Top manager sui social network: tra comunicazione e leadership

Reputation Manager_Social Top Manager_LinkedIn

I top manager, come abbiamo visto anche in questo articolo, sono sempre più attivi sui social. L’essere presenti sui vari canali social fa parte, ovviamente, di un determinato tipo di comunicazione che oggi deve raggiungere un numero maggiore possibile di persone.

Questo è quanto emerge dallo studio di gennaio 2023 dell’Osservatorio Social Top Manager di Reputation Manager. Dallo studio si nota immediatamente che il 75% è presente sui social con almeno un profilo personale e il 45% ne ha più di uno. Ai manager presenti, infatti, sono riconducibili oltre 180 account distribuiti sulle tre piattaforme prese in esame: LinkedIn (54%), Twitter (28%) e Instagram (18%).

Cosa è emerso dallo studio

Che tipo di risultato produce la presenza dei top manager sui social network? Iniziamo col dire che durante l’ultimo anno, il numero di top manager presenti sui social è aumentato, ma è cresciuto anche quello dei profili inattivi da più di un anno (28%, + 2 punti percentuali). Un’aspetto positivo è rappresentato dalla diminuzione degli executive che si limitano a reagire ai contenuti altrui (il 22% dei manager attivi contro il 32% registrato a gennaio 2022).

Tra tutti i social network, quello più utilizzato dai top manager è LinkedIn (come potrebbe essere altrimenti, ndr). Nella a Top20 dei manager più seguiti sul social network dedicato ai professionisti è cresciuta a un tasso medio del 21,6% nell’ultimo quadrimestre (settembre 2022-gennaio 2023).

I profili più seguiti: Stephan Wilkelmann di Lamborghini, Luca de Meo di Renault e Nerio Alessandri di Technogym. Tra i profili della Top20 che sono cresciuti di più: Remo Ruffini (+55%), Alessandro Benetton (+51%) e Andrea Orcel (+48%).

Ma che tipo di utilizzo ne fanno? La maggior parte dei manager in esame utilizza LinkedIn per la condivisione di contenuti legati alle rispettive aziende che guidano, mentre Twitter permette talvolta di condividere opinioni personali su argomenti più variegati: ne è un esempio Lapo Elkann, tra i pochi manager in crescita sulla piattaforma (184 mila follower). Instagram, invece, è spesso utilizzato con un approccio più personale, soprattutto dai protagonisti della moda: tra questi, segnaliamo Remo Ruffini con un +11%. 

Anche nel nostro Paese, il ruolo dei top manager sta crescendo“, spiega il fondatore e CEO di Reputation Manager Andrea Barchiesi.”Nel 2022 la loro rilevanza mediatica è cresciuta. Basta un dato: nell’ultimo anno 2022, i principali 150 executive del nostro Paese sono stati menzionati in Rete 252 mila volte. Nel 2021, i contenuti online erano stati 152 mila, mentre l’anno precedente – quello caratterizzato dalla pandemia da Covid-19 – il totale si era fermato a 115 mila. Un ritmo di crescita importante: +32% tra il 2020 e il 2021 e +66% negli ultimi dodici mesi. Sintomo della rilevanza anche politica che i top manager hanno assunto nel nostro Paese. Agli executive moderni è richiesto un compito in prima persona, molto più attivo rispetto al passato e su più fronti, da quello aziendale a quello sociale.  La comunicazione è un asset vero e proprio e la reputazione è duale. Vi sono due poli, il brand e il CEO che opera da ambassador. Al giorno d’oggi, la comunicazione di un’azienda, tramite un suo manager, governa la percezione pubblica dell’azienda stessa. I dati del 2022 mettono in luce questo nuovo ruolo sociale dei top manager”, prosegue Barchiesi, “Quasi un contenuto su due (46%) è infatti riferito alla sfera della Leadership: in un contesto di crisi, il Paese ha guardato a loro in cerca di una guida. Segnale di come i leader d’azienda siano sempre più integrati nel dibattito pubblico, non solo in quello economico. Soprattutto in momenti di crisi in cui gli altri punti di riferimento vacillano. Il tema ESG si conferma uno degli asset portanti della comunicazione dei top manager. Fare impresa, anche in Italia, significa così prestare attenzione sia al benessere interno che a quello esterno, cercando di avere un impatto positivo anche sulla società che ci circonda. Non a caso, sempre più top manager si fanno portavoce di valori e desideri di cura del Pianeta e delle persone, soprattutto su LinkedIn. Valgono il 19% del totale le Performance aziendali“.