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“Mix & Match”, Dan John presenta la sua nuova applicazione per provare gli abiti sullo smartphone e non solo

Tra moda e tecnologia. Dan John ha presentato la nuova applicazione “Mix & Match”, che tra gli obiettivi ha quello di rivoluzionare l’esperienza di acquisto online coinvolgendo maggiormente il consumatore finale.

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L’outfit del vero manager d’azienda: ecco qualche consiglio utile

La bellezza, un concetto che da millenni avvolge l’umanità nelle sue sfaccettature, oggi si esprime con particolare attenzione nella moda e nella cura del proprio aspetto.

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L’abbigliamento maschile ideale per un incontro di business

Un famoso detto dice che “l’abito non fa il monaco”, ma nella realtà le cose non stanno esattamente così; certamente nel business conta la sostanza, contano i risultati, le cifre e la vantaggiosità degli accordi, ma anche la prima impressione è molto rilevante e se non dovesse essere buona si rischia di mandare a monte una stretta di mano che avrebbe potuto rivelarsi assai importante.

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Smartorial, è l’outfit scelto dal manager della Generazione Z

Il look del manager dipende sempre dai gusti personali. Fino ad un po’ di tempo fa, l’outfit di un manager era abbastanza standardizzato: camicia, giacca, cravatta, pantalone e scarpa classica.

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Pitti Uomo 103: le prime anticipazioni di quello che vedremo!

C’è grande attesa per l’edizione numero 103 del Pitti Uomo, che andrà in scena come sempre a Firenze dal 10 al 13 gennaio 2023. Tra i brand partecipanti più attesi c’è sicuramente Tombolini che porterà tra gli stend della Fortezza da Basso tutta la sua eleganza, puntando come sempre su fattori come innovazione ricerca.

L’azienda marchigiana presenta capi essenziali del guardaroba maschile, ovvero l’abito e la giacca, rivisitandoli con uno stile decisamente contemporaneo. Comodità, leggerezza e dinamismo, queste saranno le parole chiave di Tombolini per la prossima FW 2023-2024.

Pitti Uomo 103 Tombolini

Un altro brand che vedremo volentieri a Firenze è certamente Conte of Florence, che la Facib SpA ha deciso di rilanciare. Cosa ci aspetta? Una collezione uomo/donna creata fondendo l’heritage del brand con una visione più contemporanea, i cui capi saranno ideali sia per una passeggiata in città che per una gita in montagna. Della stessa casa madre, troveremo anche le prestigiose creazioni di Armata di Mare che nella nuova collezione punta invece su elementi multifunzionali, pensati per un uomo attivo e urbano che cerca capi capaci di soddisfarlo nel vari momenti della giornata.

Conte of Florence

Cruciani punta sul motto “lo stile si tocca, si indossa, si vive” per la nuova collezione che presenterà al prossimo Pitti Uomo, la cui grande protagonista sarà una nuova idea di knitwear, fra tradizione e modernità, che nasce da filati nobili come il cachemire, insito da sempre nel DNA del brand.

Pitti Uomo 103 CRUCIANI

Altro brand storico del Pitti Uomo è certamente U.S. Polo Assn. che presenta a gennaio la sua FOOTWEAR 23/24, puntando su trend contemporanei, in cui non mancano importanti riferimenti alla tradizione e all’autenticità.

Pitti Uomo 103 U.S. POLO ASSN. FOOTWEAR

Nel mondo della moda si fa largo sempre più la figura del fashion lawyer

Il business della moda è uno dei più importanti in assoluto. Idee, innovazione, stile, emozioni. Molto spesso il problema che si ritrovano ad affrontare i professionisti di questo settore è quello di tutelare il proprio brand e le proprie creazioni. Come si tutela un capo disegnato da uno stilista e messo in commercio da una casa di moda? Come è regolamentata la vendita di un prodotto? Come si tutela, infine, il diritto d’autore per evitare che si vendano falsi?

La materia è molto delicata e per questo oggi le aziende del settore ricorrono sempre più alla figura del fashion lawyer, ovvero un avvocato che conosce bene il settore moda & luxury ed è in grado di gestire le questioni legali che possano sorgere. 

“Quella del fashion lawyer – precisa Matilde Reggiani, Senior Consultant di JHunters, brand di Hunters Group (società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato) – è una professione nell’ambito legal che sta prendendo sempre più piede. Ne troviamo uno, se non vere e proprie divisioni, all’interno dei più importanti studi d’avvocatura specializzati in tutela del diritto d’autore. Negli ultimi tempi abbiamo assistito alla nascita di uffici corporate dedicati, sia in grandi firme sia in aziende di più piccole dimensioni, affinché ci sia un presidio costante e puntuale di questa materia che è davvero molto complessa. I dati che abbiamo parlano chiaro: secondo il nostro osservatorio sono cresciute, nell’ultimo anno, del 10% le richieste di avvocati specializzati in questo settore”. 

