Talent Trends Report di Randstad Sourceright: 10 consigli per mantenere i talenti in azienda
Nei prossimi mesi le aziende investiranno per attirare i talenti, meno per trattenerli. Questo emerge dal Talent Trends Report di Randstad Sourceright.
Secondo lo studio in Italia, i responsabili delle risorse umane sono impegnati nella talent acquisition: il 94% manterrà o aumenterà gli investimenti per l’employer branding, il 73% ha realizzato strategie del personale che puntano a creare puro valore per l’azienda.
Tuttavia solo il 23% delle aziende italiane ha potenziato negli ultimi 12 mesi la talent experience rispetto al 76% a livello globale.
Gli HR italiani sono impegnati a sostenere i lavoratori nell’esprimere il proprio potenziale. Il 75% oggi dà più importanza alle competenze e al coinvolgimento dei dipendenti, ma solo il 14% investe in piattaforme di formazione per attrarre talenti, molto indietro rispetto al 63% rilevato a livello globale. Per circa un terzo degli HR italiani (29%, una percentuale in linea con gli altri Paesi, 25%) i licenziamenti hanno avuto un impatto negativo e il 23% offre ai propri dipendenti servizi di outplacement per superare questo problema.
Per attrarre talenti si cerca di offrire ai candidati un’esperienza lavorativa significativa: quasi 7 HR su 10 in Italia pensano che siano determinanti le strategie di Diversity&Inclusion della loro azienda, ma solo il 39% di loro teme che saranno meno prioritarie nel 2023.
Solamente il 27% dei leader HR spenderà di più in programmi di benessere e sicurezza, contro il 54% mondiale, mostrando un evidente gap rispetto alla media degli altri Paesi. Inoltre, c’è la diffusa consapevolezza che adottare pratiche etiche e sostenibili consenta di attirare talenti della generazione Z, ma, sempre secondo lo studio, il 58% dei talent leader teme che la sostenibilità possa avere un impatto negativo sulla redditività e il 56% che l’azienda possa considerarla meno prioritaria in caso di crisi economica.
Il risultato di tutto questo è che il 71% in Italia basa già le proprie decisioni sulle analisi dei dati e il 60% ritiene che la crescente automazione stia influenzando la pianificazione HR e spostando i talenti necessari verso ruoli altamente qualificati. Il 42% dei talent leader intervistati, però, afferma che la trasformazione digitale si sta muovendo troppo velocemente e di non riuscire a stare al passo con i cambiamenti. Dato, quest’ultimo, che deve far riflettere fortemente.
“Con la pandemia alle spalle, alla luce dei profondi cambiamenti portati nel lavoro e la sempre maggiore difficoltà ad attrarre talenti, scarsi per definizione sia dal punto di vista quantitativo (demografia) che qualitativo (velocità nel cambiamento delle competenze), le aziende italiane oggi si stanno concentrando molto sulle strategie di attraction e retention ed employer branding”, ha detto Fabio Costantini, CEO di Randstad HR Solutions. “Per le aziende italiane è importante continuare a lavorare sul miglioramento della talent experience offerta alle proprie persone, un tassello fondamentale per potenziare la propria competitività, in un mercato del lavoro dove il talento è ormai la risorsa più rilevante”.
I 10 trend nella gestione delle risorse umane
Sulla base dello studio, Randstad ha elaborato 10 trend da seguire nel 2023 per cercare di mantenere i talenti in azienda. Ve li proponiamo interamente.
● Rimettere la creazione di valore in cima alle priorità aziendali
● Rimediare alla carenza di lavoratori qualificati con una talent experience mirata
● Fare chiarezza e favorire la disponibilità grazie alle informazioni sui talenti
● Ottimizzare gli investimenti in tecnologie per migliorare la creazione di valore
● Liberare il potenziale delle persone attraverso soluzioni di mobilità interna
● Costruire un motore di apprendimento e sviluppo per migliorare le performance aziendali
● Essere un leader empatico durante il ridimensionamento del personale
● Trasformare i buoni propositi D&I in azioni efficaci
● Continuare a promuovere iniziative a favore del benessere
● Puntare sulla sostenibilità come elemento distintivo