Tecnologie invisibili e crescita esponenziale: cosa ci aspetta

gestione delle email

La pandemia, al di là dei suoi impatti sanitari purtroppo gravissimi, ci sta però consentendo di provare a guardare la prima alba del futuro prossimo venturo.

Tra vaccini a Rna messaggero che potrebbero aiutarci contro molte forme tumorali, robottizzazione di molte attività, digitalizzazione globale di processi, informazioni e molto altro, ci stiamo incamminando verso una trasformazione che ci porterà oltre tanti orizzonti e tanti limiti.

D’altra parte, già ora viviamo in un’epoca in cui molti lavori richiedono sforzi mentali più che fatica fisica. Molte delle attività e delle professioni di oggi semplicemente non esistevano anche solo negli anni ‘80. La nostra specie ha già allungato la durata naturale della vita grazie ad alimentazione corretta, tecnologia, farmaci, complementi e parti di ricambio praticamente per tutti i sistemi dell’organismo. 

Mentre scopriamo i principi di funzionamento del corpo e del cervello umano, ci troveremo nella condizione di poter progettare sistemi che dureranno di più e avranno prestazioni migliori. L’antropomorfizzazione della tecnologia, la sua discesa invisibile nel nostro corpo pone problematiche profonde che impattano non solo le persone ma anche i territori, le Istituzioni e portano alla crisi dei soggetti tradizionali e dei luoghi storici della politica e della società. 

E siamo solo al principio. D’altra parte, quando si verifica un cambiamento di paradigma (ferrovie, Internet, comunicazioni, nanotecnologie, intelligenza artificiale), sappiamo ormai che tutto inizia normalmente con un periodo di attese irrealistiche basate su una generalizzata mancanza di comprensione di tutti i fattori evolutivi. Anche se l’uso dell’innovazione aumenta a velocità rapidissima, la crescita iniziale è lenta fino a che non si arriva al gomito della curva di crescita esponenziale. 

È per questo che le attese di un cambiamento rivoluzionario sono spesso corrette nell’oggetto ma non nella tempistica. Quando le prospettive non si aprono rapidamente, segue un periodo di delusione. La crescita esponenziale comunque continua (magari silenziosamente) e, qualche tempo, dopo arriva la vera trasformazione. Spesso, però, arriva silenziosamente perché sappiamo che le tecnologie intelligenti, non appena sono sufficientemente evolute, vengono assorbite dal sistema complessivo e non sono più considerate tecnologie ma componenti stabili della nostra vita. 

E, infatti, stanno progressivamente diventando invisibili tecnologie come il riconoscimento di caratteri, il riconoscimento del parlato, l’informatica medica, il trading algoritmico negli investimenti. Se tutti i sistemi tecnologici smettessero contemporaneamente e improvvisamente di funzionare, la nostra infrastruttura sociale ed economica sarebbe in ginocchio. Le banche non riuscirebbero a effettuare operazioni. La maggior parte dei trasporti sarebbe in difficoltà. Quasi tutti i sistemi di comunicazione smetterebbero di funzionare.

Piano piano, dunque, tutte le tecnologie più evolute diventeranno progressivamente invisibili come già è successo con il fuoco, l’energia elettrica, i telefoni, i computer. Ormai li abbiamo addosso alle nostre persone, intessute nei nostri abiti, incorporate nell’arredamento e nell’ambiente, oppure nei nostri smartwatch. 

E prima o poi si innesteranno nella ragnatela planetaria per cui avremo banda larghissima, comunicazioni wireless a Internet in ogni momento. Queste risorse metteranno a disposizione una realtà virtuale visuale e uditiva ad alta risoluzione e ad immersione parziale o totale continua, con motori di ricerca sovrapposti al mondo reale che ci aiuteranno a recuperare informazioni in tutte le attività comuni ed in tutte le transazioni. 

Sembra una realtà lontanissima ma non manca molto. È la potenza della crescita esponenziale.

“Era la vostra civiltà ma appena noi macchine cominciammo a pensare, diventò la nostra civiltà. Evoluzione. Come per i dinosauri. Guarda dalla finestra: avete fatto il vostro tempo. Il futuro è il nostro mondo. Il futuro è il nostro tempo”

Agente Smith featuring Matrix

A cura di Angelo Deiana