Ma come si diventa fashion lawyer? È indispensabile, ovviamente, il conseguimento della laurea in Giurisprudenza e il titolo di avvocato tramite il superamento dell’esame di stato. A questo si aggiunge poi un percorso di specializzazione in ambito fashion. 

Cosa fa il fashion lawyer?

Deve ovviamente una forte visione multi-disciplinare e trasversale che coinvolge anche alcuni aspetti, ad esempio, del marketing. Sono indispensabili anche la comprensione delle logiche che sottendono il fashion system ed eccellenti doti relazionali. 

Devono assistere i clienti nelle fasi di ideazione, deposito del marchio, planning, produzione, distribuzione e promozione di prodotti e servizi. Non solo, dovranno affiancarli anche nella tutela del marchio e nella gestione di un eventuale contenzioso. 

“Un altro aspetto nuovo ed estremamente interessante – aggiunge Matilde Reggiani – riguarda l’influencer marketing per cui il fashion lawyer entra in gioco sia a supporto del brand sia a supporto del singolo influencer. Vi è dunque un mare magnum di potenziali clienti che, ad oggi, necessitano supporto legale. Si tratta di un mercato estremamente complesso e variegato, ma altamente remunerativo: si parla, ad esempio, di compensi intorno ai 15.000€ per l’avvio di procedimenti cautelari sommari e che si concludono in 30 giorni, fino ad arrivare a 30.000 € per l’avvio di procedimenti di merito ordinari. Un fashion lawyer con un’esperienza compresa tra i due e i cinque anni può percepire un compenso che varia tra i 30.000 e i 35.000 euro lordi annui, a seconda ovviamente della grandezza dello studio o dei clienti che assiste”. 

Manager, il successo parte dai dettagli

Sentiamo spesso parlare della figura del manager, riferita agli ambienti di lavoro dei nostri giorni, ma chi è e cosa fa precisamente? Si tratta di una figura professionale altamente qualificata che gestisce e conduce un intero team di persone, all’interno di un’azienda o società. Un ruolo quindi di potere, di spicco, dove le responsabilità sono tante e nulla può essere lasciato al caso; l’attenzione ai dettagli infatti rappresenta in questo lavoro un ruolo chiave, una dimensione cruciale che fa sì che un determinato settore possa trovare il successo più luminoso o al contrario fallire. 

Per questo motivo un manager di successo deve pensare a 360 gradi e valutare attentamente ogni situazione analizzandone tutte le sfaccettature, prendendo le giuste decisioni per il futuro dell’azienda. A proposito dell’attenzione per i dettagli, è importante che questa passi anche attraverso una ricercatezza nel look e negli outfit del manager, che diventano in quest’ambiente lavorativo di primaria importanza: mai come in questo caso l’abito fa dunque il monaco. Un manager deve dare sul luogo di lavoro un’immagine di sé impeccabile e trasmettere l’idea che ci si trovi davanti ad un uomo di successo: tutto va curato nel minimo particolare, dalla scelta della camicia e della giacca fino agli accessori come calzini, bracciali, profumo.

La scelta dell’outfit per un uomo di successo

Dare un’immagine di sé vincente ed elegante, ma anche grintosa, è fondamentale in questo lavoro: vediamo insieme cosa deve indossare un manager di successo in ufficio. Anzitutto la parola d’ordine è una: la banalità è categoricamente esclusa; quindi, scegliamo indumenti classici ed eleganti, ma anche osando un po’, per mostrare al mondo che siamo pronti ad affrontarlo e non temiamo il rischio. 

La giacca è d’obbligo, il consiglio è di optare magari per un monopetto classico in tinta unita, scegliendo un colore di tendenza della stagione; per quanto riguarda la lunghezza la regola assoluta è una: la giacca non deve mai terminare prima della cintura ma neanche coprire completamente i fianchi. La camicia deve essere per lo più bianca con maniche lungo e scollo alla francese, un capo che resta intramontabile; possiamo osare in qualche occasione scegliendo qualche tinta più audace, ma mai virare verso disegni fiorati o troppo estrosi. 

