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Internazionalizzare l’impresa a Dubai nel 2025: perché conviene

Nel 2025, Dubai continua a confermarsi come una delle destinazioni globali più strategiche per l’internazionalizzazione delle imprese. Grazie a una combinazione unica di politiche fiscali vantaggiose, infrastrutture moderne, e un ambiente imprenditoriale favorevole, la città rappresenta un hub per chiunque voglia espandere la propria attività nel cuore del Medio Oriente e oltre.

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Perché investire a Dubai nel 2025

Dubai si sta affermando come una delle mete più interessanti per gli investitori internazionali, offrendo opportunità significative nei settori immobiliare, finanziario e sociale. Con un’economia in espansione, politiche fiscali vantaggiose e un’infrastruttura moderna, l’emirato rappresenta una scelta strategica per chi vuole diversificare il proprio portafoglio o stabilire una presenza in un mercato dinamico.

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EMEA Stakeholder Conference a Dubai: dall’immobiliare al company setup

Dal 5 al 7 novembre 2024 Dubai ospiterà l’EMEA Stakeholder Conference, evento che riunirà oltre 700 leader del settore immobiliare e alberghiero provenienti da Europa, Medio Oriente e Africa per discutere delle principali tendenze del mercato.

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Investire a Dubai: ottime opportunità per le start up digitali

L’Expand North Star, il principale evento globale dedicato alle start up, si svolgerà dal 14 al 18 ottobre 2024 presso il Dubai World Trade Centre. Quest’anno, l’evento segnerà un record di partecipazione europea, con oltre 2.000 espositori, di cui più di 400 provenienti dall’Europa. Tra questi, ben 25 start-up italiane parteciperanno a questa quattro giorni di innovazione.

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Dubai capitale mondiale per l’intelligenza artificiale

Appena qualche settimana fa lo Sciecco Hambdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Principe Ereditario di Dubai, aveva annunciato l’avvio del piano annuale dedicato al potenziamento della tecnologia nell’Emirato: a pochi giorni di distanza viene annunciato che Dubai è la capitale mondiale dell’intelligenza artificiale. Il successo a Dubai non tarda mai ad arrivare: nell’economia, nella finanza e nell’imprenditoria, i settori su cui investire sono davvero molti.

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Aprire una società a Dubai: Daniele Pescara rivela perché conviene

Sempre più imprenditori, italiani e non solo, stanno considerando l’idea di avviare un’attività nei Paesi del Golfo Persico, con particolare attenzione agli Emirati Arabi Uniti (UAE).

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Dubai 2024: Oxford Economics rivela previsioni economiche di successo

L’economia di Dubai ha sempre registrato ottimi risultati sempre crescenti, tanto da divenire il territorio più ambito e scelto per gli investitori di tutto il mondo. Con il nuovo anno appena cominciato, Oxford Economics pubblica le previsioni economiche dell’Emirato per il 2024: i dati confermano un PIL in rialzo per i prossimi 12 mesi.

Oxford Economics: nel 2024 il PIL di Dubai vola

Gli imprenditori di tutto il mondo bramano di investire a Dubai. I motivi sono molti e il primo tra questi è, certamente, la sua economia, sempre florida e promettente.

Così, con il nuovo anno appena inaugurato è arrivata la tanto attesa previsione di Oxford Economics sulla crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) degli Emirati Arabi Uniti.

Il gruppo leader nelle previsioni economiche globali e nell’analisi econometrica su scala mondiale, ha rivelato dati che parlano chiaro: il PIL di Dubai crescerà del 4,4% nel 2024.

Crescita economica di Dubai: unica certezza del 2024

La crescita di Dubai è parte di una tendenza positiva che si sta consolidando a Dubai, alimentata da diversi fattori chiave.

Il Governo di Dubai ha approvato un bilancio per l’anno fiscale 2024 di 79,1 miliardi di Dirham (Dh), sottolineando la crescita economica dell’emirato e rafforzando le sue ambizioni di stimolare la macroeconomia e sostenere gli obiettivi del Piano strategico di Dubai 2030 e dell’Agenda economica “D33”.

Il settore turistico è stato particolarmente vitale per la crescita economica di Dubai. Con iniziative come la Strategia Nazionale del Turismo, Dubai mira a diventare una delle principali destinazioni turistiche globali entro il 2031.

