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Come tenersi in forma d’estate: consigli pratici per sentirsi bene

Il caldo inizia a farsi sentire davvero e fare attività fisica in questo periodo è davvero dura: come tenersi in forma d’estate? Ecco qualche semplice consigli che vi aiuterà a non gettare al vento quanto di buono avete fatto (speriamo per voi) durante l’inverno.

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Gli sport preferiti dai manager: questo è il momento migliore per praticarli

Sembra incredibile, ma a fine febbraio le temperature inizianogià a mitigarsi. Colpa dei mutamenti climatici che certamente sta condizionando e condizionerà (a quanto sostengono gli esperti) le nostre vite.

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Fare sport migliora le prestazioni mentali: ecco cosa dice uno studio di Asics

Mente sana in un corpo sano. E viceversa. Asics, nota azienda di produzione di abbigliamento sportivo, ha presentato i risultati di uno studio secondo il quale praticare esercizio fisico aiuta a migliorare significativamente le funzioni cognitive e le prestazioni mentali

Da una maggiore capacità di concentrazione ad un potenziamento della memoria, fino ad un generale aumento delle facoltà cerebrali. Ergo, fare sport può davvero aiutare anche a migliorare le nostre capacità mentali nel lavoro e nello studio.

Come si è svolto lo studio

L’azienda nipponica ha chiesto a giocatori professionisti nei giochi da tavolo in cui è fondamentale l’uso della mente, come gli scacchi e gli esports, a iniziare un programma di attività fisica. A 4 mesi di distanza e di esercizio regolare, le loro menti hanno migliorato notevolmente le loro performance raggiungendo un livello di competitività più alto.

Le classifiche internazionali di gioco dei partecipanti sono infatti migliorate addirittura del 75%, evidenziando (se mai ce ne fosse bisogno) la stretta correlazione tra mente e corpo. Le funzioni cognitive dei mind athletes sono aumentate in media del 10%, con un incremento del 9% delle capacità di risoluzione dei problemi, un accrescimento del 12% della memoria a breve termine e un potenziamento del 10% della velocità di elaborazione e dell’attenzione. 

Inoltre, i livelli di fiducia del gruppo sono aumentati del 44%, la concentrazione è migliorata del 33% e i livelli di ansia sono crollati del 43%. La ricerca dimostra che l’esercizio fisico può essere efficace per potenziare le funzioni cerebrali, creando gli stessi benefici dovuti dall’apprendimento di una seconda lingua, dalla lettura quotidiana, dal suonare un nuovo strumento musicale o dal completamento di un puzzle al giorno.

Il Professor Brendon Stubbs, rinomato ricercatore della relazione tra sport e mente, che ha ideato e condotto l’esperimento, ha detto: “Sappiamo tutti che fare esercizio fisico fa bene al nostro corpo e alla nostra mente, ma l’impatto sulle funzioni cognitive è un fattore che è stato meno esplorato. Abbiamo voluto esaminare gli effetti dell’esercizio fisico su persone che dipendono dalle loro capacità cognitive, come i giocatori di videogiochi professionisti. I nostri risultati mostrano miglioramenti significativi nelle loro funzioni cognitive, compresi i livelli di concentrazione e le capacità di risoluzione dei problemi”.

E poi ha proseguito: “L’esercizio fisico stimola la crescita delle cellule cerebrali e aumenta rapidamente il flusso sanguigno all’ippocampo e alla corteccia prefrontale, meccanismi che ci permettono di conservare meglio i ricordi, elaborare le informazioni e risolvere rapidamente i problemi. Se l’esercizio fisico può aumentare in modo significativo le prestazioni mentali dei giocatori professionisti, immaginate cosa potrebbe fare per il resto di noi. Che si tratti di aumentare la concentrazione quando si ripassa per un esame o di migliorare le presentazioni di lavoro, l’esercizio fisico può davvero avere un impatto positivo sul nostro cervello”.

