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Luigi Marfella, imprenditore che ridisegna una nuova immagine del settore delle pulizie professionali

Formatore e imprenditore di successo, Luigi Marfella ne ha fatta di strada da quando, ancora bambino, trascorreva spesso il pomeriggio a lavoro dalla mamma, collaboratrice scolastica impiegata presso una cooperativa.

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Claudio Catani, Vice Presidente Operations FH55 HOTELS: “Ecco la nostra visione aziendale”

Il mondo dell’hospitality di lusso ha bisogno di manager qualificati che possano dare una spinta importante ai progetti di crescita e sviluppo. Il gruppo alberghiero FH55 HOTELS di Firenze, rappresenta nel nostro Paese un punto di riferimento importante per il settore e con le sue strutture eleganti e raffinate propone un’ampia ed entusiasmante scelta ai suoi ospiti.

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Umberto Petri: “Ecco come Ingenn aiuta le aziende che cercano profili tecnici”

In un mondo del lavoro in costante evoluzione, quello che non cambia mai è la necessità, da parte delle aziende, di reperire collaboratori e dipendenti di assoluto valore. E questo non è sempre facile, soprattutto quando si tratta di esigenze specifiche, in settori tecnici. Ecco perché in questo momento può risultare utile rivolgersi, per la ricerca di profili tecnici e specializzati ad aziende in grado di percepirne realmente il talento ed indirizzarli verso la giusta soluzione. Domanda ed offerta che si incontrano armoniosamente: è questo l’obiettivo di Ingenn, realtà importante nel mondo del recruiting di tecnici e ingegneri. In che modo lo fa? Abbiamo raggiunto Umberto Petri, manager di Ingenn con il quale abbiamo parlato del mercato del lavoro nel settore e di quali sono i servizi che l’azienda offre.

Intervista a Umberto Petri

Perché creare una realtà specializzata in un settore così tecnico?

L’industria italiana è in costante crescita. Nonostante ciò, risulta molto complesso reperire lavoratori specializzati a causa di un elevato mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Ingenn, la società di Head Hunting unicamente focalizzata nella ricerca e selezione di profili tecnici e ingegneri, nasce con l’obiettivo di rispondere in modo puntuale alle esigenze di personale qualificato delle imprese del comparto manifatturiero e della produzione industriale, supportandole nell’acquisizione di vantaggi competitivi a livello globale.

Quali sono i servizi che proponete?

Un servizio di consulenza, ricerca e selezione mirato, ovvero ideato e progettato per il settore manifatturiero e della produzione industriale. L’expertise verticale dei nostri Technical Recruiters, unita a una profonda conoscenza delle logiche che governano il mondo Engineering & Manufacturing, garantisce ai nostri clienti un servizio di recruitment impeccabile, rapido e risolutivo. L’utilizzo di un database ad hoc, il quale al momento conta più di 250.000 candidati, ci permette inoltre di ridurre drasticamente le tempistiche di delivery.

Qual è la effettiva realtà italiana nel mondo dei professionisti tecnici?

L’Italia figura tra i maggiori player del settore manifatturiero a livello globale. Questa occupa la settima posizione a livello mondiale e la seconda posizione a livello europeo. Grazie alla vasta preparazione tecnico-scientifica e all’elevata flessibilità, i nostri ingegneri sono tra i più richiesti al mondo.

Che tipo di aziende si rivolgono a voi e cosa vi chiedono?

Siamo partner consolidato di industrie operanti in più di trenta settori, perché siamo in grado di predisporre processi di recruitment tailor-made, ovvero che si adattano a ogni tipo di esigenza. Tra i nostri partner figurano grandi multinazionali del settore Industrial Equipment, chimico-farmaceutico e dell’Energy, così come PMI ed enti pubblici.

Quali sono le skills e le figure più richieste nel mondo del lavoro tecnico?