Il capo economista di Oxford Economics ha previsto che Dubai supererà i livelli di visitatori pre-pandemia entro la prima metà del 2023, con un aumento del 40% dei visitatori internazionali negli Emirati Arabi Uniti per l’anno in corso.

Gli UAE puntano alla diversificazione economica

Un altro aspetto importante è la diversificazione economica. In particolare, la produzione non petrolifera è prevista crescere del 4,2% nel 2023, grazie a strategie di diversificazione che includono lo sviluppo di alternative energetiche come l’idrogeno. L’Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC) sta investendo nella produzione di petrolio e in nuove fonti energetiche, con l’obiettivo di raddoppiare la produzione entro il 2030. Queste misure sono in linea con la visione “Noi siamo gli Emirati 2031” e sono supportate da investimenti significativi in settori chiave come l’energia alternativa, il turismo, i servizi finanziari e l’high-tech.

Aprire una società a Dubai: tutti i vantaggi

Gli Emirati Arabi Uniti hanno introdotto programmi di visto innovativi e permesso la proprietà straniera al 100% delle aziende, oltre a stabilire nuovi accordi commerciali per attirare investimenti esteri. Dal punto di vista fiscale, poi, gli Emirati Arabi Uniti hanno mantenuto aliquote fiscali basse con esenzioni per varie entità, creando un ambiente imprenditoriale favorevole che supporta ulteriormente la crescita economica.

In considerazione delle prospettive economiche per Dubai nel 2024 estremamente positive, le quali riflettono una combinazione di politiche governative proattive, investimenti strategici e un ambiente favorevole agli affari, tutto il mondo vuole trasferirsi nell’Emirato.

Ciò posiziona Dubai e gli Emirati Arabi Uniti in una posizione forte per continuare il loro percorso di crescita e diversificazione economica nei prossimi anni. Ecco perché il numero di imprenditori, italiani e non solo, che scelgono di aprire una società a Dubai è sempre più grande: per farlo, tuttavia, è necessario affidarsi a chi conosce il mercato di riferimento, vivendo e operando direttamente dal territorio.

La Daniele Pescara Consultancy è l’azienda leader nel settore degli investimenti a Dubai: con la sua storia ultradecennale e il suo headquarter sito del prestigioso DIFC di Dubai, il team accompagna ogni giorno nuovi imprenditori decisi ad aprire una società a Dubai, con un servizio completo e puntuale.

(Pubbliredazionale)

FenImprese Dubai: il ponte per le imprese italiane negli Emirati Arabi Uniti

Il 29 novembre 2023, nel cuore di Dubai, è stata fondata FenImprese Dubai, l’Associazione di Categoria all’avanguardia che rappresenta e tutela gli interessi degli imprenditori italiani negli Emirati Arabi Uniti.

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Dubai è la città leader mondiale per gli investimenti esteri greenfield

Dubai si conferma come la città leader mondiale per gli investimenti diretti esteri greenfield, secondo il rapporto “fDi Markets” del Financial Times. Nel 2022, l’Emirato ha registrato una crescita annua dell’89,5% nel totale dei progetti IDE annunciati e un aumento dell’80,3% nel capitale totale IDE.

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Mercato del lavoro 2023: da dipendenti a nomadi digitali a Dubai

Il mercato del lavoro italiano è stato colpito da un aumento significativo del numero di dimissioni dei dipendenti tra aprile e giugno 2021, che ha raggiunto quasi 500.000 persone, con un aumento del 37% rispetto ai tre mesi precedenti. Rispetto allo stesso trimestre del 2020, l’incremento è stato del 85%.

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Dubai esentasse? Ecco qualche indicazione utile

Tasse, tasse e ancora tasse. Gli imprenditori del 2023 sono ossessionati dal sistema fiscale italiano, che si fa sempre più pressante. Come far fronte a queste logiche impositive, che non lasciano respiro ai businessmen più affermati del nostro Paese? Una soluzione c’è e si chiama Dubai.

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Società offshore: una favola o un’opportunità di investimento?

Quando la maggior parte delle persone pensa ad una società offshore, si immagina affari loschi e valigie di denaro depositate e nascoste in qualche isola remota e sperduta nel mondo. Questo perché Hollywood e i media in generale lo hanno ritratto così, rendendo il concetto di società offshore profondamente incriminato e demonizzato. Questi canali di divulgazione hanno trovato, nel tempo, terreno fertile nel disinteresse dei consumatori in titoli speranzosi e promettenti sulle tecniche per l’apertura semplice e totalmente legale di attività commerciali, quando la verità è che questo è tutto ciò che l’apertura di una società offshore comporta davvero.

