Prevenzione incendi: chiariamo una volta per tutte questo argomento
Ogni anno i Vigili del Fuoco effettuano oltre 326 mila interventi tra incendi ed emergenze di varia natura. Questo ci fa riflettere sulle misure di sicurezza e sulle norme di prevenzione degli incendi che dovremmo adottare per non incorrere in pericoli inutili. Infatti la migliore difesa che possediamo è proprio la prevenzione sia in casa che sui posti di lavoro.
Quindi, oltre a visitare siti del settore leggi il nostro articolo fino alla fine per saperne di più su questo argomento.
La prevenzione degli incendi: cominciamo dalla conoscenza dei rischi
Per comprendere appieno il significato del concetto di “prevenzione incendi” bisogna innanzitutto analizzare quelle che sono le potenziali cause di un incendio. Questo perché, soprattutto nelle città, oltre all’ovvia causa degli impianti malconci ci sono delle abitudini scorrette e pericolose a cui bisogna prestare attenzione durante lo svolgimento delle attività quotidiane come accendere il fuoco nel camino, cucinare o anche solo accendere una sigaretta.
Inoltre, è indispensabile saper reagire quando è ormai troppo tardi per prevenire ma ci si trova a dover fronteggiare un incendio. Ricordate di:
- Non respirare fumi pericolosi per l’organismo che possono anche essere letali se la quantità inalata è troppa;
- Evacuare la struttura;
- Chiamare i soccorsi;
- Scollegare gas ed elettricità, se questo non vi mette in ulteriore pericolo.
Misure preventive essenziali e norme tecniche
Nel nostro Paese ci sono delle norme e misure preventive essenziali raccolte in un codice chiamato Codice di Prevenzione Incendi. Questo Decreto, emanato il 3 agosto 2015 stabilisce sia quali attività sono soggette agli obblighi di legge e quali misure queste devono intraprendere per una corretta prevenzione. Vediamole.
Installare rilevatori di fumo
Nonostante questo apparecchio non sia obbligatorio nelle case e in molte attività commerciali esso offre una grande sicurezza perché si attiva al minimo segnale di fumo propagando un allarme sonoro che attira l’attenzione dei vicini che possono dare un aiuto.
Gestire le cause del fuoco
Questo significa usare impianti a gas ed elettrici conformi alle normative, non tenere accesi gli elettrodomestici e le ciabatte di notte, pulire il giardino da erba secca e sterpaglie, evitare di accendere barbecue e fuochi in luoghi non idonei, ecc.
Adottare un sistema di esodo
Ogni struttura deve avere un suo piano di evacuazione aggiornato e chiaro. Questo deve essere esposto tramite cartellonistica in modo che sia ben presente a tutti la posizione delle uscite di emergenza, la disponibilità degli idranti e degli estintori e le vie di fuga alternative.
Possedere una formazione idonea
Anche se non è menzionata nel Codice di Prevenzione, il datore di lavoro ha come obbligo di legge quello della formazione sua e dei propri dipendenti in base a quanto stabilito dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro.
Il controllo degli estintori
Un’altra buona norma da non dimenticare riguarda la verifica degli estintori. Essi sono obbligatori per molte strutture ma devono essere controllati ogni tot di tempo per monitorare la pressione delle sostanze all’interno del serbatoio.
Isolare i materiali pericolosi
Parliamo infine dei materiali pericolosi come carburanti, gas, rifiuti infiammabili che potrebbero generare esplosioni: questi materiali vanno stoccati e isolati con delle regole ben precise per la sicurezza dello stabilimento e di tutto il personale.
(Pubbliredazionale)