Il bollettino di settembre 2022 del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, evidenzia come tra le figure più richieste in campo ingegneristico e manifatturiero vi sia una forte domanda di tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (il 59,9% delle imprese riscontra difficoltà nel loro reperimento), di artigiani e operai specializzati nelle costruzioni e nel mantenimento di strutture edili, oltre che di fonditori, fabbri e conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili (richiesti rispettivamente dal 48% e dal 47% delle imprese). Anche i nostri dati confermano questo fabbisogno.

Quali sono i settori in cui c’è più richiesta di personale?

La richiesta di figure specializzate proviene per la maggior parte da industrie metalmeccaniche ed elettroniche, da imprese operanti nel settore della metallurgia, dell’energia, dell’edilizia e dalle industrie alimentari.

Quali sono i Vostri piani per il futuro?

L’obiettivo per il futuro è continuare a supportare la crescita competitiva delle imprese nel mercato globale, consolidando ancora di più la nostra presenza come Head Hunter di punta per il comparto manifatturiero e della produzione industriale.

Nims lancia la figura del Personal Shopper del Caffè: ecco cosa fa!

Il caffè in Italia rappresenta una sorta di istituzione tra le bevande. Pizza, pasta e… caffè: all’estero, pensando all’alimentazione tipica del nostro Paese, non si può prescindere da queste tre parole.

Il caffè è una scusa. Una scusa per un incontro tra amici, per una riunione di lavoro, per l’inizio di una relazione d’amore. Il caffè permette di fare una pausa dalla propria giornata lavorativa o semplicemente il modo per allontanarsi dallo stress. Ma il caffè regala anche quell’energia indispensabile per affrontare gli impegni più duri.

Ma che mercato è quello del caffè? Che momento sta vivendo e cosa rappresenta oggi? Ne abbiamo parlato con Flavio Ferretti Presidente e Amministratore Delegato di Nims, parte del Gruppo Lavazza dal 2017, il quale ci ha raccontato anche quelli che sono stati gli sviluppi della sua azienda negli ultimi anni e l’introduzione della figura del Personal Shopper del Caffè.

Intervista a Flavio Ferretti Presidente e Amministratore Delegato di Nims

Cosa rappresenta oggi il caffè in Italia?

I consumatori all’interno di uno stesso nucleo familiare oggi possono avere ed esprimere differenti gusti e abitudini: ciò che si propone di fare Nims in Italia, attraverso la figura del Personal Shopper del Caffè, è offrire una consulenza a 360 gradi sul mondo del caffè che permetta in primis di degustarlo, facendo assaggiare diverse miscele, ma anche di presentare la macchina e le differenti modalità di preparazione.

Si tratta di un’importante quota di servizio, apprezzata dai consumatori, in un periodo in cui il tempo libero è sempre più limitato e in cui, grazie al consumo fuori casa, siamo venuti a conoscenza di differenti tipologie di caffè e differenti metodologie di preparazione. Con una macchina a capsule la preparazione è semplice, facile, veloce e in pochi secondi posso bere un Deca piuttosto che un 100% Arabica o un Robusta; con un Personal Shopper del Caffè a mia completa disposizione, posso scoprire il prodotto prima di comprarlo, conoscerne i trucchi e scegliere consapevolmente.

Se però le abitudini di consumo sono cambiate negli anni, e ce ne accorgiamo proprio grazie a un contatto così stretto con il consumatore finale che ci permette di registrare quelle che sono le eventuali variazioni nei gusti e nelle consuetudini, non è cambiata la cultura del caffè (che in Italia rimane comunque abbastanza alta) e l’intendere la pausa caffè come momento di socialità.

Che momento vive il mercato del caffè in questo periodo?

Negli ultimi due anni il consumo del caffè in Italia è rimasto pressoché stabile, complice l’alta penetrazione di cui gode questo prodotto nel nostro paese. Il fenomeno che, però, si è più evidenziato è il passaggio di quote tra differenti canali di vendita/consumi. Il lockdown e le conseguenti chiusure degli esercizi, oltre alle diminuite possibilità di circolazione per effetto delle misure adottate al contrasto del Covid-19, hanno fatto dirottare i consumi dal fuori casa al consumo domestico. 

