Ferie estive: “staccare la spina” durante le vacanze è molto importante
C’è chi in ferie c’è già stato e chi ancora deve riuscire a ritagliarsi un giorno di vacanza in questa estate bollente. La difficoltà, per chi ha delle responsabilità lavorative, è riuscire realmente a “staccare la spina” durante le vacanze, complice anche la reperibilità digitale che ciascuno ormai porta con sé. Lasciare da parte le preoccupazioni è tutt’altro che facile, ma ogni tanto va fatto per tutelare il proprio benessere mentale.
Persino le nuove norme emesse dal Governo arriva un’indicazione precisa: la legge 6 maggio 2021 n.61 sancisce il diritto alla disconnessione in Italia, e stabilisce che “è riconosciuto al lavoratore che svolge l’attività in modalità agile il diritto alla disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche e dalle piattaforme informatiche, nel rispetto degli eventuali accordi sottoscritti dalle parti e fatti salvi eventuali periodi di reperibilità concordati. L’esercizio del diritto alla disconnessione, necessario per tutelare i tempi di riposo e la salute del lavoratore, non può avere ripercussioni sul rapporto di lavoro o sui trattamenti retributivi”.
Mettere il nostro cervello in stand-by è importante e le ferie sono il momento più adatto per farlo, anche perché un po’ tutti cercheranno di rilassarsi nello stesso periodo. Tanto vale approfittare dell’estate per dedicarsi a sé stessi e ai propri cari, soprattutto dopo un altro anno non propriamente semplice da affrontare.
“Il fatto che questa tematica sia ancora di estrema attualità testimonia che in Italia siamo ancora lontani da una logica di lavoro per obiettivi e non per ore lavorate – dichiara Alessandro Raguseo, Ceo e Founder di Reverse – eppure, a mio parere è questa la chiave per ottenere un bilanciamento reale tra vita professionale e vita privata e di conseguenza dipendenti più soddisfatti e quindi più produttivi”.
Secondo un’analisi condotta da Reverse, servizi di headhunting e consulenza HR, qualche passo avanti in questo senso si sta riscontrando. Il 50% degli intervistati infatti dichiara di vivere serenamente il rapporto con i superiori nella gestione delle ferie e quasi il 51% afferma di rimanere parzialmente reperibile per propria scelta.
“Sono fermamente convinto che il futuro del lavoro sia questo. Una gestione serena e di fiducia anche nella gestione del rapporto ferie/lavoro. In cui non ci sia più la battaglia tra chi ‘stacca completamente’ e chi ‘rimane reperibile’, tra chi lavora più ore e chi ne lavora meno. Ma che ognuno gestisca in autonomia i propri task, i propri obiettivi e il proprio riposo. Con una possibile ricaduta positiva, aggiungo, sul fenomeno molto italiano dell’andare in ferie tutti insieme ad Agosto spendendo sensibilmente di più”, conclude Alessandro Raguseo.