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Festa del Papà: ecco gli orologi della capsule Father and Son LIu Jo

Un accessorio perfetto per completare l’outfit maschile è certamente l’orologio. Un segnatempo spesso identifica una determinata personalità, ma a volta può rappresentare quella “macchia di colore” o “stravaganza” che regala al look quel tocco inatteso che in talune circostanze non guasta.

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Papà professionisti: come cambia il rapporto con i figli con la pandemia

Il 19 marzo è la festa del papà. E da queste pagine vogliamo rivolgere un caloroso augurio a tutti i papà professionisti che lavorano e allo stesso tempo riescono a dedicare attenzioni ai propri figli. Soprattutto in questo momento in cui molti di noi, sono a casa e, oltre a dover lavorare, devono anche seguire le lezioni online dei propri figli impegnati in DAD con la scuola.

In occasione della festa del papà, R-Everse, innovativa società di head hunting unica in Europa ad applicare il metodo del recruiting collaborativo, ha effettuato l’indagine “Smartworking e paternità: come i papà stanno affrontando il lavoro da casa”, in cui ha coinvolto i papà professionisti in una survey per approfondire questo tema ancora poco battuto, indagando la portata dei cambiamenti introdotti dal Covid-19 nella vita di queste fondamentali figure maschili.

I risultati dell’indagine

Se la pandemia Covid-19 può considerarsi un dramma autentico, ci ha anche permesso di trascorrere più tempo in casa con effetti benefici nel rapporto genitore-figlio e nella work-life balance.

Di questo ne è convinto anche Daniele Bacchi, CEO di R-Everse, che commenta: “la pausa pranzo con l’intera famiglia a tavola ogni giorno della settimana per me è stato un regalo bellissimo e inaspettato. Ho quattro figli dagli 8 ai 13 anni e mi sono lanciato, pranzo dopo pranzo, in discussioni sempre più interessanti, coinvolgendoli anche in tematiche lavorative. Provocarli e spronarli a condividere le loro opinioni e osservare le loro personalità formarsi giorno dopo giorno attraverso il dibattito è tutt’oggi commovente nel mio ruolo di padre”.

I risultati dell’indagine confermano che il cambiamento riscontrato nel modo di lavorare è stato per la maggior parte dei casi drastico. Prima della pandemia, infatti, ben il 57% degli intervistati non aveva mai sperimentato il lavoro in smartworking, e solo il 4% lo viveva in modo stabile. Anche dopo la fine del lockdown, questa nuova modalità di lavoro è rimasta nelle vite professionali e si prospetta che non sia una modalità di lavoro destinata a scomparire.

La ricerca mette in evidenza in particolare gli effetti della pandemia e della necessità di lavorare da casa sul rapporto tra padri e figli. Il 71% dei papà intervistati ha evidenziato un cambiamento nel rapporto con i propri figli. In particolare, questo cambiamento è considerato positivo per il 63% di loro: un dato di grande conforto sia per le famiglie sia per le aziende e i datori di lavoro, che possono solo beneficiare dall’avere collaboratori con famiglie a supporto.

A influire notevolmente sugli equilibri domestici e nel rapporto padre-figli, è stata sicuramente anche la didattica a distanza (o DAD). Sulla totalità dei padri intervistati, infatti, il 50% ha dichiarato di aver supportato i figli in questa attività. Nello specifico, il 38% se n’è occupato in parte, alternandosi con la propria partner, mentre l’11% se n’è occupato interamente in prima persona. L’altra metà degli intervistati non ha avuto necessità di supporto oppure si è affidata alla partner o ad altre persone vicine al nucleo familiare.

Insomma, i padri italiani sono per la maggior parte soddisfatti dell’equilibrio che, nonostante le sfide, sono riusciti a creare tra vita privata e lavorativa, con la speranza che anche le istituzioni possano contribuire con interventi mirati a far accrescere tali rapporti e situazioni.

Harmont&Blaine celebra la Festa del Papà con una t-shirt in limited edition

La Festa del Papà è in arrivo. Per gli uomini che hanno figli, questa rappresenta una ricorrenza quanto mai importante, soprattutto per coloro, che a causa del tanto lavoro non riescono a trascorrere con i propri bambini tutto il tempo che vorrebbero.

Per celebrare la Festa del Papà, il prossimo 19 marzo, Harmont&Blaine ha voluto proporre una nuova t-shirt in edizione limitata realizzata in collaborazione con l’artista Jay C. Lohmann. 

Il Bassotto ed il suo… cucciolo

A seguito del successo della “Blaine T-Shirt Series by Jay C. Lohmann” con la maglietta presentata in occasione di San Valentino, che vedeva protagonista Blaine innamorato con il muso circondato da cuoricini, per la festa del papà il bassotto simbolo del brand è in compagnia del suo cucciolo, che tiene teneramente tra le zampe. 

La t-shirt con l’originale stampa – disponibile anche in taglie junior per una perfetta combo padre/figlio – è realizzata in jersey organico bianco è sarà in vendita dal 5 marzo sul sito aziendale.

Papà e figli: un legame sempre più forte nel nome dello sport

I papà sono importanti quanto le mamme nella crescita e nello sviluppo dei propri figli e sempre più vogliono dedicare loro il proprio tempo libero. Ma non solo. I papà 3.0: rispetto al passato collaborano di più ai lavori domestici, rinuncerebbero a lavori importanti lontano da casa solo per amore della famiglia e attribuiscono un grande valore allo sport condiviso con i figli.

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10 consigli per futuri papà che… lavorano!

19 marzo, festa del papà. Le cose stanno finalmente cambiando ed anche ai padri vengono riconosciuti diritti preziosi anche sul lavoro. Dal 1° gennaio 2018 i giorni di congedo parentale obbligatorio per i papà lavoratori sono passati da 2 a 4 e sempre da quest’anno il lavoratore dipendente può astenersi dal lavoro per un ulteriore giorno in sostituzione della madre che rinunci a un giorno di congedo obbligatorio a lei spettante.

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Festa del papà: sono i nostri figli che ci rendono uomini

19 marzo. La Festa del Papà. Un giorno importante per chi ha la fortuna di essere tale. E già perché sempre più spesso, certe cose si danno per scontate. Fortuna, sì: avere un figlio che ti corre incontro quando torni a casa dal lavoro lo è davvero.

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