Cosa contraddistingue NIMS dalle altre aziende del settore?

La parola chiave è formazione: un aspetto in cui l’azienda crede e sta dedicando investimenti sempre crescenti.

La nostra è una squadra di oltre 3.000 Personal Shopper del Caffè che, grazie a un percorso di formazione e crescita meritocratica continua, si presenta ai potenziali clienti con competenza sulla materia e professionalità garantendo importanti prerogative quali rapporto umano, attenzione, ascolto, affidabilità, non una tantum ma in maniera continuativa e prolungata nel tempo.

Qual è il vostro target di riferimento?

Il nostro business è prevalentemente concentrato nel mercato famiglia, che per noi vale circa il 70%, il restante 30% è rappresentato da professionisti, piccoli uffici o attività di modeste dimensioni. Il nostro target quindi è legato alle piccole comunità. In questo tipo di dimensione riusciamo a gestire al meglio il connubio prodotto/servizio che ci ha dato tanto successo.

Quali sono le strategie che stanno delineando il vostro successo?

La strategia che da parecchi anni stiamo perseguendo è quella di professionalizzare al meglio i nostri Personal Shopper del Caffè. Attraverso la formazione, sia in sede che in periferia, cerchiamo di incrementare ancora il livello di servizio che eroghiamo al mercato. La numerica dei nostri Personal Shopper del Caffè è molto alta (parliamo di circa 3900 persone), questo ci consente di avere un’altissima capillarità sul territorio nazionale e, in questo modo, gestire al meglio i nostri servizi. 

Su questi assi basiamo lo sviluppo del nostro business, la qualità eccelsa del prodotto e il livello maniacale di servizio erogato.

Come avete reagito alla pandemia e come state affrontando il ritorno alla (quasi) normalità?

Gli ultimi due anni sono stati molto difficili, abbiamo dovuto, come tutte le aziende, fare i conti con l’impossibilità di muoverci a nostro piacimento, di incontrarci, di mantenere inalterato il legame con la nostra rete vendita. Ma come spesso accade, nei momenti di difficoltà emergono anche opportunità. Quando si può contare su persone preparate e professionali si raggiungono traguardi insperati: abbiamo lavorato molto sulla digitalizzazione che ci ha consentito di abbattere quelle barriere rappresentate dall’impossibilità di incontrarci o di poterci muovere come nel periodo pre-Covid. In questo modo, con seminari e riunioni da remoto e con l’ausilio di strumenti di digitalizzazione spinta, siamo riusciti a passare indenni questo periodo.

Oggi che stiamo tornando alla normalità, riprendiamo a incontrarci, incontrare i nostri clienti e i nostri futuri Personal Shopper del Caffè, sì, dico futuri perché siamo sempre in cerca di nuove persone da inserire all’interno della nostra organizzazione e la fase di selezione e formazione del personale è sempre attiva e per noi strategica.

Quali sono le richieste del mercato nel mondo del caffè?

Il mercato del caffè rimane sempre un mercato dinamico, l’innovazione è continua. Nuovi gusti, nuove metodologie di preparazione, nuove ricette caffè, nuove modalità di consumo in differenti momenti della giornata. Riteniamo di avere una visuale privilegiata, avendo infatti la possibilità di incontrare direttamente il consumatore finale, abbiamo la possibilità di intercettare le nuove tendenze, i nuovi trend di consumo che si evidenziano, magari anche solo come indicazioni embrionali. Questo ci permette di muoverci in anticipo sulla ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti/servizi.

Quali sono i suoi progetti per il prossimo futuro?