Il pantalone dovrà essere né troppo largo, né troppo stretto, in chino con risvolti in cotone puro; la lunghezza adeguata deve far sì che i risvolti superino di poco le scarpe quando ci si siede. Al di là dell’abbigliamento, la scelta del giusto accessorio può dare quel tocco in più all’intero outfit e arricchirlo di originalità e personalità; il profumo ad esempio completa con la sua fragranza l’immagine che vogliamo dare al mondo. Per un manager di successo è ottimo il profumo Creed, avvolgente e sofisticato; in particolare, parliamo del Creed Silver Mountain, con le sue note di agrumi, muschio, ribes nero e tè, un aroma forte e vincente, raffinato e mai eccessivo, un tocco immancabile che va a completare in modo perfetto l’outfit di un manager, che risulterà vincente alla prima stretta di mano.

(Pubbliredazionale)

Milano Unica rilancia la moda a Milano con la sua 33ª edizione

Con la 33ª edizione di Milano Unica, la più importante fiera italiana del settore che vede in questa edizione la partecipazione di 270 aziende, con un incremento del 27% rispetto a settembre 2020, la moda torna protagonista a Milano il 6 e il 7 luglio.

Le 224 imprese italiane e le 46 straniere, provenienti dai maggiori distretti tessili italiani ed europei presentano le collezioni di tessuti e accessori dell’alto di gamma per uomo, donna e bambino A/I 2022/23. 

Messaggio di fiducia per il sistema moda

“Questa edizione in presenza è particolarmente importante per il messaggio di fiducia che viene dato all’intero comparto, ancora alle prese con le difficoltà, che si protraggono da oltre un anno, derivanti dal sostanziale arresto dei rapporti commerciali con i più importanti mercati internazionali. Va ricordato che prima della pandemia il 60% dei buyer arrivava dall’estero. Le diffcoltà nei viaggi soprattutto da Cina, Usa e Gran Bretagna non hanno scoraggiato i nostri espositori che hanno dato un importante segnale di unità e partecipazione” ha affermato Alessandro Barberis Canonico, Presidente di Milano Unica

Spazio fisico e digitale perfettamente integrati

Lo sviluppo dell’integrazione tra spazio fisico e digitale è una delle principali novità di questa 33a edizione, che vede lo sviluppo del marketplace digitale e-MilanoUnica Connect, nato grazie alla collaborazione con Pitti Immagine e Agenzia ICE.

Le aziende espositrici hanno la possibilità di offrire una showroom virtuale, con livelli di accessibilità differenziati. I buyer potranno richiedere agli espositori l’accesso alla parte riservata del catalogo, consultare i prodotti, salvare quelli di loro interesse e richiederne una campionatura, consolidando così il business internazionale. 

L’importanza di Milano Unica in presenza

“Le nostre aziende durante la pandemia non sono rimaste inermi, ma hanno continuato a investire nella ricerca di nuovi tessuti e accessori caratterizzati contemporaneamente da creatività e sostenibilità. Tessuti e accessori che si potranno ammirare e toccare, oltre che negli stand degli espositori, anche negli spazi dedicati a Tendenze e Sostenibilità di questa 33a edizione. Il contatto fisico con il tessuto, infatti, è essenziale per comprendere a fondo il prodotto e rappresenta il vero valore aggiunto della nostra era. Il digitale aiuta sicuramente per gli aspetti stilistici ed estetici, ma non rivela la tipologia, un elemento essenziale dei tessuti.” ha aggiunto Alessandro Barberis Canonico, Presidente di Milano Unica

Scarpe uomo: le tendenze per l’autunno

L’estate sta finendo e con essa metteremo nel guardaroba scarpe in tessuto, sneakers leggere e infradito, per ricominciare ad indossare calzature più eleganti, chiuse e confortevoli.

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Outfit per professionisti: i dettagli fanno sempre la differenza

Qual è il giusto outfit per professionisti? In realtà, non esiste l’outfit ideale per riuscire ad essere di moda e di tendenza sul lavoro. La cosa importante, però, è cercare di capire qual è il modo per vestirsi bene andando in linea con quello che è il dress code del proprio ufficio.

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Look per l’ufficio: cosa indossare e cosa evitare

Look per l’ufficio: ecco le regole da seguire

Non importa se lavorate nello stesso ufficio da anni o se siete stati assunti da pochissimo: l’immagine sul luogo di lavoro è un aspetto che va curato con grande attenzione.

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Moda maschile, quando i dettagli fanno la differenza

Moda maschile: sempre più top topic

La moda maschile è sempre più top topic negli ultimi tempi. L’uomo vuole essere sempre perfetto nel suo outfit ed ogni dettaglio deve essere al posto giusto per creare un look che sia quanto più possibile trendy e personale.

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