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Come raccogliere i dati aziendali: i sistemi più evoluti

Nell’era digitale, raccogliere i dati aziendali è l’attività più strategica da fare. La presenza multicanale di un’impresa infatti produce una mole di informazioni che è importante catalogare e inserire in software di gestione per poterli poi analizzare e utilizzare per i nuovi obiettivi di business.

Alla base della raccolta dati ci sono i database, ossia un insieme di dati organizzato che consente di raccogliere in un’unica tabella le informazioni relative ad un comparto aziendale. Sono utili per ricercare in maniera rapida informazioni relative ad una specifica area. Un esempio di database è quello dell’elenco clienti.

Per rendere invece questi dati parlanti e incrociare le informazioni per avere report con finalità strategiche, bisogna dotarsi del data warehouse. Ma a cosa serve il data warehouse? Un data warehouse è un sistema aggregato di dati che ha come obiettivo la strutturazione di report, i Data Mart, utili nei processi decisionali. È uno degli strumenti più richiesti nella gestione dei dati e ci sono in commercio diversi software avanzati che consentono di personalizzare l’aggregazione di dati in base alle esigenze dell’azienda e seguire in maniera costante l’evoluzione del business.

La centralità della Business Intelligence

I data warehouse sono gli strumenti più efficaci per lo sviluppo della Business Intelligence, che definisce quell’insieme di pratiche che consente all’azienda di raccogliere i dati e di utilizzarli in chiave strategica per migliorare e modificare processi di investimento e pianificare i nuovi obiettivi. Come sappiamo tutto si basa sulle informazioni e i Big data sono la risorsa più importante di un’azienda per poter essere pronta in ogni circostanza ad agire nel modo più giusto possibile. L’avvento della pandemia ha evidenziato nel nostro Paese una carenza proprio nella gestione dei dati, perché di fronte alla crisi economica scatenata dall’emergenza sanitaria, in molti non sono stati in grado di intervenire tempestivamente per arginare le perdite perché non conoscevano nello specifico l’andamento delle performance. Questo ha rallentato il percorso di riassestamento aziendale, creando dei danni finanziari enormi.

Non parliamo solo di grandi aziende o di multinazionali. L’aggiornamento dei dati e la consultazione degli stessi a fini strategici è un’attività imprescindibile per potersi muovere in un mercato come quello attuale, che è sempre in evoluzione e che richiede una conoscenza puntuale delle performance della propria azienda. La trasformazione digitale è un passaggio che non possiamo più rimandare e l’Europa, nell’elaborazione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza, chiede all’Italia un cambio di passo anche in questa direzione.

Intelligenza artificiale: nuova risorsa?

L’intelligenza Artificiale (AI) è la nuova sfida che stanno cogliendo le grandi aziende, partita dai primi sistemi di automazione. All’inizio era un esperimento, adesso è diventata una materia in continua evoluzione e che cerca di rispondere con sempre maggior affidabilità al bisogno di informazioni delle grandi aziende. Con l’AI sicuramente si velocizzano i processi di acquisizione dati. È necessario però valutare la qualità dell’interpretazione, ricordando di analizzare i dati sempre in base agli obiettivi prefissati. C’è dunque da considerare in maniera chiara fin dove può arrivare il supporto dell’Intelligenza Artificiale. E questo lo sapremo solo con il tempo e con la sperimentazione.