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Inseguire un sogno: un autonegozio per reinventarsi imprenditori

Al giorno d’oggi, è innegabile, la capacità di sapersi reinventare è di fondamentale importanza; lo sanno bene le generazioni nate dal dopoguerra, per forza di cose, e lo hanno imparato anche quelle più recenti, testimoni dell’incredibile accelerazione della razza umana sulla curva dello sviluppo.

Sempre più, poi, l’indipendenza, economica e sociale, spesso divenuta il metro con cui misurare la realizzazione personale, contribuendo a creare il mito del selfmade man, che domina le scene dell’immaginario collettivo odierno. Ma tutto questo ha un risvolto positivo.

L’indipendenza si pone anche come viatico per raggiungere e modellare una propria dimensione in un mondo altrimenti confusionario: tutti noi sappiamo quanto sia importante ritagliarsi uno spazio dove poter dare spazio al nostro io, dove sentirci, se non padroni, liberi di essere noi stessi, di immaginare ed inseguire i nostri sogni.

Garanzia di qualità

Ebbene, BCS autonegozi, compagnia leader nel campo degli autonegozi per il settore alimentare, si fa carico di questo compito, premurandosi di rispondere alle diverse esigenze di chiunque voglia realizzare il proprio sogno, con una soluzione studiata su misura e perfettamente aderente alle necessità che può presentare qualsivoglia casistica.

Potendo quindi contare su una grande esperienza nell’allestimento di ogni tipo di grande veicolo, un team di tecnici esperti garantisce la qualità delle lavorazioni e la sapienza nella scelta di materiali ed accessori, ponendo quello di BCS tra i più affidabili servizi per la ristrutturazione del vostro autonegozio usato, che tornerà in perfetta efficienza, oppure per progettare il vostro nuovo autonegozio su misura con la massima cura in ogni dettaglio.

Realizzati in acciaio inox per prevenire la formazione di ruggine e coibentati accuratamente per proteggerli dalle infiltrazioni, gli autonegozi BCS sono inoltre coperti da garanzia per un anno intero.

Infine, il team ingegneristico è in grado di adattare diverse soluzioni ad ogni tipo di esigenza, apportando piccole modifiche e aggiustamenti, pensati su misura di caso in caso, a quelle che comunque sono le tre principali categorie in cui possiamo suddividere gli autonegozi: 

  • Autonegozio integrale
  • Autonegozio cabinato
  • Autonegozio scarrabile

Autonegozio integrale, cabinato e scarrabile

Nella realizzazione dell’autonegozio integrale la cabina viene smontata e la struttura del camion completamente ricostruita e assemblata per rispondere al meglio alle esigenze del cliente; con questa tipologia di autonegozio, possiamo ottenere fino a 2 metri di banco per l’esposizione.

Nel caso dell’autonegozio cabinato, invece, abbiamo un tipo di mezzo che vede completamente separate la zona dedicata al guidatore e ai passeggeri da quella invece adibita alla vendita: questa categoria di mezzi si rivela particolarmente indicata per chi debba percorrere lunghi tragitti, garantendo comfort durante la guida, grazie all’insonorizzazione della cabina, e permettendo di riscaldare e condizionare la cabina in modo uniforme, con occhio al comfort e ai consumi.

L’autonegozio scarrabile, infine, è la soluzione tecnologicamente più innovativa tra quelle proposte, pensata soprattutto per chi ha tanta merce da esporre e diversi venditori che devono gestire la clientela; il banco di esposizione della merce, appoggiato completamente a terra, è separato dalla matrice per mezzo di un particolare impianto idraulico, tra le ultime innovazioni della tecnologia del settore.

(Pubbliredazionale)

Come reinventarsi diventando consulente finanziario

L’ultimo anno ci ha messo di fronte ad una enorme serie di difficoltà causate, direttamente o indirettamente, dall’emergenza sanitaria che ha coinvolto tutti, sia da un punto di vista privato che da quello lavorativo. Tante aziende, in conseguenza del lockdown e delle enormi limitazioni alle quali abbiamo dovuto far fronte, si sono trovate in una situazione complessa: diverse persone hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione, tanti lavoratori a partita IVA hanno visto calare vertiginosamente il proprio fatturato, moltissime aziende sono in difficoltà perché il proprio settore ha subito un arresto quasi totale.

In questo quadro così complesso, il web non si ferma, e alcuni settori hanno continuato a funzionare regolarmente o, anzi, hanno visto crescere la propria rilevanza. Su tutti, possiamo dire che quello finanziario non conosce crisi, e può essere un ambito interessante nel quale provare ad inserirsi con lungimiranza per ottenere la tanto agognata stabilità lavorativa. Se sei interessato a questo tipo di attività, o comunque sei in cerca di un rilancio in un settore nuovo, scopri come diventare consulente finanziario.

La figura del consulente finanziario

Quella del consulente finanziario è una figura professionale istituita in Italia nel 2007, in ottemperanza ad una direttiva europea. Ma cosa fa, praticamente, un consulente finanziario? In buona sostanza, assiste i propri clienti, guidandoli e consigliandoli nelle decisioni e in tutte le scelte riguardanti gli investimenti. Per essere sempre preparato e perché il suo lavoro sia efficace, il consulente finanziario deve perennemente monitorare i mercati finanziari, essendo in grado di valutarne gli andamenti per poter individuare in anticipo eventuali possibilità di crescita, i settori più appetibili nei quali investire e quelli che invece è meglio abbandonare, anche temporaneamente.

Come diventare consulente finanziario

Qual è il modo per diventare consulente finanziario? Innanzitutto va seguito il normale percorso di studi, prima con il diploma, che è fondamentale, e poi eventualmente specializzandosi con un corso di laurea che ci consenta di avere competenze specifiche nel settore, come ad esempio iscrivendosi ad Economia e Commercio, anche se la laurea, seppur utile, non è un presupposto essenziale per diventare consulente finanziario. Ciò che rappresenta il passo fondamentale, è il superamento di una prova valutativa che ci consenta l’iscrizione all’Albo dei consulenti finanziari, meglio noto con l’acronimo OCF. Da questa prova sono esonerati quei soggetti in grado di presentare dei titoli di professionalità equivalenti, tutti individuati dall’art.4 del Regolamento Ministeriale n. 472/98, come ad esempio gli agenti di cambio, i negoziatori o i funzionari di banca con le mansioni specifiche riguardanti il settore.