L’Head Coach dello studio, Andrew Kastor, che ha sviluppato i programmi di allenamento dei giocatori, ha dichiarato: “Questi risultati sono sorprendenti e dimostrano il potere edificante dello sport sulla mente. All’inizio dello studio molti giocatori non potevano correre per più di un minuto, siamo partiti con programmi di allenamento moderati. 150 minuti alla settimana sembrano molti, ma se si analizza il tutto si tratta di 5 serie da 30 minuti. Indipendentemente dal livello di forma fisica, i benefici mentali derivati dal praticare sport sono accessibili a tutti”.

Team building sportivi: essere una squadra a lavoro e sul campo di calcetto

I team building sportivi, sono sicuramente degli approcci funzionali per accrescere l’efficacia del concetto di coesione di gioco di squadra in qualunque ambito. Quindi, se si gioca a calcetto, ad esempio, oltre alla consueta attrezzatura e voglia di mettersi in gioco bisogna riversare sul campo anche delle attitudini costruttive capaci di condurre al successo il proprio team. D’altro canto, le scarpe da calcetto (nel caso di una partita di qualunque livello) sono solo una componente materiale da aggiungere ovviamente ad un atteggiamento propositivo e concreto.

Che cos’è il team building?

Prima di sviscerare quello che è l’aspetto sportivo del team building occorre soffermarsi sulla sua natura generica per non lasciare nulla al caso. D’altro canto, questa soft skill ha assunto i contorni di elemento imprescindibile per qualsivoglia contesto, informale o professionale che sia. La necessità, infatti, di dare il giusto peso alle persone e a ciò che sono – anziché soffermarsi solo sul loro contributo produttivo – implementa gli aspetti di ogni attività proiettandola verso target un tempo inimmaginabili. Per fare ciò, serve costruire un gruppo solido e compatto in cui le capacità di ogni singolo membro possono trovare il giusto valore all’interno della squadra.

Il team building serve a trovare costantemente la motivazione necessaria per raggiungere un obiettivo collettivo di coesione e unità. Pertanto, le attività ludiche e formative alla base di ciò vanno organizzate e svolte affinché ci siano un confronto costruttivo, la crescita personale, la creazione di uno spirito di gruppo e l’ascolto attivo. Inoltre, occorre una programmazione ben pianificata scandita da momenti riflessivi e attivi in cui ogni membro si sente parte attiva del tutto. Fatta, poi, con consapevolezza e profondo senso di responsabilità, si riscontreranno dei progressi – soprattutto a livello relazionale – che enfatizzeranno ogni aspetto della propria vita donando, nel contempo, anche dei notevoli livelli di sicurezza e di autostima.

Il team building sportivo nel mondo del lavoro e sul campo di calcetto

Dopo aver fatto un’introduzione sommaria, ma chiara, sul team building, è opportuno soffermarsi sulle tecniche da eseguire sia nel mondo del lavoro che su un campo di calcetto. Indossare delle scarpe da calcetto o un outfit in linea con i dettami della propria azienda di riferimento non basta assolutamente per sentirsi parte integrante di una realtà specifica. Il binomio tra sport e team building è un vero e proprio valore aggiunto teso a rafforzare la fiducia reciproca e ad affinare uno spirito sano e competitivo dal quale tutti possono trarne vantaggio. D’altro canto, ciò stimola la produttività in un contesto aziendale e spinge verso la porta avversaria con maggiore veemenza quando si sta disputando un match particolarmente agguerrito contro un avversario che oppone un certo grado di resistenza. Le trame di gioco da rifinire nel corso di una gara possono, poi, raggiungere la loro massima incisività solo attraverso delle scarpe da calcetto degne di tale nome.