Cos’è una società offshore? Sfatiamo un mito

Quando si parla di società organizzate all’estero, è proprio il concetto di “offshore” a confondere e trarre in inganno le persone. L’immagine storica di queste realtà imprenditoriali, trasmessa ancora oggi dai media, vede protagonisti investitori e uomini d’affari coinvolti in attività illegali nascondere il proprio denaro in banche svizzere tramite conti bancari cifrati o anonimi. Eppure, contrariamente alle credenze popolari, operare tramite una società offshore è perfettamente legale.

Per definizione, infatti, una società offshore è un’entità legale che viene costituita oltre i confini della regione di residenza, cittadinanza o domicilio del suo reale beneficiario proprietario. Generalmente, queste società vengono formate in Paesi con giurisdizioni molto vantaggiose, che offrono una solida stabilità politica e finanziaria. Raccogliendo le proprie attività in uno Stato estero, una società offshore è esente dalla maggior parte delle tasse imposte nel Paese d’origine.

Aprire una società offshore: è conveniente?

Se non ci si lascia condizionare dai falsi miti legati alle attività offshore, queste possono essere di grande aiuto alla crescita di un’azienda. Spesso, infatti, l’intenzione di un business non è quella di aprire una società all’estero per evadere il fisco, che resta un’attività illegale in tutto il mondo, ma essa potrebbe essere interessata ad investimenti e al mercato del real estate o, semplicemente, desiderare un’attività fisica in un’altro Paese.

Una società offshore mette l’imprenditore in una posizione di comando, offrendogli la possibilità di decidere cosa sia meglio per il suo business e le sue attività e di mantenerne, a lungo andare, il controllo. Ciononostante, quest’organizzazione flessibile non dà il via libera ad attività scorrette e irregolari: ci sono importanti pratiche da eseguire e regole a cui attenersi. Allo stesso tempo, una società “oltremare” costituita in un determinato Paese può facilitare l’accesso a detrazioni fiscali, grazie ad una mole ridotta di scartoffie da presentare e, successivamente, archiviare.

Perché aprire una società offshore: i 3 motivi principali

Nella costituzione di una società offshore, si possono individuare tre principali motivazioni a favore: 

  • la tassazione vantaggiosa;
  • la protezione degli asset aziendali;
  • la possibilità di investire in attività all’estero.

Selezionare una giurisdizione dalla tassazione ridotta è, sicuramente, uno dei principali motivi che spingono sempre più imprenditori a intraprendere questo percorso; usare questo come unico e/o principale parametro nella scelta della sede per il proprio business, tuttavia, potrebbe non essere sufficiente. In passato, erano molti i Paradisi Fiscali in cui le aziende godevano di aliquote fino allo 0%, ma, con il tempo, queste località un tempo popolari sono diventate sempre meno attraenti, costringendo gli investitori a trasferire altrove i propri interessi. Ancora oggi, molte banche sono riluttanti all’idea di aprire conti correnti per società formate nei più noti e storici Paradisi Fiscali, principalmente a causa della loro mancata diligenza nel processo di formazione delle aziende e della potenziale reputazione negativa che potrebbe derivare dal lavorare con esse.

In secondo luogo, creando una società offshore è possibile aggiungere un ulteriore velo di protezione alle proprie risorse: questo aspetto è particolarmente importante in tutti quei Paesi in cui il contenzioso è comune.

Aprendo le porte a nuovi mercati ed opportunità, una società offshore permette di investire in numerose attività all’estero. Molti Paesi in tutto il mondo non consentono agli expat o alle società straniere di acquistare determinati beni come terreni e proprietà; una società registrata all’interno del Paese interessato ne permetterebbe, invece, l’acquisto. Se, infatti, l’acquisto di beni all’estero è un obiettivo chiave della società, è importante che questa rispetti la giurisdizione in un cui ha la propria sede, in quanto l’attività potrebbe aver bisogno di operare sotto un’entità specifica o di nominare un residente locale come direttore di suddetta società.

Questi, e molti altri, sono criteri che dovrebbero essere pianificati e discussi con un consulente preparato e professionale, che assicuri una struttura aziendale ottimale per evitare insidie e complicanze a lungo termine.

