Articoli

,

Il lavoro ideale nel 2023? Ecco cosa è risultato da uno studio

Chi cerca lavoro lo fa per mille e più ragioni. In molti tra i loro buoni propositi per il 2023, hanno scritto proprio di voler trovare o cambiare lavoro. Ma quali sono le caratteristiche del lavoro ideale nel 2023? PageGroup, azienda che si occupa di recruiting e che opera in Italia con i brand Page Executive, Michael Page e Page Personnel, lo ha chiesto, a oltre 1.000 professionisti in Italia: cosa sarà veramente importante, a livello lavorativo, nel 2023?

Cosa si chiede al lavoro nel 2023?

La flessibilità continua ad essere un fattore importante per il 44% degli intervistati, ma anche le opportunità di crescita professionale sono determinanti quando si sceglie un nuovo lavoro (33%). A seguire ci sono progetti più sfidanti (30%), benefit aziendali e programmi wellbeing (28%) e trasparenza e comunicazioni chiare (27%). 

Secondo i risultati, a fronte di condizioni di lavoro migliori, il 39% dei professionisti intervistati sarebbe disposto a lavorare anche più ore alla settimana, mentre il 63% si dichiara favorevole alla settimana lavorativa di quattro giorni, a parità di stipendio.

Alcuni (esattamente il 19%), però, si sono dichiarati perplessi di fronte a questa possibilità, in quanto sarebbero necessari troppi cambiamenti a livello organizzativo; più possibilista, invece, il 26% che sostiene che lavorare solo quattro giorni sarebbe fattibile a patto che vengano migliorati alcuni processi aziendali. 

“I risultati della nostra indagine”, afferma Tomaso Mainini, Senior Managing Director Italia & Turchia di PageGroup, “dimostrano che, a livello generale, c’è un sentimento di fiducia nel futuro professionale: il 67%, infatti, è pronto ad approcciare il nuovo anno con spirito positivo, il 24% con sentimenti contrastanti e solo il 10% con negatività. Se passiamo ad analizzare i desideri di carriera per il 2023, i candidati non hanno dubbi: il 57% vorrebbe uno stipendio più alto, il 54% darebbe priorità a un migliore work-life balance, il 31% gradirebbe maggiore sicurezza e, infine, il 30% desidererebbe sentirsi più valorizzato e apprezzato”.