Articoli

Responsabile delle risorse umane: una figura da valorizzare per crescere

La figura del responsabile delle risorse umane è ancora poco integrata (e valorizzata) all’interno delle aziende e forse questa è una delle motivazioni principali per le quali le stesse faticano ad assumere personale specializzato.

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HR, l’evoluzione tecnologica può aiutare le aziende a trovare i talenti?

L’evoluzione tecnologica e l’arrivo di nuovi strumenti digitali, può’ aiutare il settore delle risorse umane a scegliere i talenti migliori? Questi sono i temi dello studio di IDC, commissionato da Workday, Inc., fornitore di applicazioni cloud aziendali per la gestione finanziaria e delle risorse umane.

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Mobilità interna nelle aziende: una soluzione efficace per risolvere i problemi degli HR

Carenza di personale? Molte aziende stanno puntando sulla mobilità interna. secondo un recente report realizzato da Aptitude Research riportato da HR Executive, il 70% delle aziende nel mondo ha aumentato i propri investimenti in questo ambito, un dato, questo, molto più alto rispetto al 58% del 2020.

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Dall’organizzazione aziendale alla contrattualistica: tutte le competenze di un HR manager

L’HR Manager è il responsabile delle risorse umane in un’azienda. Seleziona dunque il personale e lo accompagna nella sua esperienza lavorativa curando l’aggiornamento professionale e il benessere aziendale. Ha dunque una ruolo molto importante all’interno di un’attività e, durante il periodo di pandemia, è stato cruciale nella riorganizzazione del lavoro, visto l’enorme ricorso allo smart working. Stando ai dati, le aziende che hanno affrontato meglio la pandemia, sono state quelle che hanno adottato un welfare aziendale. Il Rapporto Welfare Index PMI 2021 di Generali afferma infatti che il 54% delle aziende che hanno adottato politiche di sostegno per i propri dipendenti, hanno ottenuto ritorni positivi sulla produttività, con conseguente ottimismo per la ripresa. In questa scelta ha avuto molto peso il responsabile delle risorse umane che ha intuito l’importanza dell’investire sulle persone per avere un maggiore coinvolgimento e consolidare la fiducia verso l’azienda. L’HR Manager quindi deve possedere delle competenze trasversali per fare la differenza e ottenere vantaggi per l’azienda nella quale lavora.

HR Manager: la formazione

Per diventare un manager delle risorse umane è necessario conseguire un titolo di laurea. Non c’è un percorso predefinito per ottenere questa qualifica, ma tra i percorsi più consigliati ci sono sicuramente l’area letterario-umanistica e quella giuridica. Sono infatti ambiti che consentono di acquisire conoscenze nelle materie con le quali si avrà maaggiormente a che fare nella propria carriera. Le materie umanistiche sono importanti nella conduzione della selezione dei lavoratori: bisogna essere in grado di colloquiare con sicurezza e di instaurare un rapporto di fiducia. La parte giuridica entra invece in gioco quando parliamo di contratti, perché per fare delle proposte in linea con quanto richiede l’azienda, bisogna conoscere le normative ed essere in grado di venire incontro alle esigenze del dipendente e del titolare. Alla luce della varietà delle mansioni emerse da questa analisi, si comprende che solo il titolo di laurea non basta per poter aspirare al ruolo di responsabile delle risorse umane. Occorre innanzitutto fare pratica attraverso tirocini e stage nelle aziende e poi affinare le proprie conoscenze con percorsi post-laurea.