La sicurezza garantita da una società offshore

Il mondo del business offshore è in continua evoluzione. A differenza di qualche decennio fa, quello in cui viviamo ora è un mondo molto più trasparente e a norma di legge: tutto deve essere fatto e dichiarato alla luce del sole ed è per questo che la privacy e la riservatezza sui propri dati e sulle proprie attività sono aspetti sempre più difficili da ricercare e raggiungere. Sono molti i governi in tutto il mondo che rendono obbligatoria la condivisione dei registri societari, per loro volontà o spinti dalla pressione di Paesi con sistemi di tassazione più rigidi. Pur costituendo una società all’interno di un’altra già avviata, non è detto che ci si possa tutelare o nascondere molto a lungo: basta un nome o un parametro sospetto, infatti, per venire scoperti e trovati. Tenuto conto di questo aspetto, una società offshore può venire incontro alla necessità di mantenere una certa riservatezza, tutelando l’identità dell’attività e dei suoi dati confidenziali.

Società offshore negli Emirati Arabi Uniti: perché scegliere Dubai

Di fronte alla proposta sempre più estesa, oggi, contrariamente a quanto accadeva qualche decennio fa, ci si trova persino in difficoltà nella scelta della sede per il proprio business offshore. Sono molte le realtà aperte a questo tipo di business e che propongono delle soluzioni vantaggiose: una in particolare, prima fra tutte, è Dubai. Grazie all’internazionalizzazione dei suoi mercati, l’Emirato è riuscito, nel tempo, a coniugare molteplici gusti, arrivando ad offrire, oggi, una vasta selezione di opportunità d’investimento, tra cui l’apertura di società offshore.

Aprire il proprio business offshore proprio a Dubai è la scelta migliore per un investitore, sotto diversi punti di vista. L’Emirato offre, infatti, un’ampia gamma di vantaggi ad imprenditori e proprietari di grandi aziende, ma anche a holding companies e attività di consulenza, tra cui:

  • tasse minimizzate o nulle. Le società offshore a Dubai non sono tenute a pagare tasse sui propri profitti, tantomeno sulle vendite, le successioni o la proprietà. Questo è vantaggioso perché garantisce maggiori entrate da trattenere e reinvestire nell’attività;
  • conto bancario offshore. Questo aspetto dà la possibilità di aprire un conto corrente societario negli Emirati Arabi Uniti e di detenerlo in multivaluta;
  • espandere il proprio business a livello internazionale;
  • una base stabile. Dubai è rinomata per il suo status di luogo eccezionalmente saldo in termini economici, sociali e politici. Grazie al suo forte stato di diritto, la protezione dei beni è assicurata;
  • forti termini di riservatezza e privacy;
  • accesso a fondi e finanziamenti. Località molto rispettata, Dubai assicura più facilmente l’accesso a finanziamenti globali, rispetto ad altre giurisdizioni meno affidabili.

Nello specifico caso di Dubai, è importante prestare attenzione alla struttura di una società offshore, in quanto viene spesso confusa con le Free Zone Companies. Le società offshore si trovano legalmente al di fuori del confine nazionale; al contrario, seppur regolata da Autorità locali che spesso offrono normative più leggere ed esenzioni sulle tasse da versare, una Free Zone Company è situata legalmente e fiscalmente al suo interno.

I rischi di una società “oltremare”

Anche se il processo di apertura di una società offshore è legale al 100%, non è un percorso da intraprendere alla leggera. Soprattutto se si tratta di un Paese estero poco conosciuto, con una legislazione molto diversa da quella del Paese di provenienza, c’è il rischio di commettere gravi errori che potrebbero compromettere e bloccare l’apertura della società. Coloro che desiderano evadere le tasse a tutti i costi, inoltre, dovrebbero riflettere molto attentamente sul fatto che qualsiasi attività spinta da questo scopo è illegale, indipendentemente da dove ci si trovi nel mondo. 

Ecco perché è fondamentale affrontare questa operazione con serietà e affidarsi a professionisti accreditati nel settore. Con la sua Falcon Advice, Daniele Pescara assicura che questo non succeda. Grazie alla sua decennale esperienza nel settore, fornisce input aziendali strategici e tutte le soluzioni documentali legali, al fine di garantire un’incorporazione aziendale senza intoppi e senza rimpianti.

(Pubbliredazionale)