Il futuro prossimo venturo: innovare per non estinguersi
Nel nuovo mondo post pandemico e ibrido, stiamo scivolando in una spirale difficile da governare. È come se avessimo scollinato i residui del secolo scorso e ci fossimo avviati in una discesa rapidissima verso un futuro dai confini inesplorati.
Le domande sono tante perché la velocità di questa discesa è crescente e senza più le certezze del periodo precedente. Siamo, lo diciamo sempre, in una transizione profonda, un punto di flesso della storia. Ma, proprio per questo, dobbiamo stare attenti a non essere troppo legati agli stereotipi del passato. Questa è una fase di profondo mutamento nelle circostanze umane. L’imperativo è semplice, forse, brutale: se non innovi muori perché, semplicemente, non esisti.
Sembra, infatti, che la via principale per il successo sia rendere obsoleto quello che stiamo facendo cercando di trovare un guadagno. Ma la situazione non è chiara come sembra dalle logiche dei social perché non dobbiamo dimenticare che la Rete, fin dalla sua creazione, è stata costruita da persone che offrivano apertamente sapere e informazioni gratuite. La loro eredità innovativa è intorno a noi.
Proviamo ad analizzare i risultati delle richieste che facciamo ai motori di ricerca. Nella maggior parte dei casi, le risposte che arrivano sullo schermo sono state messe lì da persone che non miravano ad alcun guadagno economico immediato. Un’innovazione senza precedenti: qualcuno che lavorava gratis per qualcun altro per produrre abbondanza di dati, informazioni e conoscenza. E non scarsità, il paradigma economico del passato.
Ecco perché il futuro, per quanto innovativo, non è mai uno solo. Anzi, di solito l’errore classico che si commette in questo ambito è quello di considerare le trasformazioni in corso come se fossero provenienti da una singola tendenza, e come se null’altro dovesse cambiare.
Ed è qui che si annida la mancanza più grave che si può commettere elaborando scenari sulle tendenze future. La maggior parte delle previsioni ignora la crescita esponenziale futuro prossimo venturo. Per questo le persone tendono a sopravvalutare quello che si può raggiungere nel breve tempo (perché si tende ad escludere una serie di dettagli necessari), e sottostimano quello che si può ottenere sul lungo periodo (perché ignorano la crescita esponenziale).
Ma quello che sta per succedere è profondamente diverso. Una serie di tecnologie interconnesse e intrecciate si sta attivando per modificare la natura umana: informatica, genetica, robotica e nanotecnologia. Quattro campi del progresso che si mescolano e, alimentandosi a vicenda, stanno generando una trasformazione mai vista.
Oggi queste tecnologie hanno cominciato a fondersi con la nostra mente, i nostri ricordi, il nostro metabolismo, la nostra personalità. Stiamo accelerando così rapidamente che l’ultimo ventennio può essere usato come una guida non per i prossimi dieci anni ma per i prossimi cinque. E con l’accelerazione esistente, l’ultimo decennio sarà la guida per i prossimi tre. Forse anche per molto meno.
Per questo, l’imperativo del futuro prossimo venturo è innovare per non estinguersi. Sempre.
“Il grande vantaggio di giocare col fuoco è che non ci si scotta mai. Sono solo coloro che non sanno giocarci che si bruciano del tutto”
Oscar Wilde
A cura di Angelo Deiana