infatti, rispetto al 2019 cresce dell’1% il numero dei dipendenti donna a livello globale che si attesta ora al 28,6% sul totale della forza lavoro (+1% vs. 2019). Percentuale che sale al 30% se consideriamo solo Microsoft Italia (+1,4% vs. 2019). Anche per quanto riguarda le etnie le cose stanno mutando: cresce la diversity anche in termini di etnia negli Stati Uniti, si registra infatti un + 0,3% dei dipendenti afro-americani che ora rappresentano il 4,9% della forza lavoro, un + 0,3% dei dipendenti ispanici, per un totale del 6,6% dei dipendenti, +1,6% di dipendenti asiatici rispetto al 2019, che attualmente costituiscono il 34,7% della forza lavoro statunitense.

E Microsoft vuole essere un esempio in tal senso, avendo nella propria cultura aziendale ben chiari i concetti di inclusione e rispetto, tutela e valorizzazione della diversità sia a livello globale, che locale

Anche per quanto riguarda i lavoratori con disabilità Microsoft continua a considerarle come forza essenziale per la crescita. I dipendenti con disabilità sono stati promotori di molte grandi innovazioni Microsoft come i Learning Tools, i sottotitoli in tempo reale su Teams, l’Adaptive Controller di Xbox e Seeing AI, solo per fare qualche esempio. Negli Stati Uniti, il 6,1% dei dipendenti Microsoft si definisce disabile, ovvero dichiara di avere una disabilità fisica mentale o cognitiva. Microsoft ha incoraggiato i dipendenti a identificarsi volontariamente come portatori di disabilità proprio per poter promuovere un ambiente e una cultura sempre più sicuri e inclusivi e supportare i dipendenti in modo appropriato ed efficace. 

Per affrontare il difficile momento che si sta vivendo in tutto il mondo ed evitare l’aumento delle disuguaglianze sociali, Microsoft ha rafforzato ulteriormente il suo impegno nel promuovere una cultura dell’inclusione e la valorizzazione della diversità attraverso programmi e iniziative di welfare aziendale dedicate ai propri dipendenti, per aiutarli ad affrontare un momento particolarmente complesso e a ristabilire un equilibrio tra vita privata e professionale in un contesto di lockdown e smart working forzato.

L’azienda infatti ha promosso modalità di lavoro ancora più flessibili per aiutare i dipendenti nella gestione familiare e nella cura dei propri cari e ha supportato i dipendenti durante la transizione verso il lavoro a distanza, contribuendo a coprire i costi per l’acquisto di strumenti da ufficio e assicurando l’accesso a una varietà di strumenti e risorse per il benessere psico-fisico, oltre ad offrire programmi interni di formazione per valorizzare i propri talenti permettendo loro di cogliere opportunità di crescita professionale all’interno dell’azienda.