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I dipendenti più soddisfatti? Quelli del settore IT!

Sarà anche un settore stressante e difficile, ma secondo lo studio Workday Peakon Employee Voice, quello dell’Information Technology è il settore che registra la presenza dei lavoratori soddisfatti.

La ricerca ha preso in esame quasi 2,5 milioni di lavoratori di oltre 1.500 aziende in tutto il mondo, prendendo in esame 17 settori produttivi e ha evidenziato come negli ultimi due anni le aziende siano più propense ad ascoltare le necessità e le esigenze dei propri lavoratori, anche attraverso l’utilizzo di piattaforme integrate che permettono di rilevare e analizzare il sentiment della forza lavoro.

Ecco perché il settore dell’IT offre soddisfazioni

Nel 2021 sia il settore del software, sia quello dell’Information Technology hanno consolidato le loro posizioni ai vertici, classificandosi al primo e al secondo posto per il coinvolgimento complessivo dei dipendenti, aspetto che oggi molte aziende ritengono fondamentale, soprattutto ai fini della produttività. Questo fenomeno è dovuto anche al fatto che le aziende che si occupano di software e IT promuovono da tempo modalità di lavoro da remoto e con l’arrivo della pandemia si sono trovate pronte al nuovo scenario globale

Il risultato è che i dipendenti di questi settori i risultano i più soddisfatti anche in termini di realizzazione personale, adozione della strategia di business da parte dell’azienda e definizione degli obiettivi. Altri settori che sembra offrano soddisfazioni maggiori sono quelli legati ai servizi commerciali che si sono classificati al terzo posto, seguiti dai servizi professionali e i servizi finanziari. Sia in questi settori che in quelli in testa alla speciale classifica in questo studio, la parola chiave è oggi flessibilità.

I settori in calo

Se il mondo dell’IT sorride, altri settori hanno perso diverse posizioni in classifica. Ad esempio il settore farmaceutico, dell’healthcare e quello dei trasporti, industrie all’interno delle quali la maggior parte dei lavoratori ha dovuto continuare a recarsi fisicamente sul posto di lavoro hanno avuto minore possibilità di lavorare in smartworking. Tutto questo ha influito negativamente sugli indicatori del carico di lavoro, della strategia aziendale e della crescita professionale, oltre che produttiva.

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Professionisti dell’IT: la richiesta continua ad essere molto alta

Il settore dell’IT continua ad essere trainante nel mondo delle aziende che cercano sempre più professionisti del settore. A conferma di questo ci arrivano i dati di uno studio di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato, secondo il quale le richieste di professionisti in questo ambito sono cresciute, negli ultimi 12 mesi, del 60%.

Numeri certamente importanti ma che devono stupire fino ad un certo punto. In particolare, è il settore del Cloud quello più “desiderato”: le aziende vogliono figure che si occupino più di software che di infrastruttura e si aggiornino costantemente. Per queste figure, i “colossi” sono davvero disposti a tutto per portarsi a bordo i migliori talenti. 

Anche i professionisti del mondo delle App sono ricercatissimi e questo porta alla sfrenata corsa ai Mobile Developer. Che sia iOS o Android, cambia poco: la ricerca è costante. Lo studio rivela che una grande richiesta in questo settore c’è a Napoli, dove si trova una nota Academy.

Grande richiesta c’è anche per i professionisti della Cyber Security, la cui domanda di professionisti è direttamente proporzionale ai crescenti attacchi informatici. E i guadagni in questo ambito sono davvero importanti.

Ma più in generale è l’ambito Digital ad essere in grande movimento: tutte le figure che fanno da tramite tra le vendite e i consumatori (anche sui social) sono molto richiesti.

“Il lavoro da remoto – precisa Luca Balbo, Executive Manager della divisione ICT & Digital di Hunters, brand di Hunters Group – è stato sicuramente necessario in questi ultimi due anni per garantire la continuità del business, ma di certo non sparirà e, anzi, continuerà a caratterizzare il mercato del lavoro anche nel post Covid-19. Le persone, infatti, sono diventate più attente all’equilibrio vita professionale–vita privata e lavorare in modo smart è un elemento essenziale, per certi versi più importante della retribuzione. E questo ha una conseguenza anche a livello geografico: c’è molto movimento in provincia (e quindi lontano dalle grandi città) e nelle regioni del Sud Italia che registrano un incremento del 70% delle richieste”. 

 

PageGroup ha creato la prima Technology Recruitment Academy: perché il mondo dell’IT è in ascesa

Il settore delle IT continua ad espandersi e prosegue l’opera di ricerca da parte delle aziende di professionisti qualificati.