HR Manager: le competenze


La formazione post-laurea per un aspirante HR Manager è fondamentale perché consente di specializzarsi nel settore che interessa. Valutare quindi la didattica di un master in risorse umane dopo aver conseguito la laurea è sicuramente prezioso per garantirsi un inserimento lavorativo e accorciare il percorso per lavorare nella selezione e gestione del personale. Il master si può frequentare sia in aula nella modalità tradizionale sia a distanza, iscrivendosi ad uno dei percorsi proposti dalle Università online come Unicusano. In quest’ultimo caso le lezioni si possono seguire da casa 24h/24 attraverso il metodo dell’e-learning, con la possibilità di poter svolgere in contemporanea un tirocinio in risorse umane presso un’azienda vicina al luogo di residenza. Il master e il periodo di prova presso un’azienda sono propedeutici all’acquisizione di competenze che toerneranno utili quando si diventerà responsabili del personale: sarà infatti necessario aver acquisito ottime capacità organizzative per distribuire il lavoro e capire quali sono le aree da rafforzare. Sarà inoltre essenziale conoscere le dinamiche interne di un’azienda e acquisire dimestichezza sul riconoscimento dei bisogni dei dipendenti. Il lavoro è in continuo cambiamento ed essere sempre informati e aggiornati sulle politiche aziendali che funzionano è sicuramente un ottimo valore da portare in azienda.

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HR Trends and Salary Report 2018: i professionisti vogliono più collaborazione

Chi non vorrebbe avere più collaborazione quando si tratta di lavoro? I professionisti delle risorse umane, in particolare, chiedono più attenzioni per un settore estremamente delicato.

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HR Gamification, ora le imprese italiane ci credono…

In ufficio testa bassa e lavorare. Una volta forse… Le imprese italiane hanno scoperto che si può fare selezione del personale e formazione interna giocando. La HR Gamification, l’uso di sistemi digitali ricavati dal mondo dei giochi e del game design nelle attività delle direzioni HR, è un fenomeno molto recente e ancora poco conosciuto dai recruiter italiani, che però mostrano di apprezzarlo e di considerarlo un utile strumento di lavoro.

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I tuttofare? Meglio professionisti specializzati!

Lauree brevi o quinquennali, diplomi, esperienza sul campo e praticantato. Ci sono molti modi per accedere al mondo del lavoro. Se ci guardiamo intorno ci accorgiamo che, in questi tempi difficili, pur di “portare a casa la pagnotta” ci si improvvisa professionisti in grado di fare tutto.

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La ricerca dei manager? Si va per segnalazioni…

Una volta si puntava sul curriculum per conquistare i responsabili delle Risorse Umane, ma qualcosa negli ultimi tempi è cambiata. O forse, si è solo reso noto ciò che, in fin dei conti, tutti sapevano. Le aziende per la ricerca di manager e di dirigenti si affidano sempre più spesso a delle società cacciatrici di talenti, in inglese head hunter.

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Generazione Z: sono loro i nuovi talenti su cui puntare!

Generazione Z: l’avete mai sentita nominare? Si tratta dei giovani nati dopo i Millennials. Secondo quanto emerge dal report “Executive Trends 2017” prodotto da Page Executive, divisione boutique di PageGroup specializzata nella ricerca e selezione di top manager, saranno loro i nuovi talenti ai quali aggrapparsi per il prossimo step di crescita.

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Social Network: un bravo HR manager deve sapere che…

I social network sono sempre più importanti per aziende e professionisti. Non solo per vendere prodotti o servizi, ma anche nella selezione di nuovi talenti da reclutare. Se infatti con maggiore frequenza i Millennials cercano lavoro attraverso le pagine social delle aziende, è vero anche il contrario.

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Randstad e Obiettivo Lavoro: nasce un colosso nelle HR

Dal primo gennaio 2017 è stata ratificata ufficialmente la nascita del nuovo colosso in ambito HR. Randstad e Obiettivo Lavoro hanno, infatti, perfezionato il loro processo di integrazione, costituendo una grande realtà aziendale nel mercato italiano dei servizi per le risorse umane.

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CV Professionale: un servizio specifico per chi cerca lavoro

Trovare lavoro è un problema di molti, ma non tutti sanno che avere un curriculum all’altezza e ben preparato è determinante ai fini delle selezioni degli HR. Da oggi è online CV Professionale (www.cvprofessionale.it) per aiutare chi cerca lavoro a presentarsi in maniera corretta e professionale e battere l’agguerrita concorrenza presente nel mercato del lavoro.

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