Inoltre, i team building sportivi annullano le gerarchie. Un concetto, questo, essenziale per annullare le barriere e favorire sia la comunicazione che la condivisione, in ufficio come su un campo d’erbetta sintetica. Poi, se si aspira davvero ad una crescita formidabile, occorre allenarsi senza sosta per colmare le proprie lacune e creare un’atmosfera benefica in grado di investire ogni singolo membro della propria squadra. Vedere che un proprio compagno non si risparmia per raggiungere un determinato scopo incentiva incredibilmente anche chi tende a prendere sotto gamba degli impegni specifici. In aggiunta a ciò, vanno sempre enfatizzate le dimensioni razionali ed emotive della questione da affrontare. Unendo degli approcci analitici ad alcuni basati su una marcata impulsività, si possono pian piano individuare quelle chiavi di volta in grado di scardinare persino quegli ostacoli apparentemente insormontabili. In più, non bisogna mai mascherare il proprio comportamento con azioni ambigue, poiché a lungo andare possono compromettere ogni genere di iniziativa costruttiva. 

Il padel è lo sport del momento: ecco perché è perfetto per i manager

Il padel è lo sport del momento. Migliaia di sportivi e non in tutta Italia hanno scelto questa pratica sportiva per divertirsi e scaricare un po’ di stress derivante dalla vita di tutti i giorni. Ma perché il padel è uno sport così amato dai professionisti e dai businessman?

Iniziare a giocare a padel

Sono tanti i manager che hanno scelto questo sport per diverse ragioni, anche perché è uno sport semplice da praticare, soprattutto se si hanno basi tennistiche. Ma se non è così, non c’è problema, basteranno poche lezioni (5 o 6 da un’ora circa) per apprendere le impostazioni e le regole del padel. In 90 minuti di padel (questa la durata di un match) si corre tantissimo, si allenano le braccia, la parte superiore del busto e ci si diverte un mondo. Cosa volere di più?

Che tipo di attrezzatura serve per cominciare? Non molto. Spesso, infatti, se si inizia dalle lezioni, i maestri forniscono sia la racchetta da padel che le palline (ovviamente): per iniziare sono sufficienti un paio di scarpe da ginnastica e un abbigliamento sportivo (maglia e pantaloncini). Se, invece, si preferisce iniziare con qualche partita amichevole con i propri amici “padelisti”, c’è la possibilità di noleggiare la racchetta con pochi euro al momento dell’arrivo al campo di gioco.

Una volta apprese le tecniche base e le regole, si può cominciare! Ed è qui che arriva il bello.

Infatti, nei tanti campi presenti sul territorio è possibile giocare ogni giorno a qualsiasi orario. Questo significa che si può praticare in pausa pranzo, in orari serali, il sabato e la domenica. Alcuni circoli offrono l’opportunità di prenotare il campo anche alle 7,30 del mattino!

App per il padel: utilissime!

Ma non è tutto. L’esponenziale crescita della notorietà del padel ha fatto sì che si sviluppassero tantissime app che permettono non solo di prenotare e pagare un campo direttamente dal proprio smartphone, ma anche di organizzare direttamente le partite e invitare amici e non ad aggregarsi: questo significa che è possibile organizzare una partita anche se si è da soli e attendere che altri appassionati si uniscano e si formi il gruppo di 4 persone, numero necessario per giocare. Il tutto avviene solitamente in pochi minuti!

E questo piace tantissimo ai manager che nell’arco della giornata hanno dei “buchi” di un paio d’ore tra un appuntamento e l’altro ed in qualsiasi punto della città si trovino possono verificare se in vicinanza c’è un campo nel quale c’è la possibilità di aggregarsi per giocare. Basta quindi tenere in auto una borsa con l’occorrente!

L’attrezzatura da padel

Come detto, per iniziare la racchetta è compresa nelle lezioni o noleggiabile insieme al campo, ma poi acquistarne una propria sarà una diretta conseguenza della passione che cresce. Nei negozi di articoli sportivi ce ne sono tantissime e di ogni brand, ma soprattutto per tutte le tasche. Le racchette da padel si differenziano in tre categorie: principianti, intermedi ed esperti. La differenza sta nel peso, nella forma, ma anche nei materiali con i quali sono realizzate. Il consiglio è di farsi consigliare da persone già esperte per la propria prima racchetta da padel. Per le scarpe da padel più o meno vale lo stesso discorso: non bisogna però fare confusione con le comuni scarpe da tennis, a cambiare è la suola che è a spina di pesce. Maglia, pantaloncini, calzini corti e un polsino completano l’outfit.

