Torna ExpoTraining: ecco di cosa si parlerà a Milano

Si avvicina l’appuntamento annuale con ExpoTraining. I prossimi 24 e 25 ottobre a Fiera Milano, come da nostra anticipazione, si apriranno le porte di un evento ormai diventato un must per professionisti e aziende.

In particolare, ci si soffermerà su una domanda: qual è il futuro della formazione in Italia? Anche quest’anno, verrà presentato il Libro Bianco sulla Formazione, ormai un punto di riferimento per conoscere presente e futuro della formazione. Una ricerca ampia, basata sul coinvolgimento di oltre 600 stakeholder tra imprenditori, esperti del settore, sindacalisti, esponenti delle istituzioni, che si confronteranno con il pubblico in oltre 600 tra workshop e tavole rotonde.

“Di formazione non si parla poi molto, mentre invece è davvero la base indispensabile per dare vera forza alle imprese italiane e per creare valore ed occupazione – ha dichiarato Carlo Barberis, Presidente di ExpoTrainingTra tanti numeri mi pare significativo un dato prima di tutti: il 77% degli imprenditori ritiene che la formazione sia uno strumento strategico, l’unico in grado di uscire dalla debole crescita italiana. E negli ultimi 3 anni questo dato è cresciuto del 36%. È quindi tempo che la formazione esca dal dibattito dei soli addetti ai lavori e che diventi effettivamente centrale sia dal punto di vista culturale, sia da quello politico. La formazione non è solo necessaria, è davvero il fronte su cui si misurano e si misureranno le economie, chi non forma muore: il 60% delle imprese e delle libere professioni che oggi conosciamo tra 10 anni saranno desuete e scompariranno, sostituite da nuovi lavori e competenze”.

“Quest’anno – prosegue Barberis – ad ExpoTraining ci interrogheremo su quanta e quale innovazione reale stanno facendo le imprese italiane e come la formazione stia cambiando il mondo del lavoro, anche alla luce del Piano Industria 4.0. E verificheremo come, nonostante la crescita di consapevolezza che pure si è registrata, ancora oggi il 65% degli studenti e dei lavoratori sta facendo una formazione già vecchia”.