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Il linguaggio del corpo: una buona prima impressione è importante!

Vi siete mai trovati in una situazione sul lavoro o in un colloquio, in cui vi sentivate osservati più del solito? Beh, probabilmente il vostro interlocutore stava osservando il vostro linguaggio del corpo.

È evidente che ci sono parole non dette che il corpo non riesce a trattenere e chi conosce tali gesti (a volte involontari) possono raccontare molto di noi e del nostro stato d’animo.

Gesti come mangiarsi le unghie, non mantenere un contatto visivo o avere una postura scorretta, potrebbero dare un’impressione sbagliata, oltre a far perdere interesse a selezionatori, colleghi e superiori.

Lenstore ha realizzato un sondaggio, intervistando diversi lavoratori italiani, per scoprire quali sono gli atteggiamenti che trovano più fastidiosi durante i colloqui e le situazioni che fanno vacillare l’autostima sul posto di lavoro. 

Fare una buona prima impressione al lavoro

Il sondaggio ha coinvolto 1.000 impiegati in tutta Italia per scoprire quali sono le tecniche di linguaggio del corpo più intimidatorie adottate dai selezionatori.

Il testa alla classifica con oltre il 60% degli intervistati, la tecnica che più distrae è guardare il cellulare o controllare i messaggi. Al secondo posto troviamo i selezionatori distratti che, ad esempio, guardano fuori dalla finestra o sbirciano lo schermo del computer. Si classificano al terzo posto quelli che assumono un’espressione assente o aggressiva. Quasi metà degli intervistati afferma infatti che questo è l’atteggiamento che più li avrebbe scoraggiati. A quanto emerge dallo studio sarebbero le donne a risentire maggiormente di quest’ultimo atteggiamento.

La ricerca ha messo in evidenza che sono sufficienti sette secondi per farci un’idea di qualcuno quando lo incontriamo per la prima volta. Ciò significa che i primi minuti di un colloquio di lavoro sono cruciali per fare l’impressione giusta.

Kirsty Hulse, fondatrice di Roar! Training sostiene che dobbiamo capire cosa ci dà una sferzata di autostima. “Pensa a come ti senti quando trasudi sicurezza. Come saluti le persone? Con che atteggiamento entri in una stanza? Indipendentemente dal carattere, tutti possiamo proiettare un’immagine vincente”.

La sicurezza in sé è fondamentale: ecco qualche consiglio per fidarsi di sé stessi.

  1. Inclinati in avanti

Liz Sebag-Montefiore, career coach, dice che è importante inclinarsi in avanti quando rispondi a una domanda in un colloquio di lavoro. In questo modo, il selezionatore capisce che sei presente nella conversazione e stai prestando attenzione. E se il colloquio avviene tramite videochiamata? In questo caso, non è semplice adottare molte delle tecniche che vedremo. Tuttavia, assicurati che la tua sedia sia alla giusta distanza dalla scrivania per mostrare che ti stai avvicinando allo schermo quando parli.

  1. Stabilisci un buon contatto visivo 

Stabilire un buon contatto visivo comunica al selezionatore che ti interessa la conversazione. Inbaal Honigman, esperta di linguaggio del corpo e misticismo, sostiene che i candidati dovrebbero guardare il selezionatore negli occhi quando parlano. Tuttavia, suggerisce di distogliere lo sguardo quando finiscono di parlare per dare al selezionatore il tempo di pensare.

  1. Mantieni le espressioni facciali rilassate

Mentre pensi alle risposte da dare o ascolti il selezionatore, ti potrebbe capitare di contrarre i muscoli facciali, strizzare gli occhi o dimenticarti di sorridere. Ricordati di fare un bel respiro, rilassa i muscoli e sorridi quando sembra il momento giusto. Metterà sia te che il selezionatore più a vostro agio. 

  1. Fai gesti spontanei ma consapevoli

Liz Sebag-Montefiore sostiene che tenere la mano sulla guancia e gesticolare con i palmi aperti sono gesti utili per far sapere al selezionatore che stai pensando attentamente alle tue risposte. Al contrario, inclinare la testa quando il selezionatore sta parlando mostra che ti stai impegnando per mantenere viva la conversazione.

  1. Vestiti adeguatamente

Nell’era dell’immagine, vestirsi in modo adeguato è fondamentale. Inbaal Honigman suggerisce di optare per colori neutri come blu marino, marrone, kaki e grigio. Sono infatti queste le sfumature che esprimono sicurezza senza risultare impegnative. 

E se il colloquio è online? Anche in questo caso è bene seguire questi consigli:

  • Guarda la webcam: mantieni la concentrazione sulla videocamera mentre parli. Non fissare le altre persone sullo schermo: per chi ti guarda è come se stessi sbirciando in basso o di lato.
  • Siediti in modo composto: appoggiarsi allo schienale oppure ondeggiare sulla sedia possono essere abitudini difficili da estirpare, soprattutto quando si lavora comodamente da casa. Durante la presentazione, ricorda di tenere la schiena dritta e di tirare indietro le spalle.
  • Gesticola: le ricerche indicano che gesticolando il valore delle parole aumenta del 60%. Se normalmente muovi molto le mani e le braccia quando parli, puoi farlo anche in videochiamata.

Cosa evitare quando si fa un colloquio? Ecco 4 consigli utili ricordando sempre che il 55% della comunicazione è di tipo non verbale. 

  1. Postura tesa

La postura può avere un grande impatto sul modo in cui le persone ti percepiscono, ma può essere difficile da correggere, specialmente quando sei in ansia. Liz Sebag-Montefiore consiglia di evitare di sedersi mantenendo una postura troppo rigida, con le braccia incrociate o sul bordo di una sedia. C’è infatti il rischio di sembrare tesi e intimiditi, o addirittura ostili, quindi tieni le spalle e la schiena il più dritte possibile.

  1. Irrequietezza

Non tormentare le unghie o dondolare la gamba accavallata. I gesti irrequieti possono dare l’impressione che la situazione ti abbia stancato o che non riesci a interagire bene con gli altri.

  1. Espressioni facciali tese

Le espressioni facciali tese, come fronte corrugata, mascella serrata e labbra increspate, tradiscono l’ansia provata. Se non sai quali espressioni adottare, prova a copiare quelle del selezionatore: se sorride, fallo anche tu per alleviare la tensione.

  1. Toccare gli oggetti circostanti

Inbaal Honigman sostiene che bisognerebbe evitare gesti come toccarsi gli occhiali. Questo perché può essere interpretato come un segno di disagio o un tentativo disperato di essere apprezzati.

Cosa mette a disagio un collaboratore o dipendente?

Secondo lo studio ci sono alcune situazioni che possono davvero mettere in difficoltà dal punto di vista psicologico collaboratori e dipendenti. Ecco quali sono:

1. Chiedere un aumento (31%)

2. Chiedere una promozione (30%)

3. Parlare in pubblico o tenere una presentazione di fronte a colleghi e superiori (28%)

4. Dovere affrontare situazioni conflittuali sul posto di lavoro (28%)

5. Essere sottoposti ad una valutazione delle proprie prestazioni (20%)

6. Parlare al proprio capo o manager (18%)

7. Chiedere le ferie (14%)