Il progetto eClub: sport e divertimento per appassionati e un’opportunità per le aziende

Lo sport come elemento distensivo nella vita di tutti i giorni di ognuno di noi, ma anche come idea aggregativa per appassionati e… aziende! Nasce su queste basi il progetto eClub, una start up che vuole rappresentare il primo circolo sportivo virtuale al mondo riservato al settore dilettantistico.

Un’idea davvero interessate per gli appassionati di ogni sport che vogliono trascorrere il loro tempo libero sui campi, con la certezza di aver sempre la disponibilità a loro più consona di un campo e di un avversario.

La mission di eClub

La mission del Circolo Sportivo eClub è quella di sviluppare intorno al Socio, denominato“Funner”, un sistema via via più ricco e vario di eventi sportivi e tante altre attività e di iniziative di aggregazione sociale e sportiva, associati ad un sistema di convenzionamenti e partnership che gli consentano di ottenere privilegi e sconti.

Un’idea per le aziende e per i professionisti

L’idea progettuale prevede la creazione di un’offerta articolata e modulare di servizi di socializzazione sportiva “tailor made” per le persone e per le imprese, in grado di estendersi sul tutto il territorio nazionale.

In pratica, basta iscriversi ad eClub con una quota simbolica e ovunque ci si trovi, si avrà la possibilità di accedere a circoli e campi sportivi per divertirsi con il proprio sport preferito.

Ma è anche un’importante possibilità per le aziende che vogliono utilizzare lo sport come elemento aggregativo per i loro progetti di team building. Le Aziende/Enti ed i loro dipendenti, che hanno l’obiettivo di migliorare il sostegno alla cultura del benessere aziendale, aumentare la soddisfazione dei lavoratori e di conseguenza la produttività, diminuire il turn over, valorizzare l’Employer Branding, integrare programmi di welfare aziendale, possono tranquillamente utilizzare questo strumento in tutta Italia.

A guidare questa start up c’è il Presidente Giancarlo Tagliolini, accompagnato dai soci fondatori che vantano una significativa esperienza nell’organizzazione di eventi sportivi ed inoltre sono in grado di veicolare proposte a valore aggiunto verso tutto questo settore a livello nazionale.

Manager&Sport: abbigliamento e accessori perfetti per ogni occasione

Manager & Sport: un rapporto importante

La vita di un manager è molto vivace: riunioni, viaggi, impegni mondani. È difficile rimanere sempre impeccabili e mostrare il proprio stile in ogni occasione.

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Rimettersi in forma dopo le feste di Natale: ecco come fare!

Rimettersi in forma dopo le feste di Natale? Deve essere il nostro obiettivo, soprattutto in questi giorni di “rientro” al lavoro che ci consentono, per via dei ritmi blandi, di concederci qualche piccola libertà in più.

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5 motivi per cui i manager dovrebbero amare l’autunno

C’è chi odia questa stagione, eppure analizzando bene i vari fattori, l’autunno ci sembra decisamente la stagione migliore per chi fa business. No, non siamo impazziti. Cadono le foglie, le condizioni atmosferiche sono certamente meno favorevoli rispetto alla bella stagione, eppure abbiamo trovato 5 motivi per cui i manager dovrebbero amare l’autunno.

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Uomini, è il momento perfetto per fare sport!

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Sport e lavoro, un binomio di cui abbiamo parlato spesso e che nel modello di work life di ciascuno, dovrebbe andare di pari passo. È questo il tema della tavola rotonda “Sport e Sostenibilità” organizzata per domani da Confassociazioni Ambiente, in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), presso la Camera dei Deputati e che ha visto riuniti i massimi esperti del settore.

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Mens sana in corpore sano: ecco gli sport che piacciono ai manager!

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