Dal 2017, anno in cui è avvenuta l’acquisizione di Lavazza, siamo sempre cresciuti, anche in questi due anni di pandemia. I progetti per il nostro futuro si concentrano sullo sviluppo di nuovi prodotti, nuove possibilità di soddisfare ulteriormente i needs di mercato. Ma la nostra vuole essere una crescita sostenibile, consolidando le posizioni guadagnate e, progressivamente, incrementarle ulteriormente. Innovazione di prodotto, arricchimento dell’offerta di servizi e digitalizzazione sono i tre pilastri su cui basiamo la nostra strategia per lo sviluppo futuro.

Andrea Pandolfi: “Il mio lavoro è capire le persone”

Andrea Pandolfi, è un formatore, ma soprattutto un consulente “olista” per privati, comunità ed imprese. Alle sue spalle, un percorso formativo ultra-decennale: laureato Educatore Professionale di Comunità e con la laurea specialistica in Educatore Professionale Coordinatore dei servizi e delle risorse umane presso la Facoltà in Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre.

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Fabio Bernieri: “Vi presento Douglas Mortimer”

Aprendo la sua pagina Facebook, si legge: “Douglas Mortimer – La cultura del gusto e del buon vivere”. Ma chi è Douglas Mortimer? Per chi ama gli argomenti trattati  sul suo sito web e sul suo canale Youtube (dedicati ad un pubblico di età superiore agli anni 18), lo conosce bene: è un cultore dei canoni dell’eleganza maschile, che cerca di trasmettere attraverso le tipiche passioni dell’uomo moderno.

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Roberto Necci: “Creiamo servizi tailor made per gli hotel”

Una passione autentica per il mondo degli hotel. Roberto Necci è alla guida di una società, la Necci Hotels, che ha come obiettivo quello di valorizzare ed ottimizzare i rendimenti degli asset alberghieri e garantire un corretto ritorno dell’investimento agli investitori.

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Federico Salamone: “Vi spiego cosa fa il Property Manager!”

Il mercato immobiliare è in crisi? Bisogna trovare soluzioni! E allora i manager, quelli veri, non stanno a guardare e si impegnano per trovarne di valide per trasformare la crisi in un’opportunità. Manager come Federico Salamone, che ha fatto della sua passione un lavoro, creando una start up che viene in soccorso di chi vuole tornare a monetizzare la proprietà del proprio immobile. Federico Salamone è un property manager: ma che significa? Ce lo spiega proprio lui in questa intervista!

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Con mytaxi, il taxi arriva in… un’app!

Dieci milioni di download, centoventimila taxi affiliati: mytaxi è una realtà importante sia nel nostro Paese che all’estero. Non l’avete mai usata? Dovreste provarla nella sua semplicità: basta scaricare un’app e il gioco è fatto.

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Matteo Achilli: “Noi Millennials che non ci arrendiamo”

Matteo Achilli, il successo non ha età

Chi, negli ultimi mesi non ha sentito parlare di Matteo Achilli, alzi la mano. Lo so, sarete in pochi ad averlo fatto. La sua storia è ormai divenuta un esempio per tutti coloro che hanno un progetto e desiderano realizzarlo, pur non avendo i mezzi economici. Matteo Achilli ha fondato Egomnia a soli 20 anni. Come?

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Simone Ranucci Brandimarte: “Da pionieri a innovatori”

Digital Marketing, due parole che in un’epoca dove a dettar legge sul mercato è chi sa farsi vedere nel modo giusto sul web. Molti millantano grandi capacità e prospettive, pochi sanno realmente produrre risultati reali. Noi abbiamo incontrato Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di DigiTouch per analizzare al meglio la situazione attuale.

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Bruno Nardelli per Liu Jo Luxury punta su prezzo e qualità

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Ci sono imprenditori che hanno il coraggio di andare oltre le convenzioni. Credere nelle proprie idee e convinzioni, frutto di studi approfonditi, è una sorta di mantra per Bruno Nardelli, amministratore delegato e direttore creativo di Liu Jo Luxury, che in pochissimi anni ha saputo regalare notorietà e personalità al brand.

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