Lavoro ibrido: in casa o in ufficio le tendenze sono in evoluzione
Il lavoro ibrido come esigenza, ma anche come opportunità per migliorare la propria produttività. Con lo studio Hybrid Ways of Working Global Report realizzato da Jabra, realizzato intervistando 2.800 professionisti in sei paesi del mondo, si è voluto analizzare l’umore e le sensazioni dei protagonisti del mondo del lavoro.
Il primo dato che emerge dallo studio è che anche se il 63% degli intervistati preferisce il lavoro ibrido, solo il 45% riesce a dividere in modo flessibile il proprio tempo tra casa e ufficio.
In casa o in ufficio: dove lavorare?
Dopo aver lavorato per molto tempo in casa, ora sono molte le aziende che stanno chiedendo ai collaboratori di tornare in ufficio, ma la maggioranza dei dipendenti che hanno piena autonomia di scegliere (57%) stanno attualmente lavorando durante la settimana in modalità ibrida. Questo dato è più del doppio di quelli che scelgono di lavorare completamente a distanza e più del triplo di quelli che scelgono di lavorare completamente in ufficio.
In particolare, i dipendenti che hanno il pieno controllo sulla loro organizzazione (dove/quando) riportano all’unanimità un punteggio di esperienza lavorativa più alto (77%) rispetto a chi non ha questa opportunità di media (73%) e bassa autonomia (65%). Queste differenze sono più evidenti quando si tratta di senso di appartenenza, produttività, fiducia nei leader, equilibrio vita-lavoro e benessere mentale.
Inoltre, sempre secondo i dati che emergono dallo studio, la Generazione Z e i Millennials non sono molto inclini a lavorare a tempo pieno in ufficio: solo il 19% preferisce una settimana intera in ufficio, rispetto al 26% della Gen X e al 30% dei Boomers.
L’autonomia, continua dunque ad essere un fattore di preferenza nel mondo del lavoro.
Gli spazi lavorativi
Gli uffici e gli spazi lavorativi, alla luce delle nuove esigenze e richieste, possono cambiare.
Tra i lavoratori c’è voglia di avere uno spazio personale dedicato in ufficio. Quasi 4 professionisti su 10 tra gli intervistati, rivelano che sentirebbero meno lealtà e impegno verso la loro azienda se non avessero uno spazio di lavoro regolare e permanente. Inoltre quasi 7 lavoratori su 10 confessano di essere abitudinari: se non avessero uno spazio di lavoro regolare e permanente in ufficio, cercherebbero comunque di sedersi e lavorare nello stesso posto ogni giorno.
Dai dati di Jabra emerge anche che con l’aumentare della quantità di tempo che un dipendente trascorre nelle riunioni, aumenta anche la preferenza per il proprio ufficio a casa rispetto al tradizionale spazio di lavoro. Tra coloro che passano più del 50% del loro tempo in riunioni, il 75% preferisce il lavoro da casa. Con 8 riunioni su 10 che ora sono completamente virtuali o ibride, i leader dovranno pensare molto attentamente a come le tecnologie di collaborazione virtuale possano aiutare i dipendenti a coltivare un senso di appartenenza sia in ufficio, che fuori.
L’ufficio è ovunque davvero?
Molti lavoratori hanno iniziato la propria carriera professionale nel bel mezzo della pandemia: per loro il lavoro da remoto e ibrido è la normalità. Il 64% della Generazione Z considera il proprio “ufficio” alla stregua del proprio portatile, delle cuffie, e, in generale, di qualsiasi contesto dove sia possibile ottenere una buona connessione Internet. Questo evidenzia la crescente importanza della tecnologia nel definire l’esperienza del dipendente.
Holger Reisinger, SVP di Jabra, ha commentato così i dati emersi: “Siamo da due anni all’interno del più grande esperimento di lavoro di tutti i tempi. Quello che è iniziato come un necessario passaggio si è evoluto in un’esplorazione a lungo termine dei modi ibridi di lavorare. Mentre entriamo nel terzo anno di questa nuova era, dobbiamo pensare al lavoro ibrido e ai nostri spazi professionali fisici in modo diverso per trattenere e attrarre talenti. I leader devono fare un passo indietro per chiedere, ascoltare e capire di cosa hanno veramente bisogno i dipendenti per migliorare la loro esperienza di lavoro ibrido. Obiettivamente, dobbiamo trovare un modo per creare un senso di appartenenza a un posto di lavoro che sia prima di tutto virtuale. Dobbiamo offrire ai dipendenti la possibilità di scegliere lo spazio di lavoro che preferiscono e mettere a loro disposizione la tecnologia, gli strumenti e il supporto per essere produttivi indipendentemente dall’ambiente. Dobbiamo andare oltre i concetti di ‘lavoro da casa’ o ‘dall’ufficio’, per un futuro all’insegna del ‘lavoro da qualsiasi luogo'”.