La pandemia ha generato numerose opportunità nel mercato Tech e la necessità di professionisti IT di talento sta di conseguenza crescendo, soprattutto in riferimento a determinate competenze tecniche e funzionali:

  1. Sicurezza delle informazioni: richiede conoscenze specialistiche quali Security Engineer/Manager, CISO, DPO per fronteggiare le minacce di violazioni esterne e la necessità di protezione dei dati.
  2. Analisi dei dati, Intelligenza artificiale e machine learning: apprendimento automatico, scienza dei dati e data mining sono tra le competenze più richieste. I profili maggiormente ricercati sono il Data Engineer (R, Python), Data Architect e Data Scientist per la gestione dei dati.
  3. Sviluppo: si rivela fondamentale la conoscenza dei principali linguaggi di programmazione mondo front-end (Angular, Javascript, React), back-end (Java, .net, PHP) e mobile (iOS e Android).
  4. Cloud e Infrastructure: la domanda continuerà ad aumentare con la richiesta di Cloud Engineer (Azure, AWS, Google), Cloud Architect, Sistemisti (Linux, Unix) e Infrastructure Manager.
  5. ERP: richiede conoscenze inerenti all’ambito applicativo sia come business analyst che come project manager. In prevalenza SAP, Salesforce, Microsoft, Oracle gli applicativi più richiesti.

Quali sono le skills più richieste?

Certamente tra le più apprezzate ci sono queste tre:

  • Saper comunicare efficacemente all’esterno della tech crew evitando i tecnicismi.
  • Gestire in modo strategico il compromesso in quanto ogni soluzione va considerata in relazione al contesto aziendale e alla fase di maturità dei sistemi informativi.
  • Saper promuovere se stessi e le proprie iniziative.

Per entrare in contatto con le persone giuste, cioè coloro che hanno queste competenze, le aziende devono seguire alcuni step essenziali:

  • Identificare le competenze appropriate richieste dal ruolo per capitalizzarne il valore.
  • Coinvolgere il team IT per assumere professionisti, fondamentale soprattutto per la valutazione delle competenze.
  • Investire nella tecnologia così come nelle persone: le possibilità di assumere professionisti tech sono gravemente ostacolate se la configurazione IT è obsoleta, poichè i migliori professionisti vogliono lavorare con tecnologie e piattaforme d’avanguardia.
  • Formazione costante.

In particolare, un head hunter è in grado di valutare le competenze trasversali avendo così ulteriori elementi di promozione del candidato in relazione all’organizzazione in cui sarà inserito; comprendere il contesto con cui si collabora rappresenta infatti un fattore sempre più strategico.

Una volta assunti, i talenti vanno poi trattenuti, in quanto il mercato al giorno d’oggi è molto competitivo:

  1. Offrendo e mantenendo costanti retribuzioni allineate ai trend di mercato.
  2. Ispirandosi al mondo delle start-up, in particolare alla Silicon Valley che stabilisce il gold standard per l’occupazione tecnologica. Spesso si può ottenere questo tipo di ingaggio offrendo la possibilità di accedere ad attività e responsabilità customizzate e differenti, inserendo l’utilizzo di nuove tecnologie e piattaforme maggiormente funzionali o che permettano un continuo apprendimento professionale.
  3. Offrendo benefit differenti: se il budget è difficile da trovare, si ha l’opportunità di compensare con il lavoro flessibile e lo smart working. Il modo migliore per progettare un pacchetto di benefit è quello di dialogare apertamente con il team rispetto alle loro esigenze organizzative del lavoro.
  4. Investendo nella formazione sotto forma di sviluppo professionale interno, workshop esterni e anche ulteriore istruzione formale – master, corsi di diploma e certificati.
  5. Discutendo il percorso di carriera per comprendere cosa ogni dipendente sta cercando nella sua carriera.

Con l’obiettivo di formare la futura generazione di Recruiter in ambito Technology e diventare un partner di fiducia per clienti e candidati, PageGroup ha creato la prima Technology Recruitment Academy che prevede un percorso della durata pari a 6 mesi di formazione e progressiva crescita professionale nel settore.

Avvalendosi della metodologia Blended Learning e del concetto 70/20/10, PageGroup propone una modalità di apprendimento che è un mix tra formale e informale poichè è stato dimostrato che  l’apprendimento informale (70% di apprendimento esperienziale e 20% sociale) è responsabile del 90% di ciò che sappiamo.

La prima edizione della Technology Recruitment Academy è stata un successo ed ha portato all’assunzione finale di ben 15 neolaureati nel ruolo di Recruitment Consultant. Le sedi di lavoro sono Milano, Roma, Bologna, Torino e Padova ed a gennaio 2022, a conferma della bontà del percorso formativo, partirà la seconda edizione.

Digital Disruption, i trend del 2016 per l’IT

Digital è ormai una parola chiave in questo mondo fatto di “bit”. Il mondo dell’economia e dell’imprenditoria, ma anche dell’industria, non possono che adeguarsi se vogliono continuare a fare business in modo competitivo. E nel 2016 la Digital Disruption continuerà per i brand globali in modo significativo, gli enti governativi e altre organizzazioni, rappresentando una sfida concreta per tutti gli aspetti di business.

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Unidata annuncia GigaFiber

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Un obiettivo ambizioso da conseguire, ma Unidata aveva ed ha tutti i mezzi per fare certe cose. Il gigante dell’IT ha annunciato di aver lanciato sul mercato GigaFiber un servizio unico in Italia erogato attraverso una infrastruttura in fibra ottica di tipo FTTH che garantisce una connessione internet ad altissima velocità in grado di raggiungere 1 Gbps .

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