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Economia sotto l’Ombrellone: torna l’appuntamento fisso di Lignano Sabbiadoro

Torna con la sua undicesima edizione “Economia sotto l’Ombrellone”, evento promosso dall’agenzia Eo Ipso, che a Lignano Sabbiadoro (UD) dal 18 agosto al 1 settembre aprirà riflessioni su importanti temi di attualità per dare vita a un confronto con i protagonisti dell’economia locale e nazionale.

I temi degli incontri

“L’intento è quello di porre al centro di ciascun incontro un tema e affrontarlo da diversi punti di vista, stimolando il dibattito per arrivare, dove possibile, a indicare anche delle soluzioni”, ha dichiarato Carlo Tomaso Parmegiani, responsabile editoriale Nordest di Eo Ipso e ideatore della rassegna. “Economia sotto l’Ombrellone” si apre mercoledì 18 agosto con la filiera alimentare. “Un settore in grande espansione che deve costantemente raffrontarsi con i temi della qualità, della sostenibilità e della distribuzione”, osserva Parmegiani. Nel secondo appuntamento, in programma mercoledì 25 agosto, il tema centrale sarà quello degli investimenti: quali le nuove tendenze e quali i rischi da conoscere. Chiude la rassegna, l’appuntamento del primo settembre dedicato al settore turistico che, prendendo spunto dalle esperienze di Lignano Sabbiadoro e Bibione, vuole affrontare la necessità di fare rete affinché il bello che c’è in Italia possa essere valorizzato al meglio. 

Dove si svolgono gli incontri?

Il Chiosco numero 5 (Bandiera Svizzera), sul Lungomare Alberto Kechler 16, in località Lignano Pineta a Lignano Sabbiadoro (UD) sarà il punto d’incontro. Le discussioni inizierannoalle 18.30 e sono a partecipazione libera. Al termine di ogni incontro, il pubblico può incontrare informalmente i relatori. Gli incontri saranno trasmessi in diretta streaming da Scriptorium Web-Tv, sul canale Facebook dello Scriptorium Foroiuliense. 

Vacanze 2021: buone notizie per il mondo del business del turismo

Vacanze 2021 all’orizzonte. Buone notizie per gli operatori del settore nel mondo del turismo. I manager e gli imprenditori del settore, dopo due estati estremamente condizionate dal Covid-19 e dai suoi effetti, sembrano ora intravedere la luce in fondo al tunnel. Infatti, il Centro Studi del Touring Club Italiano ha volto un’indagine sui programmi di viaggio della community per capire quali fossero i piani dei vacanzieri per la stagione estiva.

I dati sono positivi

Secondo lo studio, nell’estate 2021, complici i vaccini e un rallentamento della diffusione del virus c’è maggiore ottimismo rispetto all’estate scorsa. Il 71% ha dichiarato che farà certamente una vacanza, il 20% che probabilmente la farà. Chi ha già scelto di restare di sicuro a casa è una quota residua (3%) mentre il 6% ha risposto “probabilmente no”. In generale, quindi, il 91% ha un atteggiamento positivo nei confronti dell’estate mentre solo il 9% è rinunciatario perché non intravede ancora le condizioni di sicurezza per viaggiare.

Una buona parte della community Touring (61%) ha già concluso le vaccinazioni o sa già quando effettuerà i richiami, quindi non ha problemi a organizzare la vacanza.

Un altro 28% è “attendista”, nel senso che pianificherà la partenza una volta che conoscerà le date di vaccinazione, mentre solo una quota residuale (11% in totale) ha deciso di anteporre la vacanza al vaccino o pensa di non vaccinarsi affatto.

Si viaggerà in Italia

Saranno molte le persone che preferiranno muoversi all’interno dei confini nazionali: il 91% dei vacanzieri sceglierà una destinazione domestica rispetto a una quota residuale (9%) che andrà all’estero.Se si continua a preferire l’Italia, emerge però una maggior propensione a viaggiare al di fuori della propria regione (78% rispetto al 68% del 2020) e ad avere già oggi le idee più chiare su dove andare (la quota di indecisi è del 12% rispetto al 18% dell’anno scorso). In lieve calo chi ha scelto di restare all’interno della regione di residenza: 10% rispetto al 13% del 2020.

Vacanze al mare, montagna o…

A quanto sembra non c’è dubbio: il mare resta la meta preferita per l’estate (51%), in crescita sia sul 2020 sia sul periodo pre-Covid, si conferma il successo della montagna (25%), anche se in calo rispetto all’anno scorso quando si era attastata al 30%. 

Si riscontra poi una timida ripresa del turismo urbano (9% rispetto all’8% del 2020 ma ancora lontano dai dati del 2019 quando aveva raggiunto il 23%) che supera, seppur di poco, il turismo rurale e dei borghi (7%, in lieve calo sul 2020 quando si era attestato al 9%).

Ma quando si partirà? C’è da registrare un’inversione della classica stagionalità estiva: ci si concentrerà, infatti, perlopiù in luglio (36% rispetto al 34% del 2020 e al 30% del 2019) e in seconda battuta in agosto (32% rispetto al 59% del 2020 e al 36% del 2019) mentre la quota di chi sceglie giugno o settembre resta sostanzialmente invariata rispetto al periodo pre-covid, circa il 14%. Questa rimodulazione, che anticipa di fatto il picco stagionale, potrebbe essere legata alla data dei richiami del vaccino.

La paura del Covid-19? Sembra essere di meno

La percezione dei rischi legati al Covid in vacanza è diminuita di molto, tuttavia restano le cautele rintracciabili, per esempio, nella scelta delle persone con cui partire. L’estate 2021 vedrà vacanze limitate al gruppo familiare convivente (68%, in crescita rispetto al 2019) a scapito di quelle allargate ad amici o ad altri parenti (17% rispetto al 18% del 2019) e a quelle composte soltanto da amici o da altri parenti (9% rispetto all’11% del 2019).