Un’idea: parte tutto da lì…
Quando decisi di intraprendere il mestiere di giornalista, parliamo di circa 20 anni fa, acquistai un libro che spiegava “i segreti del mestiere”… E pensare che all’epoca ci credevo. Dunque, venivano spiegati i significati dei termini tecnici, come la cucina, il taglio, la bozza e via dicendo. Se avessi saputo utilizzare internet all’epoca, forse mi sarei potuto risparmiare quelle 15 o 20 mila lire (ora non ricordo bene il prezzo), poiché qualsiasi idiota oggi potrebbe imparare ciò che mi rese edotto all’epoca sfogliando quelle pagine.
Eppure, un punto a favore di quel libro c’era. Verso la metà iniziava il capitolo più importante, ovvero la presentazione delle idee. Innanzitutto, l’autore evidenziava le grandi difficoltà che incontra un giornalista o aspirante tale nel trovare un posto di lavoro. Allora la crisi economica non era ancora cominciata… Figuratevi le prospettive ai nostri tempi. Eppure, lui metteva l’accento sull’importanza delle idee da proporre ai direttori di testata. In pratica sosteneva che tutto la riuscita o meno di un giornalista, si basava sulle proprie idee o proposte, che dovevano essere esposte in un certo modo e, soprattutto, dovevano essere esclusive.
Riflettendo su questo a distanza di anni, mi rendo conto che le cose non sono affatto cambiate, anzi… E non mi riferisco unicamente alla categoria di cui mi onoro di far parte. L’idea è alla base della riuscita di un uomo (o donna che sia). L’idea è il simbolo di chi non vuole arrendersi alla risposta “è così punto e basta”. Rappresenta uno scudo di difesa, ma soprattutto è il veicolo attraverso il quale poter raggiungere il proprio obiettivo. Spesso, persi tra i nostri pensieri, ci vengono in mente i ragionamenti che facevamo da bambini, quando ci bastava aggiungere due ali ad una macchinina, per farla diventare “una macchina volante” e diventare invincibili! Certo, le cose non sono sempre così semplici, ma forse, per cercare di distinguerci abbiamo smarrito quella spontaneità che ci dava accesso a quella parte sensoriale di ciascuno di noi chiamata istinto, dalla quale le idee sgorgano come l’acqua da un ruscello.
Oggi chi ha la minima certezza, se la tiene stretta, si accontenta. E questo tipo di atteggiamento è tutt’altro che criticabile, anzi. Il problema è che spesso, anche chi non ha sicurezze, sembra aver paura di osare, magari per il timore di essere giudicato male. La stasi non aiuta. Non bisogna mai dimenticare che siamo esseri pensanti, ciascuno con talenti immensi da sfruttare. La pigrizia o la paura sono le nostre peggiori nemiche quando si verificano certe situazione. Il coraggio di mettere in pratica le proprie idee, deve rappresentare la spada con la quale affrontare cotali nemiche. Purtroppo non tutti ragionano così e mi tocca constatare di persona che sono davvero tanti quelli che non hanno capito che il mondo si è evoluto nei secoli perché qualcuno ha immaginato qualcosa di grandioso rispetto a ciò che c’era. Oggi noi viaggiamo in automobile, perché un uomo l’ha creata mentre ancora si utilizzavano le carrozze. Stesso dicasi per banali altre invenzioni che hanno cambiato il mondo. Qualche tempo fa, la Cnn chiese ad alcuni esperti, di eleggere le idee più importanti degli ultimi cento anni: ne sono state scelte 12. Tra queste troviamo la scala mobile, il motore a reazione, l’iPod… Prima non c’erano, qualcuno di ha pensato e… ops, ora chi non le conosce? Eppure tutto nasce da un’idea. Ora qualcuno riderà, ma, pensate al water e alla scena di “Non ci resta che piangere” con Benigni e Troisi che, catapultati in pieno Rinascimento, provano a ideare ciò che nel ‘900 è scontato che ci sia.
C’è una canzone di Renato Zero, che si intitola proprio “La tua Idea” ed invita a difendere la propria, a non mollarla… L’idea è l’espressione massima della nostra capacità creativa. Non sempre è valida e “utilizzabile”, ma rimane una proiezione della nostra inventiva e potrebbe rappresentare il punto di partenza per qualcosa di diverso. Dopo tutto, molte delle più grandi scoperte, sono nate dal caso o da errori di valutazione. Il mondo non è piatto, come non lo è la nostra mente… La fiducia in noi stessi è un’arma da non sottovalutare.